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Tracce del rito di “trasfigurazione” negli ipogei della Gurfa di Alia

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Chiave di lettura di luoghi smarriti alla memoria storica. Millenaria e solenne, “candida scorre la Luce” direbbe Omero. Ritorno quindi brevemente sul fenomeno di “trasfigurazione”/Ierofania per dirla ancora con Mircea Eliade, ulteriore e definitivo indizio dei riti di rinascita/Anastasi successivi alla Catabasi che dovevano svolgersi nell’imponente ambiente tholoide con “Oculus” sommitale. Sottolineo che il rito di Catabasi-Anastasi , discesa nella Morte e risalita di Rinascita, sicuramente praticato in Sicilia a partire dalla Preistoria, per la definitiva “consacrazione” del potere del Basileus/Kokalos dei Sikani, o Minos Minoico, o Wanax Miceneo, tutte figure universali del Re del Mondo, doveva concludersi con una “apparizione lucente” del nuovo sovrano. Nel mondo di cultura greca fin dalla più remota antichità, il “palazzo delle iniziazioni” si chiamava “Telesterion”. In Sikania è conosciuto anche come “Anaktoron”; sono visitabili solo le fondazioni in vista di quello sito a Pantalica. Il “palazzo” ipogeo della Gurfa doveva essere un “Telesterion”. Dagli studi di W. Burkert, Homo Necans. Antropologia del sacrificio cruento nella Grecia antica, ed. Bollati Boringhieri, 1981, questo si apprende sui “Misteri” della trasfigurazione che vi si svolgevano: “Sotto un grande fuoco lo ierofante compiva le iniziazioni nel telesterion. … gli scrittori più precisi lo chiamano anaktoron … Di lato c’era un ingresso, accanto al quale si ergeva il trono dello ierofante. Soltanto questi poteva entrare nel locale interno. Allora gli iniziati lo vedevano comparire dall’anaktoron…. Si vedeva ‘una grande luce, quando veniva aperto l’anaktoron. Qui ardeva… il grande fuoco; il soffitto aveva un’apertura in alto per l’uscita del fumo… Nella semioscurità … si svolgeva l’ ‘indicibile’. Dall’inquietante però emergeva l’epifania. Un punto culminante della festa era il ritorno di Kore dal regno dei morti. … Karl Kerényi ha posto ciò al centro della propria interpretazione di Eleusi, postulando un’autentica visione, un’apparizione spettrale nella notte dei Misteri. Per spiegare un visione mistica che si ripresenta ogni anno, si è visto però costretto a prendere in considerazione la ipotesi che l’erba aromatica utilizzata per il kikeon avesse un effetto allucinogeno …”.

Giuro che ne io e nemmeno i tantissimi amici che possono testimoniare abbiamo mai assunto allucinogeni per “favorire la visione” ma questo è ciò che avviene e che tutti possono sperimentare attorno alle ore 12 solari dei giorni a cavallo del Solstizio d’Estate dentro la thòlos e sotto la lama di Luce della Gurfa.

Fig. 1- “Trasfigurazione” di C. Montagna;

Fig. 2- “Trasfigurazione” di M. De Franceschini, archeologa e studiosa del fenomeno analogo al Pantheon di Roma e della Villa Adriana di Tivoli;

Fig. 3 – Particolare del rito faraonico di “Trasfigurazione” con Akhenaton sotto la Luce di Aton-Sole, XVI sec. a.C. Tell el Amarna-Cairo Museo Egizio.

Fig. 4 – Particolare della Trasfigurazione di Cristo da opera di Beato Angelico.

Il confronto con l’indiscutibile rito egizio toglie ogni ulteriore dubbio sulla consistenza di realtà storica dello stesso fenomeno visibile ancora adesso alla thòlos della Gurfa ed in altre decine di ambienti tholoidi similari siciliani. Un paio sono stati segnalati e verificati dall’amico Enzo Mulè a Caltabellotta (AG). Per altre notizie divulgative su studi di archeoastronomia in corso rimando a

https://www.esperonews.it/…/alia-si-parla-della-gurfa…

Carmelo Montagna

Castellana Sicula, avevano realizzato una piantagione di Canapa Indiana: arrestati due persone

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I Carabinieri della Compagnia di Petralia Sottana, nell’ambito di mirati controlli nel territorio madonita finalizzati a contrastare il fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti, hanno arrestato due persone di Castellana Sicula, già note alle forze dell’ordine perché avevano realizzato una piantagione di Canapa Indiana.

