Inizia il viaggio dei ragazzi saharawi nel nostro territorio

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Al via il viaggio dei piccoli Saharawi nel nostro territorio. Giorno 1 luglio sono arrivati all’Istituto dei Ciechi Florio e Salamone di Palermo nove bambini per un progetto d’accoglienza, anche di natura sanitario, coordinato dal dott. Giuseppe Iacono, direttore del reparto di grastroenterologia dell’ospedale dei bambini di Palermo. Prima uscita dei ragazzi è prevista per giorno 8 luglio per un pranzo a Castelbuono ed alcuni momenti di socializzazione con i bambini castelbuonesi.

A coordinare l’iniziativa Rosanna Battaglia con alcuni volontari. Nel pomeriggio trasferta a Gratteri per una cena gluten free preparata ed offerta da Concetta Grisanti. Il viaggio Continua dei piccoli Saharawi: il 9 e 10 saranno a Torrenova ospiti di un gruppo di volontari spontanei guidati da Orazio Artino. Mare, cavalli, calcetto e giochi nel programma che si presenta molto intenso. In realtà si tratta di una tappa in cui i Saharawi sono già stati in passato ma non l’anno scorso e poiché il gruppo di quest’anno e composto da nove dei quattordici bambini venuti nel precedente viaggio si tratta di una tappa nuova e quindi tutta da scoprire. Il viaggio proseguirà poi per Cefalù, Bisacquino, Chiusa Sclafani, Campofelice di Rocella, Aliminusa, Sciara, Gratteri, Alia, Montemaggiore Belsito e Termini Imerese accolti da associazioni di volontariato. L’iniziativa vede la partecipazione di alcune amministrazioni locali. Operatori dell’Istituto dei Ciechi saranno sempre presenti in ogni tappa. Previste anche conferenze sulla celiachia.

Il popolo Saharawi vive da profugo nel deserto algerino dal 1975, anno d’invasione del Sahara occidentale da parte del Marocco Migliaia di persone si sono trovate nel mezzo del nulla, convinti di restarvi pochi giorni, per poi riprendere possesso dei propri beni, e ricongiungersi alle loro famiglie. Ma i giorni si sono ammassati uno sull’altro, per far passare mesi, e anni, e anni ancora, in attesa di promesse non mantenute, nell’incapacità generale della comunità internazionale di far rispettare gli accordi presi e assistendo al fallimento del ruolo delle Nazioni Unite. Nei primi tempi dopo l’esodo, moltissime sono state le malattie epidemiche, e molti bambini sono morti. Se non vi fossero stati gli aiuti di tante organizzazioni di solidarietà, e poi dell’Unione Europea e delle agenzie delle Nazioni Unite, forse i Saharawi sarebbero stati un altro fra i tanti gruppi etnici estinti. Ma quasi tutta la popolazione è celiaca. Ogni anno alcuni bambini vengono in Sicilia grazie alla collaborazione dell’Istituto dei Ciechi Florio e Salamone di Palermo e sono accolti da diversi soggetti del nostro territorio sia pubblici che privati. Un bel gesto di solidarietà da parte del nostro comprensorio.