La Carovana Internazionale Antimafie approda nelle Madonie

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“E’ il momento dell’impegno” avevano affermato i ragazzi dell’ Arci 20 Gennaio qualche giorno fa. Impegno che non è mancato e che anzi ha caratterizzato la giornata del 3 aprile di ieri. Impegno paragonabile forse  solo alla mole di entusiasmo che ha avvolto la cittadina madonita, per celebrare un evento speciale che per la prima volta viene ospitato in un centro del nostro comprensorio. Caltavuturo, infatti, è stata una delle tappe della Carovana Internazionale Antimafie per il 2013, promossa da Arci, Libera e Avviso Pubblico, in collaborazione con Cgil, Cisl, Uil e La Ligue de Enseignement.

La Carovana Antimafie nasce nel 1994 da un’idea dell’Arci Sicilia, con dieci giorni di viaggio da Capaci a Licata, attraversando il territorio con un percorso a tappe che, a un anno e mezzo dalle stragi di Capaci e via D’Amelio del 1992, si proponeva di portare solidarietà a coloro che in prima fila operavano per portare legalità democratica, giustizia e opportunità di crescita sociale nel proprio territorio, di sensibilizzare le persone per tenere alta l’attenzione sul fenomeno mafioso, di promuovere un maggiore impegno sociale e progetti concreti. La Carovana ha poi dal 1996 assunto un carattere nazionale ed internazionale. La data ufficiale  di partenza per il 2013 è stata fissata simbolicamente il 30 marzo  a Tunisi, dal paese cioè che ha dato l’avvio al complesso percorso delle primavere arabe e in cui, dal 26 al 30 marzo, si è svolto il Forum Sociale Mondiale. Dopo aver partecipato alla manifestazione conclusiva del Forum, il 30 pomeriggio i due furgoni della Carovana si sono imbarcati nel traghetto che li ha portati in Sicilia (tra cui a Caltavuturo). Dalla nostra isola approderanno poi nei prossimi giorni nelle altre regioni italiane e nel sud della Francia. Saranno circa 70, le tappe di un viaggio che durerà 69 giorni e che si concluderà il 6 giugno con eventi a Milano e in contemporanea Firenze e Roma, per ricordare le stragi di mafia avvenute in quelle città 20 anni fa. Ci sarà una seconda parte di Carovana che raggiungerà in ottobre (dal 3 al 10) le città francesi di Marsiglia, Nizza, Tolone, Nimes e Bastia. La giornata di ieri ha avuto inizio con l’accoglienza nel primo pomeriggio della Carovana ed è stata scandita dagli interventi di Nino Musca, Presidente del circolo Arci 20 Gennaio, di Francesco Cantafia, sindacalista della Cgil e di Vincenzo Agostino, padre di Antonino, poliziotto ucciso dalla mafia che all’epoca della morte stava indagando sul fallito attentato all’Addaura ai danni di Giovanni Falcone. Successivamente si è proceduto alla lettura pubblica dei nomi delle vittime di mafia e dei martiri del 20 gennaio; c’è stato infine anche il tempo per organizzare in Piazzetta Impastato ( e d’altronde per la valenza simbolica del luogo si farebbe fatto fatica a trovare un posto più adatto) un flash-mob antimafia. In prima fila  nell’organizzazione dell’evento, i ragazzi del locale circolo Arci con  i giovani della rivista  L’ Altra Faccia che hanno fortemente voluto che la Carovana quest’anno passasse anche dal loro paese, per celebrare il 120° anno della strage del 20 gennaio 1893, giornata in cui a Caltavuturo,  non esule da un contesto sociale scosso dalle rivolte dei Fasci dei Lavoratori Siciliani, 11 contadini di ritorno da un’occupazione simbolica del demanio comunale furono uccisi dal fuoco dell’esercito Regio e da un drappello di carabinieri, incitati dai gabellotti mafiosi. Un clima gioioso e festoso e all’insegna del ricordo, quello lasciato ieri negli animi di chi ha seguito l’evento,  impreziosito dal fatto di aver avuto come artefici della sua buona riuscita un nutrito gruppo di giovani volenterosi.