L’attività di Polizia Giudiziaria, realizzata con un servizio di osservazione, ha permesso di sorprendere un 26enne ed una 56enne del posto, mentre erano intenti ad innaffiare una piantagione di quasi 130 piante di cannabis, di altezza fino a 3 metri, realizzata in un terreno isolato di proprietà di uno dei due indagati in contrada Gattolico di Castellana Sicula.

Nelle successive perquisizioni presso le abitazioni dei due, i Carabinieri hanno recuperato e sequestrato altre 6 piante di canapa coltivate in vaso, circa 400 grammi di marijuana già essiccata e pronta per lo spaccio oltre a fertilizzanti ed ormoni della crescita utilizzati per la coltivazione.

La droga, che immessa nel mercato del dettaglio avrebbe potuto fruttare fino a 300.000 euro, è stata inviata al L.A.S.S. – Laboratorio Analisi Sostanze Stupefacenti- del Comando Provinciale di Palermo per le verifiche ponderali e per accertare la quantità di THC, principio attivo della Cannabis. Gli arresti sono stati convalidati dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Termini Imerese.

 

“Frammenti”: fino al 31 agosto Favignana espone l’arte dei madoniti Vincenzo Castellana e Enzo Rinaldi

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“Frammenti”, è il titolo dell’esposizione a cura di Vincenzo Castellana e Enzo Rinaldi, aperta fino al 31 agosto all’isola di Favignana, al Giardino dell’Impossibile.

La mostra, frutto di singolari e continui incroci/frequentazioni artistiche dei due artisti madoniti sull’isola delle Egadi, è stata concepita per la rassegna Racconti in Cava (Estate 2024, supportata dalla Regione Sicilia – Dipartimento Beni Culturali e dell’Identità Siciliana / Soprintendenza del Mare) e plasmata specificamente per visite serali al Giardino dell’Impossibile, spazio iconico dell’isola che combina archeologia industriale e botanica. La rassegna è stata a da varie performances: il duo Vincenzo Castellana e Rocco Siliotto, “Le favole del mare” di Salvo Piparo (in scena insieme a M. Piccione e V. Castellana) e Giacomo Cuticchio Ensemble.

L’allestimento della mostra ospita, oltre alle sculture di Enzo Rinaldi e le composizioni di Vincenzo Castellana (frutto di una residenza artistica, utilizzando i suoni prodotti da elementi e materiali della cava e dalle piante del giardino), le proiezioni di due lavori audiovisivi, collaborazione tra la video artista Eugenia Ciaramitaro e Castellana stesso (che ha inoltre curato la direzione artistica, affiancato dalla scenografa Silvia Maimone).

Le sculture di Enzo Rinaldi sono figure congelate in pose contorte che sembrano issare moti interiori in un tempo sospeso. La musica di Vincenzo Castellana, realizzata con i suoni ricavati dalle piante e dalla pietra, le avvolge connettendole al luogo attraverso i paesaggi sonori, rendendo così il percorso multisensoriale e interconnesso. Il florido giardino ipogeo, nello scenario incredibilmente articolato e apparentemente inospitale delle cave, accresce il senso dell’esperienza. La mostra è un invito a riflettere sulla condizione umana e a trovare consolazione nella forza imperitura della natura.

Info e prenotazioni: https://www.giardinodellimpossibile.it/ – [email protected]

Concerto degli Inside The Hole il 30 Agosto a Montemaggiore Belsito

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“Il 30 Agosto la piazza Roma di Montemaggiore Belsito sarà teatro del concerto degli Inside The Hole. La vibrazione potente del rock’n’roll avrà luogo a partire dalle 22.30. Gli Inside the Hole sono un Power Trio siciliano dalle forti tinte hard’n’blues, con un demo autoprodotto (Beer! Sex!..and Fuckin’ Roll, 2011), e un album pubblicato da Logic(il)logic Records (Impressions, 2014).

La band è composta da Roy Zappia (voce/chitarra), Francesco Less (basso/voce), e Giulio Di Martino (batteria).

Il gruppo riversa sul palco tutta l’attitudine rock’n’roll, dove il background musicale dei tre crea un’alchimia d’assalto che si riversa nelle accese performance live.

