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Caccamo: dopo 31 anni di servizio va in pensione Giuseppe Rizzo, dipendente modello del Comune

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Dopo 31 anni di servizio, Giuseppe Rizzo, dipendente modello del Comune di Caccamo, si ritira in pensione. Alla festa di comitato presenti i colleghi e il sindaco, Franco Fiore. 

Niente acqua domani a Baucina, Ciminna e Ventimiglia di Sicilia: interrotta la distribuzione per mancata erogazione elettrica

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A causa dell’interruzione della fornitura di energia elettrica agli impianti di approvvigionamento ai serbatoi comunali, programmata da e-distribuzione per lavori di manutenzione, 

Termini Imerese: volontari “Plastic Free” in azione, bonificata un’area in contrada Tonnarella – VIDEO

L’esercito blu dell’associazione “Plastic Free” si è radunato questa mattina in contrada Tonnarella a Termini Imerese per bonificare un’area cola di rifiuti.

Sciara, rifiorisce il culto di Sant’Isidoro patrono di agricoltori e allevatori, il parroco: “dobbiamo custodire le nostra Terra”

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A Sciara torna il culto di Sant’Isidoro.

Sembrava quasi scomparso ma grazie alla devozione dei contadini sciaresi, l’antico culto di Sant’Isidoro è tornato nel paese della bassa Valle del Torto e la devozione al santo madrileno cresce costantemente di anno in anno. Quello di Sant’Isidoro è un culto antico che si diffuse in Sicilia negli anni del vice regno spagnolo dal 1516 -1713, in quanto Santo Patrono della città di Madrid e protettore della Famiglia Reale di Spagna.

Quasi tutti i paesi delle province diocesane siciliane adottarono il santo spagnolo come santo protettore del proprio paese, specialmente nei centri più piccoli in quanto patrono di agricoltori ed allevatori. Sant’Isidoro era esso stesso un agricoltore, la sua santità è avvenuta a seguito di alcuni miracoli narrati nelle cronache del tempo tra questi ricordiamo quello di aver fatto risalire le acque di pozzo, riuscendo a salvare la vita ad un bambino che vi era scivolato in fondo. Altrettanto celebre è ad esempio il cosiddetto miracolo degli angeli i quali, questi ultimi, avrebbero arato un campo per lui per lasciargli il tempo di pregare, Isidoro infatti dedicava molto tempo della sua giornata alla preghiera.

Il legame con Sciara

È scontato dunque, che il culto di Sant’Isidoro si radicò fortemente anche a Sciara dove venne costruita una chiesa, la prima del primo insediamento, ad esso intitolata fino a quando non cadde in malora e venne costruita una chiesa nella parte sovrastante dove sorge oggi la Chiesa Madre. Gli ultimi recenti parroci, incalzati dal fervore fideistico dei contadini e degli allevatori sciaresi hanno ripreso ad omaggiare il santo. Ieri, è stata celebrata la Santa Messa e proprio durante l’omelia, il parroco Don Nunzio Pomara ha voluto sottolineare l’importanza del lavoro, delle fatiche dei contadini nei campi e quindi l’impegno nella salvaguardia delle terre e della Terra intesa come casa comune.

“Oggi – ha affermato Don Pomara – ci ritroviamo come una grande famiglia perché possa prevalere nel mondo l’amore di Dio. Solo così vedremo nascere tanti frutti e godremo di quei benefici. Nella custodia delle coltivazioni, della terra, della testimonianza dell’amore di Dio, possa Sant’Isidoro con l’esempio della sua fatica e della sua semplicità, proteggerci, donarci la forza di vivere come comunità e grande famiglia, affinché – conclude – la Terra possa sempre essere amata e rispettata, così come ogni creatura di Dio e vivere della pace dell’amore di nostro Signore”.

Nelle scorse settimane, si è ripetuto l’antico rito per chiedere il dono della pioggia, con l’esposizione del Sacramento sulla soglia della porta della chiesa in modo tale da benedire tutti i campi circostanti e attendere la tanto agognata pioggia, che effettivamente qualche giorno dopo è arrivata.

