L’acquario si allontana… verso Palermo

0
157

“Mentri ‘u medicu sturia, ‘u malatu si ni va”. Il vecchio detto non sbaglia mai. Ed infatti, mentre il sindaco Salvatore Burrafato studia ancora come fare per realizzare a Termini Imerese un acquario, pensando di dare l’incarico di progettazione a questo o a quel professionista, pensando di farlo qui piuttosto che lì, Palermo, che aveva avuto la stessa idea, è più avanti.

Il capoluogo siciliano ha gia il progetto pronto, firmato dall’architetto Ettore Piras. Si tratterebbe di una grande struttura chiamata “Oceano Mediterraneo”, tutta trasparente, per far ammirare le vasche con gli animali. L’edificio avrebbe pure un delfinario, un grande parcheggio e spazi per negozi e ristoranti. Se il progetto è già pronto, tutta da decidere ancora la location, tra Villa igea, la Cala e la  Bandita. In ogni caso Palermo è sicuramente più avanti rispetto a Termini. A questo punto vorremmo fare una domanda  al sindaco. A cosa servirebbe un altro acquario a poche decine di chilometri? Un’altra idea bislacca, tanto per fare illudere i cittadini? O la solita “cattedrale nel deserto” mangiasoldi?

A Palermo forse verrà costruito al porticciolo della Bandita o sostituirà il mercato ittico alla Cala o guarderà Villa Igiea. Di sicuro c’è però il prezzo: 50 milioni di euro. A metterne sul piatto una parte saranno alcuni associati di Confindustria. L’altra parte deriverà dai fondi internazionali. Frattanto i tempi stringono: per dare vita ad un progetto sicuramente ambizioso, che porterebbe non solo un incremento di afflussi turistici ma anche nuovi posti di lavoro, occorre che il Comune indichi l’area definitiva entro dicembre, e che parta il bando per la costruzione.

Il tempo previsto per mettere in piedi “Oceano Mediterraneo” è di due anni, ma il timore che le tempistiche si allunghino diventa quasi una consapevolezza quando purtroppo si tratta di interventi su Palermo.  Si parla di oltre 4000 metri quadrati di verde, cui si aggiungono più di 1300 metri quadri per ristoranti e negozi; “Oceano Mediterraneo” dovrebbe inoltre contenere un delfinario di quasi 1000 metri quadrati e quattro grandi vasche che conterranno complessivamente 4 milioni di litri d’acqua, oltre ad una vasca molto grande dedicata al Mediterraneo, contenente 6 milioni di litri d’acqua. E ancora, sono previsti circa 300 posti auto. E persino una funicolare che porterebbe settantacinque persone alla volta, direttamente collegata con Montepellegrino, nel caso si optasse per la Cala. Progetto esagerato? Probabilmente. Essere ambiziosi non guasta, ma solo quando le parole si trasformano in fatti.