Tra gli eventi da ricordare si menzionano l’European Tour e i due Spanish Tour nel triennio (2012-15). A questi si aggiunge il riconoscimento di album del mese di Akademia Music Awards di Los Angeles (2014) Nel frattempo il singolo Love Me Baby nella Top 10 dell’americana SH Radio (2014). La band intraprende due France Tour nel biennio (2017-18) la partecipazione alle finali di San Remo Rock (2017), la finale nazionale di Rock Targato Italia (2018).

Gli Inside The Hole, dopo un lungo periodo di concerti, hanno pubblicato il nuovo album The Rotten Side (Elevate Records, 19 Gennaio 2024 Digital Version – 26 Gennaio 2024 Digipack Deluxe). Qui la sinergia e la chimica musicale spostano la release verso nuovi lidi poetici e atmosfere musicali. Un personale viaggio all’interno della psiche e dell’anima dell’essere umano”.

Campofelice di Roccella, GdF sequestra oltre 160 mila prodotti privi di marchio CE e non conformi a standard di sicurezza

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I militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Palermo, nell’ambito dell’esecuzione di un’attività di servizio volta a verificare il rispetto della normativa nel settore del commercio a tutela della sicurezza del consumatore, hanno sottoposto a sequestro n. 163.828 articoli di vario genere.

In particolare, al momento dell’accesso presso un esercizio commerciale di Campofelice di Roccella, le Fiamme Gialle del Gruppo di Termini Imerese hanno rinvenuto tale merce non riportante, in modo conforme alla legge, le indicazioni minime in lingua italiana previste dalla normativa sull’etichettatura e sulla sicurezza dei prodotti, il luogo d’origine, il produttore/importatore, le istruzioni, le precauzioni e la destinazione d’uso. In alcuni casi, i

citati prodotti erano sprovvisti del marchio CE, necessario a attestare la conformità agli standard di sicurezza imposti dall’Unione Europea per alcune categorie di prodotti.

Nel dettaglio, i Finanzieri hanno sottoposto a sequestro, oltre ad accessori per la persona (unghie finte, elastici per capelli ecc.) da mare (cuffie) e turistici (portachiavi riportanti simboli tipici della Sicilia) anche materiale da ferramenta ed elettrico (batterie alcaline) nonché, in vista dell’imminente inizio delle attività didattiche, cancelleria per scuola e ufficio (post-it, etichette, spillatrici, graffette ecc.).

L’esercente, dopo il sequestro delle merci, è stato inoltre segnalato alla Camera di Commercio per l’irrogazione di sanzioni fino a un massimo di oltre 30 mila euro.

Prosegue l’attività della Guardia di Finanza che mira a tutelare il mercato e la diffusione di prodotti non conformi ai rigorosi standard di sicurezza, imposti dalla normativa europea e nazionale, al fine di garantire agli imprenditori onesti una condizione di leale concorrenza e ai consumatori la tutela della propria salute.

Le Notti di BCsicilia a Ciminna: visita guidata al Museo del Gattopardo

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Nell’ambito della manifestazione “Le Notti di BCsicilia” si terrà venerdì 30 agosto 2024 a Ciminna, la visita guidata in notturna al Museo del Gattopardo. L’appuntamento sarà al Polo Museale di Via Roma, 88/A alle ore 20,30. Ingresso gratuito. Presentazione a cura di Vito Filippo Barone, Sindaco di Ciminna, di Alfonso Lo Cascio, Presidente regionale BCsicilia e di Giuseppe Cusmano, Presidente BCsicilia Ciminna. Prevista una degustazione di vini curata da “Prospero Enoteca letteraria”. L’iniziativa è organizzato dalla Sede di Ciminna di BCsicilia e dal Comune di Ciminna all’interno della “Notte bianca 2024”. Tel. 339.5296133 – Email: [email protected].

L’esposizione di Ciminna è la più grande mostra fotografica dedicata al capolavoro del registra Luchino Visconti: “Il Gattopardo”. L’esposizione completa, realizzata da BCsicilia sede di Ciminna e dal Centro Studi “La Donnafugata del Gattopardo” offre al visitatore oltre 300 immagini che raccontano la costruzione negli anni Sessanta del secolo scorso del grande film a Ciminna, trasformata dal Visconti in maniera straordinariamente realista nella “Donnafugata” del celebre romanzo di Tomasi di Lampedusa. I venticinque pannelli contengono i “fuori scena” della Titanus, inoltre immagini provenienti dal Museo Nazionale del Cinema di Torino, dalla Biblioteca Centrale della Regione Siciliana di Palermo e da privati.