Processione e benedizione

Al termine della celebrazione, oltre 20 tra macchine agricole e trattori hanno portato in processione il quadro di Sant’Isidoro per le vie del paese. Un ultimo dono è stato quello del mazzo di spighe, le stesse che quest’anno hanno subito gravi danni a causa della siccità dei mesi scorsi e che rappresentano comunque un simbolo di speranza per la rinascita della vita nuova.

Giovanni Azzara

Gangi,  lunedì prossimo la processione dello Spirito Santo e “i miraculi” dei santi

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A Gangi da quattro secoli, nell’unico Santuario in Italia dedicato alla Spirito Santo, il lunedì dopo Pentecoste si rinnova la sentita e profonda tradizione religiosa di un popolo. Lunedì prossimo (20 maggio) attesi migliaia di fedeli, provenienti da tutta l’isola, per partecipare alla sacra processione dedicata allo Spirito Santo con “I miracula”.

L’appuntamento è, per le ore 16,30, in Chiesa Madre da dove il corteo sacro si muoverà e dalla parte alta dell’abitato raggiungerà le pendici del Monte Marone dove si trova il Santuario. Una processione unica per antichi rituali e caratterizzata dal numero di simulacri trasportati a spalla dai fedeli. Oltre quaranta statue, vere e proprie opere d’arte, raffiguranti i principali Santi frutto della preziosa manifattura di artisti siciliani. Opere in legno intagliate e scolpite molte delle quali realizzate dallo scultore gangitano Filippo Quattrocchi(1734-1818).

Ma il vero “Miracolo” si rinnoverà sul sacrato del Santuario, dove si svolgerà un omaggio speciale alla terza figura della Trinità con “i miracula”. I fedeli, con sulle spalle i pesanti simulacri, inizieranno una corsa, un veloce andirivieni (per tre volte), inneggiando allo Spirito Santo.

Secondo un rigido protocollo a sfilare in processione sarà per prima la confraternita più giovane, a chiuderlo la più antica: quella del Santissimo Salvatore.

Ad occuparsi dell’organizzazione sarà la comunità ecclesiale in collaborazione con l’amministrazione Comunale.

Per il prossimo week end sono diversi gli eventi previsti nel programma. Sabato (18 maggio), alle ore 18, “Veglia di Pentecoste” presieduta da monsignor Giuseppe Marciante vescovo di Cefalù e offerta della cera per la lampada della preghiera da parte del comune di Caltavuturo; domenica, alle ore 19, messa solenne presieduta da don Giuseppe Amato, rettore del Santuario e alle 20 partenza del quadro dello Spirito Santo dal Santuario verso la chiesa Madre. Alle ore 22 Talent show: “Festival Story della musica Italiana”. A chiudere i festeggiamenti, lunedì (20 maggio ), la “Sacra Processione” (ore 16,30) “i Miracula” e alle 22 i fuochi d’artificio.

“Anche quest’anno – ha detto don Giuseppe Amato rettore del Santuario – abbiamo voluto impiegare molte delle nostre energie sulla festa dello spirito Santo che rimane una tra le più importanti del nostro territorio. Abbiamo voluto unire fede, tradizione, eventi culturali e tutto ciò che può farci vivere con rinnovato spirito questo importante appuntamento per la comunità gangitana e non solo. Voglio ringraziare il comitato che mi collabora, i diversi amici sacerdoti che verranno per la preparazione alla festa e tutti gli sponsor che hanno creduto nel nostro progetto e ci hanno sostenuto anche nella parte economica. Sarà un’occasione per vivere a 360° la nostra fede e il nostro essere comunità”.

“Ogni anno – ha detto il sindaco Giuseppe Ferrarello – l’amministrazione comunale contribuisce affinché questo profondo momento di fede e festa riesca nel miglior modo possibile, voglio ringraziare il vescovo monsignor Giuseppe Marciante, il rettore del Santuario don Giuseppe Amato, la comunità ecclesiale, il comitato della festa, i volontari e le forze dell’ordine che ci aiuteranno a gestire l’enorme afflusso di pellegrini”.

Il comune di Gangi ha predisposto degli spazi espositivi gratuiti, per i giorni 18-19-20 maggio, nell’area attigua al Santuario delle Spirito Santo, compresa l’area circostante il bevaio ed aree limitrofe, al fine di consentire ai titolari di attività commerciali – artigianali e attività produttive di posizionare uno stand per la promozione o vendita.

