Precari enti locali: solidarietà da ventotto sindaci. Chiesto un incontro urgente al Presidente della Regione

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Dare certezze ai precari degli enti locali. Ventotto sindaci delle Madonie e del Termitano: Alimena, Aliminusa, Blufi, Bompietro, Caccamo, Caltavuturo, Gangi Campofelice di Roccella, Castelbuono, Castellana Sicula, Cefalù Cerda Collesano, Geraci Siculo, Polizzi Generosa, Gratteri, Isnello, Lascari, Montemaggiore Belsito, Petralia Soprana, Petralia Sottana, Resuttano, Pollina, San Mauro Castelverde, Sclafani Bagni, Sciara, Scillato, Termini Imerese e Valledolmo, hanno approvato un documento politico a sostegno dei lavoratori A.S.U e contrattualizzati provenienti dal bacino dei lavori socialmente utili, in servizio presso gli enti locali  ed istituti pubblici.

L’iniziativa, promossa dal sindaco di Geraci Siculo Bartolo Vienna, ha portato alla condivisione di un documento di solidarietà inviato al presidente della Regione, Rosario Crocetta, all’assessore regionale della Famiglia e lavoro Esterina Bonafede, all’assessore all’Economia Luca Bianchi, all’assessore regionale per le Autonomie locali e la funzione pubblica Patrizia Valenti, al presidente dell’Assemblea regionale siciliana Giovanni Ardizzone e ai capi gruppo. “L’utilizzo di L.S.U e la contrattualizzazione di esperienze lavorative – scrivono nel documento – hanno formalizzato una volontà dell’ente a non disperdere un potenziale di risorse umane, le notizie circa la decurtazione del fondo autonomie e del fondo unico del precariato al 50%, rispetto al 2012, determinano una situazione di allarme sociale per il mantenimento dei servizi essenziali, il venir meno dell’impiego di detto personale determinerà una difficoltà nell’erogazione di servizi ai cittadini, inoltre dal 1 gennaio 2013 i comuni con popolazione compresa tra 1001 e 5000 abitanti sono stati assoggettati alle norme del patto di stabilità interno con conseguente aumento dei vincoli in materia di contenimento della spesa pubblica. Per questo vogliamo esprimere la massima unanime solidarietà ed appoggio alle, pacifiche, dimostrazioni di lotta, in corso affinché queste azioni apportino i concreti benefici sperati da tutti a garanzia e tutela del diritto alla stabilità del posto di lavoro”. Con questo documento – aggiungono i ventotto sindaci – vogliamo chiedere al governo nazionale, di porre in essere delle disposizioni normative che rendano possibile – in deroga alle limitazioni al patto di stabilità e alle limitazioni derivanti dal mancato rispetto del rapporto spese di personale/spese correnti degli Enti – la stabilizzazione con contratto di lavoro a tempo pieno ed indeterminato, di tutto il personale in premessa individuato, sia attualmente utilizzato come L.S.U sia attualmente contrattualizzato con contratto a tempo determinato parziale; Al Presidente della Regione Rosario Crocetta, agli assessori al presidente dell’Assemblea regionale ai capi gruppo chiediamo di adoperarsi attivamente presso il governo ed il parlamento nazionale per garantire la copertura finanziaria per il triennio 2013/2015, al fine di assicurare l’avvio delle stabilizzazioni del personale precario e le proroghe nelle more della conclusione di detti processi di stabilizzazione”. I sindaci hanno chiesto un incontro urgente al Presidente della Regione Rosario Crocetta.