La mostra, che si può visitare con ingresso gratuito, segue un itinerario cronologico, iniziando proprio dai primi sopralluoghi del patron della Titanus Goffredo Lombardo, il fotografo di scena Giuseppe Rotunno e Gioacchino Tomasi Lanza, a seguire la costruzione del set dell’immaginaria Donnafugata: il palazzo del principe, la balconata della piazza, il palazzo municipale e la casa Sedara, ed i primi arrivi a Ciminna di alcuni attori: Paolo Stoppa, Rina Morelli e Claudia Cardinale. Inoltre l’esposizione mette in evidenza l’ingresso in paese della famiglia Salina, il corteo, il canto del Te Deum all’intero della Matrice. Nella seconda parte, il museo ospita una serie di foto che riguardano la vita sociale del Principe e del popolo di Donnafugata attraverso le immagini del canto della Bella Gigogin, il corteo, il plebiscito (uniche immagini notturne), l’arrivo e la partenza del Conte Chevalley e alcune scene riguardante la figlia del sindaco, Angelica, interpretata dall’attrice Claudia Cardinale. Alcuni pannelli sono dedicati alle due scene esterne nelle campagne di Donnafugata: la caccia del Principe insieme con Ciccio Tumeo.
Infine la mostra riserva al visitatore una sezione di backstage, con i fuori scena del film dove si scorge il regista Luchino Visconti “spiegare” a Burt Lancaster come aggredire Ciccio Tumeo, lo stesso Visconti che spruzza sul viso di Rina Morelli, nelle vesti della Principessa Maria Stella Salina, moglie di don Fabrizio, del borotalco per far apparire ancora più “realistico” il lungo viaggio in carrozza della Famiglia per raggiungere Donnafugata o la famiglia Salina nella chiesa madre di fronte una miriade di riflettori e operatori. Inoltre una serie di foto di scena che rivelavano il frenetico impegno di Sedara a favore dell’annessione, ma che successivamente vennero tagliate dal regista. Altre immagini riguardano il grande lavoro che si svolgeva dietro le cineprese e le tante persone che partecipavano a vario titolo come comparse, truccatori, fotografi, elettricisti, ecc. Momenti di un’avventura di cui non vi sarà mai traccia sul grande schermo.

Decoro cittadino, il Comune di Palermo incontra le guide turistiche: “finalmente una cosa positiva”

Sono molti i punti, corrispondenti a più ambiti di crisi, che le guide hanno posto all’ attenzione dell’ Assessore Anello, a cominciare dalla questione della presenza massiccia nelle prossimità dei monumenti principali del centri storico di venditori improvvisati di cocktail e spremute, artisti di strada dotati di amplificatori che si avvicendano in un flusso continuo, conducenti di veicoli vari, da quelli a motore a quelli a trazione animale, che stazionano o manovrano: una Babele che di fatto impedisce la normale fruizione delle piazze e della stessa strada. Una situazione che nel passato non esisteva o appariva ben più contenuta ma che negli ultimi due anni è esplosa, certamente sulla scia dell’incremento dell’offerta di alloggi turistici e di punti di ristorazione che attraggono una grande massa di gente nella zona monumentale.

“È senz’altro una cosa positiva” dicono le guide turistiche appartenenti alle associazioni presenti con propri rappresentanti all’incontro “che Palermo abbia visto e veda ancora crescere il numero di visitatori. Ma è necessario, soprattutto in ragione di questo aumento, regolamentare l’uso che si fa dei luoghi della città, non certo solo per il tornaconto delle guide turistiche, ma per il decoro, la sicurezza e l’igiene della città stessa, e quindi a beneficio dei cittadini residenti e dei visitatori molti dei quali, magari più interessati agli aspetti culturali che a quelli di consumo, lamentano il disordine e l’incuria che l’occupazione indiscriminata delle aree monumentali ha determinato”.