Termini Imerese, evade con la scusa di andare a prendere il figlio a scuola. Arrestato

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I Carabinieri del Reparto Territoriale di Termini Imerese hanno arrestato un 32enne, del luogo, già sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari con braccialetto elettronico, con l’accusa di evasione e danneggiamento.

L’uomo avrebbe contattato la centrale operativa per informarli che si sarebbe allontanato da casa, come autorizzato, per andare a prendere il figlio a scuola nei pressi di via mazziere; una scusa questa, che deve essergli apparsa più che plausibile, tanto da ricorrervi nonostante l’istituto scolastico quel giorno fosse chiuso. Peccato che a notarlo a spasso per le vie del centro abitato, indisturbato e alla guida di un ciclomotore, sarebbe stata una pattuglia della locale Stazione dei Carabinieri che, immediatamente ha bloccato il 32enne il quale, alla vista dei militari, avrebbe persino tentato di dileguarsi.

Condotto presso gli uffici dell’Arma, in un impeto d’ira, l’uomo avrebbe inoltre strappato il proprio braccialetto elettronico danneggiandolo.

Il Pubblico Ministero ha disposto gli arresti domiciliari nei confronti del 32enne in attesa dell’udienza di convalida.

Il Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Termini Imerese ha convalidato l’arresto.

Termini Imerese, giovedì e venerdì disservizi nell’erogazione idrica

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Amap informa che, a causa dell’interruzione della fornitura di energia elettrica agli impianti a servizio dei pozzi “Brocato”, programmata da E-distribuzione per lavori di manutenzione alle proprie reti, oggi, giovedì 16 maggio, la prevista erogazione idrica alle utenze del distretto “Centro Urbano  parte bassa” sarà effettuata a partire dalle ore 16,00 e si protrarrà fino alle ore 9,30 del mattino successivo.

A causa della riduzione dei volumi idrici accumulati ai serbatoi comunali anche venerdì, 17 maggio, si potranno verificare disservizi nell’erogazione alle utenze cittadine servite dal distretto “Centro Urbano  parte alta”.

Per qualsiasi informazione e/o aggiornamento consultare il sito www.amapspa.it ovvero telefonare al numero 091.279111 (risponditore automatico) o al numero verde 800-050911.

Giornale di Cefalù, si ricorda Ciccio Liberto il “calzolaio” dei campioni di automobilismo

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Artigiano geniale, abile ad intrattenere relazioni con tutto il mondo che ha contribuito a rendere ancora più famosa Cefalù. Una mostra al Santa Caterina, tenacemente voluta dai familiari, celebra, ad un anno dalla scomparsa, Ciccio Liberto il “calzolaio” dei campioni di automobilismo: Vic Elford, il “preside volante” Ninni Vaccarella, Clay Regazzoni, Jacky Ickx e Niki Lauda campione del mondo nel 1977 con ai piedi le scarpe di Ciccio: gli interventi di Enzo Liberto, Marco Gentili e del sindaco Daniele Tumminello.
“A…Mà”, in prima nazionale, di Giuseppe Cutino, ha concluso la rassegna presso il Teatro Cicero “Cosa porta il vento”. La scelta di investire in un teatro contemporaneo di qualità. Normalità ed eccezionalità: anche le storie eccezionali sono fatte da persone normali. “Ognuno di noi è il miracolo di se stesso, lo dobbiamo insegnare a tutti coloro che amiamo”. I contributi del regista Giuseppe Cutino, la protagonista Sabrina Petyx, l’assessore Antonio Franco e la curatrice della rassegna Tiziana Giordano.
Pace! Pace! Con Papa Francesco: “Non esistono cambiamenti culturali senza cambiamenti nelle persone”. Speciale Meeting Francescano Mediterraneo. Gli interventi di Carmelo Vitello, ministro regionale OFS; fra’ Francesco Pattòn, custode Terra Santa; Giuseppe Notarstefano, presidente nazionale Azione Cattolica; Antonio Cambria, presidente regionale GiFra; vescovo mons. Giuseppe Marciante; fra’ Pietro Giarracca, presidente ministri provinciali di Sicilia; senatore Graziano Del Rio; padre Gianni Notari, direttore Istituto Pedro Arrupe; cardinale Matteo Zuppi, presidente Conferenza Episcopale Italiana.
Questi i servizi principali del Giornale di Cefalù – anno 41 n.1794 – videonotiziario – web diretto e condotto da Carlo Antonio Biondo; da giovedì 16 maggio 2024 su facebook profilo Adriano Cammarata e sul canale you tube Carlo Antonio Biondo (https://youtu.be/9GBUtHGh6Fs). Archivio Giornale su cammarataweb; link su tutti i social.

