Ex Fiat: Via alla salvaguardia dei 640 esodati. Ma il polo industriale è senza futuro

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Via alla salvaguardia dei 640 esodati di Termini Imerese che rientrano nei  55mila coperti dal decreto. Già firmato dal ministro del lavoro Elsa Fornero e forte del via libera della Ragioneria dello Stato per la copertura finanziaria, il Decreto attendeva solo la firma del ministro dell’Economia. Ora devono essere garantiti gli ammortizzatori sociali per gli altri lavoratori ex-Fiat e indotto, come ha convenuto il viceministro Martone che ha ribadito la necessità di convocare a Roma le sei aziende dell’indotto per delineare una strategia per gli ammortizzatori sociali – d’intesa con la Regione siciliana  – per il 2013 e per bloccare le procedure di licenziamento già avviate da Lear Corporation.

Si esce con due appuntamenti in agenda: quello con le parti sociali dopo la firma del decreto esodati e con le sei aziende dell’indotto volto a definire  con la regione siciliana gli ammortizzatori sociali per il 2013. E quello del gruppo di coordinamento del tavolo ministeriale da riunire entro  il 15 novembre per valutare eventuali proposte sul fronte dell’automotive o su altre attività di possibile sviluppo alternativo come ad esempio la Green economy. Ma il polo industriale è senza futuro. Per il responsabile auto della Fiom, Giorgio Airaudo: “Ora va trovata una soluzione per i lavoratori dell’indotto. E poi c’è il problema più serio rappresentato dall’assenza di novità sull’arrivo di nuovi produttori di vetture. Se non c’è una soluzione per tutti i lavoratori dello stabilimento per noi ritorna in ballo la Fiat”. Mentre per Giovanni Scavuzzo, segretario della Fim Cisl: “non è più accettabile l’assenza di idee sul futuro dello stabilimento dopo oltre un anno di incontri e tavoli ministeriali. Il Ministero ha fatto sapere che entro l’anno valuterà alcune proposte imprenditoriali, ma non vogliamo che si ripeta il caso Di Risio. Non possiamo più perdere altro tempo. Quindi si cerchi finalmente una vera e affidabile proposta industriale che possa far rinascere Termini Imerese”.