La grande messe di tavolini all’ aperto rende sicuramente più difficile effettuare una regolare pulizia delle strade del vecchio centro, e forse ingenera un accumulo di rifiuti il cui smaltimento deve essere oggetto di attenzione ad evitare che si creino discariche, magari temporanee ed “involontarie”, appena dietro gli angoli delle vie principali, là dove, però, le guide passano con i turisti per raggiungere monumenti situati nel cuore dei mandamenti. Per questa ragione le guide hanno sollevato oltre al problema dell’uso improprio delle piazze monumentali anche quello della pulizia, richiedendo uno svuotamento dei cestini gettacarte più frequente e la installazione di telecamere per individuare e sanzionare chi si comporta in modo incivile. A tal proposito è stato calendarizzato un successivo incontro con i dirigenti della RAP e della società che si occupa della manutenzione delle aree verdi.

È stato sollevato con altrettanto fervore il problema dell’invasione di veicoli di vario tipo in quella che dovrebbe essere un’area pedonale ma che di pedonale ha ben poco, percorsa com’è, talvolta a grande velocità, da monopattini, scooter elettrici, apecalesse e taxi, veicoli commerciali appartenenti a ditte di manutenzione o guidati da addetti alle consegne, il tutto senza una minima regolamentazione di orari, percorsi e persino sensi di marcia.

In definitiva, dall’ incontro del 26 agosto che tanta eco sta avendo sui social che hanno immediatamente rimbalzato il primissimo comunicato del comune di Palermo, è emersa sicuramente la volontà di creare un fronte comune per il contrasto ai motivi di disagio di turisti, professionisti del settore e non ultimo di tanti cittadini stanchi di un eccesso di disordine ma anche di un difetto di controlli.

È prontamente stato assicurato, in totale accordo con le richieste di tutela della bellezza della città antica e di sicurezza di chi la vive per svago o per lavoro, un presidio fisso di pattuglie della polizia municipale tanto a piazza Villena (altrimenti detta i quattro canti) quando lungo gli assi Maqueda e Vittorio Emanuele.

Il presidio è stato notato ed è attivo e visibile già dalla giornata odierna.

Barbara De Gaetani

 

 

 

 

Nasce “Il Cefalino”, il nuovo giornale della Diocesi di Cefalù, Marciante: “una voce che corre libera”

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Nasce “Il Cefalino”, il nuovo giornale della Diocesi di Cefalù che si propone di essere una voce chiara e speranzosa, mettendo in luce i valori cristiani e favorire una comprensione più profonda e autentica della realtà, una voce libera da condizionamenti ideologici o da interessi politici.

In un’epoca di crescente interconnessione globale, l’informazione gioca un ruolo cruciale nella formazione di una opinione pubblica consapevole che possa influenzare decisioni politiche ed economiche. Il nuovo giornale intende rompere gli schemi, promuovendo un’informazione libera e responsabile.

Il Vescovo Marciante

«Questo nuovo giornale – ha affermato monsignor Giuseppe Marciante, Vescovo di Cefalù – vuole essere una voce che corre libera da condizionamenti ideologici e da interessi politici. Mi auguro che questo canale di comunicazione crei ricerca, dialogo, dibattito, proposta, per dare ristoro alla nostra sete di giustizia e di pulizia dell’inquinamento della verità».

Il giornale sarà diretto da Giovanni Azzara, giornalista con una formazione in Scienze Religiose presso la Pontificia Facoltà Teologica di Sicilia “San Giovanni Evangelista” di Palermo, laureato in Lettere e appassionato di Storia della Chiesa. Azzara è un esperto di informazione religiosa e cronaca vaticana, lavora come giornalista radiofonico per “Radio Spazio Noi InBlu2000” dell’Arcidiocesi di Palermo, è vice direttore del quotidiano online Esperonews, collaboratore del Giornale di Sicilia e redattore per “Porta di Servizio”. È inoltre membro dell’UCSI (Unione Cattolica della Stampa Italiana) di Palermo.

