La XVIII edizione del FestivalScienza, la grande rassegna itinerante organizzata dall’associazione Scienza Società Scienza che dal 6 al 28 novembre ha attraversato la Sardegna con incontri, laboratori e spettacoli dedicati al tema “Tramas”, l’intreccio dei saperi e delle discipline, dopo l’avvio di Cagliari ha visto la sua tappa finale a Iglesias.
Nella tre giorni conclusiva, curata dall’associazione Science Is Cool, Roberto Franco, professore e divulgatore scientifico gangitano e membro della Società Geologica Italiana, ha catturato l’attenzione di studenti e cittadini con una conferenza dal titolo intrigante: “Scienza e letteratura. Le indagini ‘geologiche’ di Sherlock Holmes”.
Con il suo stile chiaro e coinvolgente, l’autore ha guidato i partecipanti in un viaggio originale tra narrativa e metodo scientifico, mostrando come il celebre detective di Arthur Conan Doyle incarni il principio dell’abduzione, un ragionamento che, partendo da osservazioni oggettive e prive di pregiudizi, conduce all’ipotesi più plausibile. Richiamando la celebre massima di Holmes “eliminato l’impossibile, ciò che resta, per quanto improbabile, dev’essere la verità” – ha sottolineato l’importanza del pensiero critico, oggi più che mai necessario non solo nella scienza ma anche nella società contemporanea.
Con migliaia di presenze e oltre tre settimane di appuntamenti in cui scienziati, ricercatori, artisti si sono confrontati su temi che spaziano dall’astrofisica alla robotica, dalla biologia alla sostenibilità ambientale, dall’osservazione della natura alla letteratura, il Cagliari FestivalScienza 2025, profondamente radicato nel territorio sardo, si conferma un laboratorio diffuso di idee e conoscenza mettendo in luce proprio queste connessioni: l’intreccio tra discipline scientifiche e umanistiche, tra ricerca e creatività, tra disciplina e immaginazione.
In questo contesto, l’intervento del professore Franco ha rappresentato un esempio emblematico di come la divulgazione possa unire mondi apparentemente distanti svelando la bellezza della letteratura che diviene ponte affascinante verso la comprensione del metodo scientifico in grado, quindi, di rendere accessibili concetti complessi attraverso la malia della narrazione.
Un omaggio, dunque, alla letteratura ma ancora un invito a coltivare quella criticità di pensiero che si configura imprescindibile e rigoroso strumento di libertà, crescita personale e collettiva.
Maria Piera Franco







