Vicenda società Terme. L’acqua deve rimanere pubblica per il consiglio comunale

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Votato a unanimità l’atto d’indirizzo del consiglio comunale di Geraci Siculo, convocato dal suo presidente Piero Scancarello, su l’unico punto all’ordine del giorno: istanza della società “Terme di Geraci Siculo S.p.A.” tendente ad ottenere ai sensi della L.R. 54/56 “la proroga per anni 30 della concessione mineraria denominata Pizzo Argentiera D.A. 738/84, l’utilizzo di tutta la portata emungibile della stessa e prioritariamente, in correlazione alla capacità produttiva dell’impianto esistente, di 11 litri di acqua al secondo”.

 

In una seduta molto partecipata (dove ha anche debuttato la neo segretaria comunale Laura Lo Iacono) i consiglieri hanno discusso sulla richiesta della società terme “Acqua Geraci” di proroga di concessione delle due sorgenti che da 30 anni sono utilizzate per l’imbottigliamento dell’acqua minerale ma anche dell’ulteriore richiesta, da parte della stessa società, di altre 19 sorgenti, con l’utilizzo di circa 900 ettari di demanio pubblico, terreno gravato da usi civici che da centinaia di anni è utilizzato dai geracesi come fonte di sostegno per l’agricoltura e zootecnia.

Il consiglio comunale ha anche preso atto dell’intenzione dell’amministrazione Vienna di opporsi all’istanza presentata dalla società “Acqua Geraci” ed ha votato ad unanimità un atto d’indirizzo per la stessa amministrazione comunale che prevede: “Nulla osta il rinnovo delle concessioni vigenti alla Società Terme, le due sorgenti Piano Lungo 1 e Fegotti-Castagneto , invece le 19 sorgenti esistenti queste dovranno continuare a soddisfare l’esclusivo fabbisogno idro-potabile della collettività geracese e che la sorgente di Calabrò, che si trova a 450 metri sul livello del mare e quindi necessita di pompaggi di sollevamento per raggiungere quota 1220 , con ingenti costi di gestione e la precarietà di erogazione per la nefasta condotta idrica e le continue interruzioni per guasti tecnici, potrà essere utilizzata solo a integrazione durante i periodi estivi, rispetto alle altre sorgenti, inoltre che l’uso limitato di manifestazioni sorgentizie di proprietà oligominerali, potrà essere concessa in presenza di progetti termali credibili e condivisi e in fine che in merito all’istanza si fa presente che le richieste in concessione ricadono sui terreni gravati da usi civici, e che il rilascio delle relative concessioni dovrà tenere conto della salvaguardia dei citati diritti”.