«Sono tante le sfide che ci attendono: siccità, cambiamenti climatici, incendi, spopolamento e

Giovanni Azzara – Direttore “Il Cefalino” | Vice Direttore di Esperonews

tanto altro ancora – ha affermato il neo direttore -. In questo clima davvero incredibile, “Il Cefalino” vuole essere un faro di speranza per tutto il territorio diocesano. Inizieremo pertanto questo cammino coniugando l’informazione con la riflessione, il parlare con l’ascoltare, il discernimento con l’amore, entrando all’interno dei vostri dispositivi in punta di piedi, con garbo e delicatezza. Racconteremo il territorio nelle sue varie sfaccettature, saremo vicini ai giovani, coinvolgendoli in questo progetto editoriale che vedrà l’utilizzo delle nuove tecnologie e forme di comunicazione, racconteremo quindi la vita quotidiana della Chiesa di Cefalù e del nostro incredibile Territorio che è uno scrigno di tesori. Ringrazio di cuore monsignor Giuseppe Marciante per la fiducia mostrata nei miei confronti, lo stesso che ha creduto fortemente in questo progetto. Ringrazio ancora il suo segretario, Valerio Di Vico, don Franco Mogavero (responsabile Servizio Pastorale Comunicazioni Sociali), Dario Barà (addetto stampa della Diocesi di Cefalù) e Salvatore Varzi (cultore di storia locale e responsabile dell’Archivio Fotografico e Fototeca Varzi) per il lavoro sinergico attuato in questi mesi e settimane. Questo nuovo progetto, sarà dunque “fondato sulla solida roccia della responsabilità nella verità, – come ha detto Papa Francesco – non sulle sabbie fragili del chiacchiericcio e delle letture ideologiche; che sta nel non nascondere la realtà e anche le sue miserie, senza edulcorare le tensioni ma al tempo stesso senza fare clamori inutili, bensì sforzandosi di cogliere l’essenziale».

La missione de “Il Cefalino” è fornire una piattaforma dove i valori cristiani possano emergere chiaramente, contribuendo a una narrazione rispettosa della dignità umana e del bene comune. Coniugando informazione e riflessione, il giornale mira a coinvolgere i giovani e affrontare le sfide contemporanee con discernimento e amore.

Il nuovo giornale sarà online all’indirizzo ilcefalino.it a partire dall’1 settembre 2024, solennità di Maria Santissima di Gibilmanna, patrona della Diocesi di Cefalù.

“Notti di BCsicilia”: Viaggio nei Quartieri Storici di Collesano

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Nell’ambito della manifestazione “Le Notti di BCsicilia” si terrà giovedì 29 agosto 2024 un  viaggio nei Quartieri Storici di Collesano. L’appuntamento è fissato per le ore 21,30 in Corso Vitt. Emanuele, 2 (di fronte il Comune) a Collesano. Dopo gli interventi di Elsa Ingrao, Assessore comunale alla cultura, di Rosario Rotondi, Presidente della Pro Loco, di Gaetano Duca, Presidente Circolo Culturale Monte d’Oro, di Antonino Vara, Presidente Anas Collesano, e di Alfonso Lo Cascio, Presidente regionale BCsicilia, inizierà la visita guidata dallo Storico del territorio Rosario Termotto.

L’iniziativa, libera e gratuita, è organizzata da BCsicilia in collaborazione con il Comune di Collesano, la Pro Loco l’Anas e il Circolo Culturale Monte d’Oro. Per informazioni: Email: [email protected] – Tel. 346.8241076.

L’itinerario ha come filo conduttore l’espansione urbanistica di Collesano a partire dal primitivo insediamento normanno nel quartiere di Bagherino, dove rimangono ancora oggi le emergenze architettoniche dei resti del castello e della chiesa dell’Assunta (S. Maria la vecchia), matrice fino al 1543, per snodarsi attraverso il quartiere di S. Francesco, quello di S. Pietro e l’ultimo dei quattro quartieri storici di S. Caterina. Il quartiere di S. Francesco, sviluppatosi dopo la crisi demografica del ‘300, oggi ha perso la sua originaria denominazione toponomastica per assumere quella di Stazzone, per via delle numerose fornaci che a partire dal Cinquecento fino alla prima metà del Novecento lo hanno caratterizzato. In esso si erano insediati i Frati Minori Conventuali e le suore benedettine di clausura della Concezione. La forte espansione demografica del Quattrocento e del Cinquecento porta alla costruzione della nuova matrice, consacrata nel 1548, attorno alla quale si sviluppa il nuovo quartiere residenziale di S. Pietro, dove si allocano numerose istituzioni religiose e laiche. Il Seicento è il periodo del quartiere di S. Caterina, cresciuto attorno all’omonimo monastero femminile benedettino. E’ un viaggio attraverso la storia, la devozione, l’architettura, l’arte e l’artigianato (ceramica) di una delle tante perle nascoste delle Madonie che meritano di essere dischiuse.