Termini Imerese, al Palazzo di Città La “Lampada Votiva” di San Francesco 

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Questa mattina, alla presenza delle autorità civili e militari, in occasione della “Peregrinatio Diocesiana della Lampada di San Francesco d’Assisi”, presso il Palazzo Municipale di Piazza Duomo a Termini Imerese è stata accolta la “Lampada Votiva”.

“Il prossimo 4 Ottobre, in occasione della Festa di San Francesco d’Assisi, Patrono d’Italia, le chiese di Sicilia si recheranno ad Assisi con i nostri Vescovi per offrire l’olio della lampada che arderà tutto l’anno accanto alla tomba del Santo” dice Padre Antonio Todaro. “Il Comitato Regionale delle Fraternità Francescane ha pensato ad un coinvolgimento di tutte le comunità Ecclesiali attraverso una Peregrinatio di una lampada che richiama la luce di Cristo che abbiamo ricevuto nel giorno del battesimo”.

“Spirito di tolleranza e uguaglianza tra gli uomini sono punti da cui è necessario ripartire per affrontare i cambiamenti che stanno avvenendo nel nostro Paese, in Europa e nel mondo intero” dice il Sindaco di Termini Imerese, Maria Terranova. “E’ un onore condividere con voi tutti questo momento che richiama alla memoria proprio uno dei tanti gesti d’amore del Santo che all’inizio della su conversione, dopo aver sentito le parole del Crocifisso in San Damiano, offrì, ad un sacerdote, del denaro per procurare l’olio per accendere la lampada che sempre potesse illuminare quell’immagine sacra. Vi ringrazio pertanto, per l’esempio morale e spirituale che ci offrite quotidianamente”.

Conferenza sulle Edicole votive della Madonna della Milicia a Palermo

Si terrà sabato 18 maggio 2024 alle ore 17,30 presso la Chiesa di S. Francesco Saverio in Piazza S. Francesco Saverio a Palermo la conferenza a più voci dal titolo “Le Edicole votive della Madonna della Milicia a Palermo”.  Dopo i saluti di don Massimiliano Lo Chirco, Rettore della Chiesa di S. Francesco Saverio, di Brigida Alaimo, Assessore al Comune di Palermo, di Giuseppe Virga, Sindaco di Altavilla Milicia, e di Giuseppe Di Franco, Superiore della Confraternita Maria SS Lauretana, sono previsti gli interventi dello storico Santi Gnoffo e di Alfonso Lo Cascio, Presidente regionale di BCsicilia. Coordina Maria Nunzia Urso, Presidente BCsicilia di Altavilla Milicia. L’incontro è promosso dalla Confraternita Maria SS Lauretana di Altavilla Milicia, dalla di Rettoria di S. Francesco Saverio e da BCsicilia, con il patrocinio dei Comuni di Palermo e di Altavilla Milicia.

Termini Imerese, ex Blutec nuova frenata: gruppo escluso deposita ricorso Tar

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Presentato lunedì 13 maggio da Sciara Holding e Smart City group, al Tar del Lazio, il ricorso per l’annullamento, previa sospensiva, del provvedimento di assegnazione della gara di cessione dell’ex Blutec di Termini Imerese alla Pelligra Italia holding.

La decisione di perfezionare la procedura col deposito del ricorso al Tribunale amministrativo è stata presa dopo che il gruppo Sciara holding e Smart City, la cui proposta non era stata considerata congrua, ha ricevuto dal Ministero i documenti della gara come da richiesta di accesso agli atti fatta nei mesi scorsi. Secondo i ricorrenti dai documenti emergerebbero alcune incongruenze, in particolare relative ai punteggi attribuiti alle cinque offerte valutate dai commissari rispetto ai criteri di premialità che erano stati stabiliti nel bando di gara.

