Ancora la splendida “Sala delle Muse” del Circolo Unione del Teatro Petruzzelli di Bari si è tenuta, l’attesa cerimonia di conferimento di uno dei più prestigiosi premi letterari italiani: il Premio Nazionale “Porta d’Oriente” 2025. Premio, intitolato a Nicola Saponaro è giunto alla sua XIV Edizione, un appuntamento annuale con la cultura curato dalla omonima Associazione a guida della prof. Cettina Fazio Bonina, Presidente anche del Premio, anima e organizzatrice dell’intera manifestazione. L’Associazione Porta d’Oriente quest’anno ha scelto l’opera del maestro Benedetto Poma, che raffigura la Porta Pescara di Cefalù con dei libri in primo piano, il dipinto è stato appositamente realizzato tre anni fa in occasione del Premio 2023, diventando oggi l’immagine iconica del Premio letterario. Ciò sottolinea il legame indissolubile tra Sicilia, la città di Cefalù, che ha concesso il gratuito patrocinio, insieme ad altri comuni italiani fra cui Bari, Bitonto, Giovinazzo, Modugno e Matera e Agrigento capitale della cultura 2025. Il legame con Cefalù è forte, in quanto, è la città natale della Presidente Cettina Fazio Bonina legata alla Puglia, entrambe terre del grande mediterraneo, crogiolo di cultura. La manifattura di Venezia Geminiano Cozzi 1765, di Tonino e Tamara Tognana, come da tradizione ormai, ha realizzato i premi dei vincitori della sezione poesia del romanzo e i giurati, con pregiate porcellane, delle vere opere d’arte apprezzate e ammirate non solo dai premiati ma anche dal numeroso pubblico presente.
La premiazione si è svolta in due sessioni, al mattino con la conduzione della giornalista Antonella Daloiso, si è dunque iniziato alle 9.30 con i saluti istituzionali alla presenza autorevole del Sindaco di Bari Vito Leccese, del Prof. Ugo Patroni Griffi – Università di Bari, il Sindaco di Modugno Nicola Bonasia e molte le personalità che hanno aperto la mattinata.
Una nutrita presenza di studenti con componimenti di altissimo livello sul tema del Premio “Gli adulti tra connessioni e solitudine. La Fragilità degli adulti è il disagio dei giovani”, è stata accompagnata dai docenti referenti. Per la “Poesia in italiano” la vittoria è andata a Chiara Cinquepalmi per il suo toccante componimento “Via”, invece la palma della vittoria in vernacolo al poeta Savino Morelli con “La fin du Mun” entrambi premiati con le porcellane d’arte della collezione “Endless” di Geminiano Cozzi alla presenza di Tamara Tognana, la quale, ha anche consegnato insieme alla Prof. Cettina Fazio Bonina il Premio Speciale “Fulvia Fiorino Dotoli” a Fulvio Colucci, Responsabile pagine culturali Gazzetta del Mezzogiorno, soprattutto per il suo impegno per la diffusione della cultura. Un premio speciale per la poesia in vernacolo anche per la poetessa di Campofelice di Roccella, Pina Granata con “Cara nonna ti cuntu”. La narrativa inedita per l’infanzia ha visto il trionfo di Annamaria Ottomanelli “La favola di Ela” Ed. Palomar, con la recitazione di alcuni brani a cura di Mingo de Pasquale.
La sessione pomeridiana, condotta da Emma Ceglie, conduttrice televisiva, ha visto la presenza del Coro Gabriel – Lucia Greco, diretto da Alessandra Stallone, della partecipazione di artisti del Conservatorio Musicale “Nicolò Piccinni”.
Sono stati conferiti i Premi speciali all’Arch. Gherardo degli Azzoni Avogrado Malvasia per la sua opera di narrativa “Una Galea nell’arcipelago Greco” ed. Antiga e altro premio speciale a Domenica Barbera “Quando la luna non vide più il mare” Ed. Mediter Italia. Prima della sez. Romanzo conferiti due importanti riconoscimenti alla giornalista Antonella Daloiso e al Grand’ Uff. dott. Nicola Macerollo.
A vincere il “Premio Nazionale Porta d’Oriente” di quest’anno, per la “Sezione Romanzo” è stata la siciliana Catena Fiorello – con “Vita e peccati di Maria Sentimento” Ed. Rizzoli, che ha ricevuto l’iconico rinfrescatoio “ETHNICS – pi – ATUM” di Geminiano Cozzi, il libro parla di una vedova e madre di quattro figli che affronta ogni giorno il giudizio della comunità, sebbene determinata a garantire ai suoi ragazzi un futuro migliore. Il 2° posto del podio è andato a “Primmamomore” di Titti Marrone, Ed. Feltrinelli. Terza arrivato, ma assente, è risultato Carlo Pizzati con “Il fuggitivo“, Ed. Neri Pozza. La presenza della prestigiosa giuria della sezione romanzo, con importanti presenze nel campo della cultura nazionale, tra cui il cefaludese prof. Antonio Franco, che ormai fa parte da diversi anni, ha applaudito il vincitore sottolineando l’alto livello dei partecipanti.
Anche la dr. Rosalia Liberto tra gli ospiti, a consegnare ai vincitori e ai giurati presenti i prestigiosi doni – trofeo della collezione “Ethnics di Manifattura di Venezia – Geminiano Cozzi 1765” a nome di Tonino e Tamara Tognana e come curatrice dell’Art studio Poma, artista siciliano che ha firmato l’opera icona del prestigioso Premio Porta d’oriente. Nessuna esagerazione dunque definire un successo sotto ogni profilo questa edizione appena conclusasi, al prossimo anno allora!

foto tavolo presidenziale al microfono la giornalista Emma Ceglie con la presidente Cettina fazio Bonina e la sig.ra Tamara Mascarello Tognana – Geminiano Cozzi 1765

giurati sezioni romanzo
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Il sindaco di Bari Vito Leccese con opera grafica, icona del premio, di Benedetto Poma e Rosalia Liberto curatrice dell’artista siciliano

PREMIAZIONE di Catena Fiorello vincitrice con PRESIDENTE PORTA D’ORIENTE PROF. CETTINA FAZIO BONINA E ROSALIA LIBERTO consegna il premio, opera artistica di Geminiano Cozzi 1765