Termini Imerese, Stazione di conversione elettrica in C.da Caracoli: Comitato “San Calogero” presenta proposte per mitigazione e compensazione dell’impatto ambientale

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Il Comitato “San Calogero” riunisce e rappresenta i cittadini di Termini Imerese che abitano o sono comunque proprietari di aree nelle immediate vicinanze del cantiere per la realizzazione di due stazioni di conversione elettrica, a servizio dei due rami del collegamento elettrico sottomarino del “Tyrrhenian Link”.

Il comitato nasce per l’esigenza di raccogliere e rappresentare pubblicamente le criticità emerse in conseguenza della scelta di Terna di posizionare le stazioni di conversione in un’area residenziale, C.da Caracoli, piuttosto che all’interno della vicina area industriale, come richiesto da tutta la comunità locale durante la consultazione pubblica svoltasi nel 2021.

Dopo la conclusione della fase di consultazione, per lo più sconosciuta alla maggioranza dei cittadini termitani, si e sviluppato nel corso del 2022 e del 2023 un significativo movimento spontaneo di protesta, con assemblee e sit-in, quando diventò palese che era in corso l’estirpazione di oltre 1600 piante di ulivo secolari (poi ricollocate nell’adiacente Comune di Trabia) e che i lavori avrebbero interessato l’antico acquedotto romano Cornelio.

L’azione odierna del Comitato San Calogero prosegue nel solco delle proteste, civili e pacifiche, già iniziate in precedenza. L’obiettivo primario del sodalizio è quello della salvaguardia della salute e di rendere il più sostenibile possibile l’intervento in corso di realizzazione, sia per l’ambiente, che per i cittadini.

E a questo proposito ha elaborato un documento che raccoglie le proposte di mitigazione e compensazione emerse in seno al Comitato ed esplicitate durante la riunione congiunta con l’Amministrazione comunale di Termini Imerese e i rappresentanti di Terna s.p.a., tenutasi lo scorso 18 luglio 2024.

Le stazioni di conversione elettrica del “Tyrrhenian Link” sono localizzate nel territorio del Comune di Termini Imerese, in C.da Caracoli, in adiacenza alla preesistente stazione di trasformazione elettrica, una vasta zona residenziale “estensiva” (in Zona C6), per la maggior parte già edificata. Pertanto, il cantiere Terna per la realizzazione delle stazioni di conversione elettrica è un cantiere in ambito residenziale.

Tale particolare condizione pone notevoli criticità di impatto dell’opera, tanto che la stessa società Terna, nel primo studio di fattibilità per l’individuazione dei siti, datato 4 novembre 2020, aveva così definito l’ipotesi di insediamento in C.da Caracoli: “Dall’analisi preliminare del sito, pur non sussistendo particolari criticità relativamente ai principali vincoli urbanistici ed ambientali, si rileva la presenza di abitazioni a distanze inferiori a 100 m che portano ad escludere l’approfondimento della valutazione di fattibilità del sito”. In tale studio di fattibilità si individuavano invece due siti nella vicina area industriale: c.d. aree “Brico” e “Arcobaleno”.

La fase di consultazione pubblica, preventiva alla scelta del sito, si è svolta per entrambi i progetti (link Est e link Ovest) nel corso del 2021, in piena emergenza sanitaria; ciò ha determinato la proposizione esclusivamente di incontri on-line. Il processo partecipativo si è caratterizzato per lo scarso coinvolgimento dei cittadini, in particolare dei “proprietari terrieri e cittadini che vivono nelle vicinanze del sito del progetto”, come prevede invece il Regolamento (UE) n. 347/2013 del Parlamento europeo (Regolamento TEN-E), applicato per il progetto del “Tyrrhenian Link”, trattandosi di infrastruttura energetica primaria, di interesse nazionale.

Per ogni cantiere (lato Est e lato Ovest), si è svolto un solo incontro informativo, online, cui sono successivamente seguiti direttamente gli incontri conclusivi. Pertanto, poca informazione e scarsa possibilità di discussione. Comunque, dalla lettura dei verbali degli incontri, appare chiaro che in entrambe le consultazioni, tutti i partecipanti, anche istituzionali, hanno palesemente manifestato l’orientamento alla localizzazione in area industriale e la contrarietà al sito in C.da Caracoli; vedi: https://www.terna.it/it/progetti-territorio/progetti-incontri-territorio/Tyrrhenian-link

Le criticità della fase di consultazione appaiono ancora più macroscopiche se si pone attenzione al fatto che l’alternativa proposta in area industriale nelle due successive fasi di consultazione è identica, salvo poi essere scartata in entrambi i casi. In questo modo, di fatto, non ponendo soluzioni alternative alla scelta di C.da Caracoli.