L’ufficio legale di Sciara Holding e Smart City lo scorso 29 aprile aveva notificato il ricorso al Mimit, ai commissari straordinari dell’ex Blutec, all’avvocatura dello Stato e alla Pelligra Italia holding che si è aggiudicata la gara per l’acquisizione dello stabilimento con una offerta di 8 milioni di euro.

L’operazione prevede la riqualificazione dell’area industriale e l’assunzione di 350 dipendenti a fronte degli attuali 550con la restante parte di lavoratori che dovrebbe essere accompagnata alla pensione attraverso un piano da 30 milioni di euro.

In una nota congiunta Roberto Mastrosimone, della Fiom nazionale e Alfio Mannino, segretario generale della Cgil Sicilia hanno sottolineato: “Il ricorso al Tar del Lazio per l’annullamento dell’assegnazione dell’area ex Blutec di Termini Imerese alla Pelligra Italia holding, per quanto legittimo rischia di produrre un danno oggettivo al territorio e ai lavoratori ai quali a novembre, assieme all’amministrazione straordinaria scadono gli ammortizzatori sociali. Chiediamo l’immediata convocazione di un tavolo al Mimit con la presenza della Regione per le necessarie proroghe e, insieme, al Tar di fare presto. Com’è noto è una vertenza che va avanti da 13 anni. Lo stop o il rallentamento delle procedure con la formalizzazione del ricorso da parte del gruppo escluso quando si intravedeva uno spiraglio di luce non possono che preoccupare. Chiediamo la garanzia del reddito per i 550 lavoratori diretti e i 200 dell’indotto, finchè la situazione non si sbloccherà”.

A Gangi, domenica prossima, visita esperienziale alla “Mandralisca Miele”

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Ci sono luoghi capaci di raccontare un Paese, le sue abitudini, i suoi mutamenti e ci sono maestri di memoria che si sono fatti carico di tanti saperi, pronti a scommettere e rimettere in discussione la propria vita. In un luogo, dove assieme agli aromi respiri gli umori di una campagna incontaminata, che si affaccia sui monti tra Madonie e Nebrodi, al confine tra la provincia di Palermo e quella di Enna, avviene l’incontro tra l’essere umano e l’ambiente. Santo Sauro, 55 anni, ha mollato tutto, il suo impiego sicuro in un’azienda di telecomunicazioni, e da Milano si è trasferito a Gangi, dove nel 2022 ha fondato la sua azienda apistica “Mandralisca Miele”.

Domenica prossima, 19 maggio, l’azienda aprirà le sue porte ai visitatori, gratuitamente, accompagnandoli in un viaggio esperienziale unico, grazie all’iniziativa nazionale Mielerie Aperte. Un progetto voluto dall’Unione Nazionale di Associazioni di Apicoltori Italiani, che coinvolge 200 aziende apistiche in Italia, 14 in Sicilia. Un modo per far incontrare consumatori e prodotti dell’alveare.

Tra atmosfera familiare, gentilezza e professionalità Santo guiderà i visitatori in questo straordinario viaggio all’interno della sua azienda di contrada Mandralisca. Un percorso sensoriale per conoscere i segreti dei processi produttivi del miele, polline, cera, pappa reale e propoli. E’ prevista la visita agli apiari e al laboratorio di produzione per assistere alla smielatura e i vari procedimenti dalla pulitura delle arnie. E poi ci si potrà soffermare sulle caratteristiche dei mieli e scoprire le gustose connessioni con i sapori e le tradizioni gastronomiche. Prevista una degustazione dei mieli produzione 2024 (Sulla, Cardo e Millefiori)

Sarà possibile sentirne gli odori che sprigionano e apprezzarne la grande ricchezza floristica che ogni miele porta con sé, frutto dell’incessante via vai delle api sui fiori. Una ricchezza di profumi che nei mieli millefiori è fotografia di un territorio e della sua biodiversità. Le produzioni, della Mandralisca Miele, sono ottenute da api nere e autoctone, grazie ai cento apiari dislocati nell’area del Parco naturale delle Madonie.

