Cefalù, “Ritratto d’uomo” di Antonello da Messina: docenti ed esperti d’arte a confronto al Mandralisca

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La Fondazione Mandralisca di Cefalù ospita nella Sala della Pinacoteca del Museo, sabato 6 aprile dalle ore 9.30, una giornata internazionale di studi dal titolo “Il ritratto d’uomo del Museo Mandralisca di Cefalù. Così è se vi pare…”. Ingresso libero fino ad esaurimento dei posti disponibili.

L’evento, organizzato in collaborazione con il professore Francesco Paolo Tocco, Ordinario di Storia Medievale dell’Università di Messina e responsabile scientifico dell’iniziativa, coinvolgerà docenti di diverse università internazionali e nazionali, tra cui Messina, Palermo e Madrid, e studiosi dell’arte che operano in musei nazionali.

«È un onore per la Fondazione Mandralisca – dichiara il Presidente Vincenzo Garbo – aprire le porte del Museo per accogliere professionisti dell’arte e docenti provenienti dai più importanti atenei nazionali ed esteri per investigare, in maniera scientifica, quegli aspetti misteriosi che ancora oggi, a vario titolo, avvolgono l’opera più emblematica custodita al Mandralisca, il Ritratto d’uomo di Antonello da Messina, conosciuto come “l’ignoto marinaio” e definito il “più noto degli ignoti”.

La giornata di studi approfondirà non solo questa opera – che ogni anno attira migliaia di visitatori – ma anche altri Ritratti di uomo attribuiti allo stesso autore, con l’intento di perseguire nuovi filoni di studio relativi alle committenze e alle attribuzioni delle opere stesse».

«Questo confronto tra studiosi – sottolinea il professore Francesco Paolo Tocco – è un’occasione unica per accrescere l’interesse verso opere che continuano a suscitare un’attrazione carica di mistero, legandole contestualmente all’attualità e ricostruendone la matrice storica, diversa per senso estetico e per contesto sociale dall’epoca della loro realizzazione rispetto ad oggi».

Quattro le opere al centro della giornata di studi (Ritratto d’ignoto, AnnunciataRitratto d’uomoRitratto Trivulzio), attribuite alla mano sapiente di Antonello da Messina che, muovendosi sul territorio nazionale, lasciò importanti tracce di produzione artistica dimostrando una spiccata capacità dinamica nell’accogliere gli stimoli delle città che visitava e restituendo, a sua volta, importanti contributi personali.

Non meno significativo risulta anche l’aspetto definito “psicologico” che si riscontra in ogni dipinto e che oggi più che mai sfida, nel senso più positivo del termine, studiosi e visitatori alla ricerca della “sua verità” camuffata attraverso sorrisi enigmatici, gesti indefinibili e sguardi indecifrabili, segni di un’arte fuori dal tempo.

La giornata di studio sarà suddivisa in due sessioni, quella mattutina, presieduta dal professore Pietro Corrao, docente di Storia medievale all’Università degli studi di Palermo, e quella pomeridiana, presieduta dalla professoressa Laura Cavazzini, docente ordinario del Dipartimento di Lettere e Filosofia dell’Università di Trento.

Dopo i saluti istituzionali sarà Cavazzini ad aprire i lavori. A seguire gli interventi di Lavinia Galli (Museo Poldi Pezzoli di Milano), Simone Baiocco (Museo di Palazzo Madama di Torino), Roberto Cobianchi (Università degli studi di Messina), Giuliano Pinto (Università di Firenze). Seguirà dibattito prima della pausa.

Nella sessione pomeridiana interverranno: Susana Calvo Capilla (Universidad Complutense de Madrid) che punterà l’attenzione sulle rappresentazioni artistiche del potere nella cultura islamica; Laura De Angelis (Università di Firenze), Francesco Paolo Tocco (Università di Messina), Giuseppe Saja (Biblioteca Mandralisca), Francesco Paolo Campione (Università di Messina). Seguirà un dibattito e le conclusioni della giornata di studi affidate al presidente della Fondazione Vincenzo Garbo.

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