Anche le Istituzioni locali hanno preso, in un primo tempo, una posizione nettamente contraria alla localizzazione in C.da Caracoli. Per esempio il Consiglio Comunale con Deliberazione n. 100 del 14/10/2021 ha votato una mozione di contrarietà all’insediamento delle SdC in C.da Caracoli.

Salvo poi prendere atto favorevolmente delle decisioni di Terna il 4/03/2022.

Ma andiamo all’impatto paesaggistico e ambientale che ha provocato tale scelta. Un primo danno è stato provocato dalla totale estirpazione degli ulivi secolari, circa 1600 piante di alto fusto in un’area estesa circa 150.000 metri quadrati. Al danno paesaggistico si somma il danno ambientale: sottrazione di suolo agricolo, con i conseguenti timori per la regimentazione delle acque superficiali, alterazione della permeabilità dei suoli, alterazione del livello delle falde e dell’equilibrio idrogeologico del sottosuolo.

Tutta l’area di C.da Caracoli è interessata da decenni da una concentrazione di elettrodotti aerei che collegano la Centrale Enel con la stazione elettrica, da cui poi si dipartono le linee di distribuzione a media e alta tensione per la Sicilia occidentale. Tali elettrodottti, come è ormai noto, generato campi elettromagneti estremamente significativi, soprattutto se si sommano a breve distanza diverse sorgenti. Molti edifici si trovano oggi a distanze estremamente ravvicinate dagli elettrodotti, in quanto realizzati prima dell’imposizione delle fasce di rispetto; addirittura, in alcuni casi i cavi passano sopra i tetti. La realizzazione delle nuove SdC sta generando nella popolazione locale ulteriori preoccupazioni per gli ulteriori campi elettromagnetici generabili dalle nuove opere elettriche e ha espresso un forte timore per l’impatto acustico dei nuovi impianti sull’area residenziale. Terna ha rassicurato i residenti, ma non sono stati forniti dati certi e questo non fa che ulteriormente alimentare i timori di chi abita nelle zone circostanti.

Le dimensioni del cantiere inevitabilmente hanno provocato notevoli impatti negativi nelle zone residenziali circostanti: dalle polveri, all’inquinamento acustico, alla alterazione delle condizioni pregresse delle aree circostanti e della viabilità minore, per esempio, l’interruzione della c.d. “strada Patteri”, che non potrà essere ripristinata nel suo percorso originale.

In conseguenza degli impatti descritti, tutta l’area residenziale circostante ha visto crollare i valori economici delle proprietà, in relazione alle mutate aspettative del mercato edilizio: nessuno vuole oggi una casa in C.da Caracoli, in seguito al nuovo insediamento di Terna. Si tratta spesso dell’abitazione principale, su cui le famiglie hanno speso i risparmi di una vita, scegliendo quest’area per le sue favorevoli caratteristiche ambientali e paesaggistiche, oggi stravolte dall’insediamento delle SdC di Terna.

A partire da tutte queste criticità il Comitato “San Calogero” ha elaborato delle proposte

per la mitigazione e compensazione degli impatti delle stazioni di conversione elettrica ed opere connesse del Tyrrhenian Link. Il sodalizio ha tenuto presente la tipologia di azione, il tipo di intervento e lo strumento di riferimento.

La proposta pertanto prevede il monitoraggio degli impatti  dei rumori in fase di cantiere delle polveri di cantiere. In fase di esercizio il monitoraggio dell’inquinamento elettromagnetico  e dell’inquinamento  acustico e luminoso in zone residenziali, la mitigazioni dell’impatto ambientale con la schermatura degli impianti per diminuirne l’impatto paesaggistico e ambientale. Inoltre l’interramento tratti terminali delle linee elettriche aeree circostanti ed infine la compensazioni per l’impatto ambientale dell’opera con il ripristino della viabilità pubblica e privata in C.da Caracoli, interrotta o danneggiata durante le lavorazioni, il ripristino della strada “Patteri” e della strada Calcasacco e il collegamento al mare.