L’azienda ha anche ottenuto, per le produzioni 2022 di miele di Sulla e Millefiori primaverile, il riconoscimento di una “1 Goccia d’Oro” al concorso nazionale “Tre Gocce d’Oro – Grandi mieli d’Italia” promosso dall’Osservatorio Nazionale Miele.

Gli appuntamenti per domenica 19 maggio sono ben due: la mattina alle ore 9 e il pomeriggio alle ore 15,30. Per partecipare alla visita e alla degustazione gratuita è necessaria la prenotazione che si può fare contattando il numero 3387058388 tramite messaggio WhatsApp .

L’azienda Mandralisca si trova a 7 chilometri dal centro abitato di Gangi e occorre percorrere la strada Provinciale SP 14 “Sotto Gangi-Calascibetta” in direzione Enna, in loco ci saranno delle indicazioni dedicate.

Sul sito mielerieaperte.it è possibile trovare la mappa e i riferimenti alle aziende aderenti. Il pubblico interessato può così accedere ad indirizzi, sito web o canali social della Mieleria che desidera raggiungere, in modo da verificare programmi e attività previste.

Madonie, protocollo d’intesa tra Diocesi di Cefalù ed Ente parco: rilancio comune dei siti Unesco 

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L’Ente Parco delle Madonie, rappresentato dal Commissario Salvatore Caltagirone, ed il Vescovo di Cefalù mons.  Giuseppe Marciante, quale massima autorità dell’Ente Chiesa Cattedrale di Cefalù, hanno siglato un protocollo per il rilancio comune dei rispettivi siti Unesco.
Come noto, nel 2015 il sito “Palermo Arabo-Normanna e le Cattedrali di Cefalù e Monreale” sono stati dichiarati dall’UNESCO Patrimonio Mondiale dell’Umanità: in quello stesso anno il Geoparco delle Madonie (22 Comuni e 67 geositi coordinati, su indicazione del GAL Madonie, dal Parco delle Madonie) è stato inserito nella rete mondiale Geopark sotto l’egida dell’Unesco.
L’accordo prevede progetti comuni per la valorizzazione del complesso monumentale del Duomo di Cefalù (Comune del Geoparco) e del patrimonio naturale del Parco delle Madonie attraverso musei e raccolte museali, siti archeologici, itinerari storico-culturali, naturalistici e geologici.
L’obiettivo generale è favorire la conoscenza del Geoparco delle Madonie e dell’itinerario Arabo-Normanno creando un autentico “ponte culturale” con la Cattedrale di Cefalù e l’Itinerarium Pulchritudinus, per poi arrivare alla visita della Rocca di Cefalù, geosito con fossili di scogliera del periodo cretaceo.
Il Geoparco Madonie e l’Ente Chiesa Cattedrale di Cefalù sosterranno, così, progetti per far conoscere ancor più a cittadini e visitatori il patrimonio culturale e geologico locale, ed i collegamenti esistenti tra i due siti Unesco. Solo per fare un esempio, per la fabbrica del Duomo i normanni mille anni addietro impiegarono rocce locali, quali calcareniti giallastre, o il “calcare a lumachella” cavato dal geosito della Rocca di Cefalù, roccia che ritroviamo anche nel sentiero geologico della Giudecca lungo la costa occidentale del paese.
I progetti coinvolgeranno anche le istituzioni, le Consulte Giovanili e  le diverse Associazioni dei territori del Geoparco Madonie per diffondere la conoscenza del patrimonio culturale.
Di accordo “strategicamente importante” parla il commissario dell’Ente Parco delle Madonie, Salvatore Caltagirone, per il quale “la convenzione pone le basi fondamentali per promuovere i beni culturali insieme a quelli geologici, in sintonia con le direttive suggerite dall’Unesco”.
“Riconoscendo nel 2015 il circuito mondiale dei Geoparchi, l’Unesco intendeva sviluppare il percorso parallelo dei Beni Naturali affiancati alla lista dei Beni Culturali patrimonio dell’Umanità”, prosegue Caltagirone. “L’accordo odierno si muove infatti in questa direzione: promuovere unitamente natura e cultura, il cui punto di contatto è dato proprio dagli elementi costruttivi architettonici, che rappresentano il dialogo tra questi due elementi”.