Termini Imerese, ennesimo tentativo per rilanciare l’ex Fiat: ci prova il patron del Catania Calcio

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E’ da oltre dieci anni che si prova a rianimare l’ex stabilimento Fiat di Termini Imerese. Nel tempo si sono fatti avanti diverse società che avevano interesse ad acquisire la vasta area della casa torinese. Una buona parte erano aziende decotte o fallite il cui unico scopo era quello di mettere le mani sui soldi pubblici messi a disposizione per il rilancio dell’area. Si è assistito così a un balletto di imprenditori inventati o inetti il cui unico merito era l’amicizia con qualche politico, assessore regionale o ministro di turno che in un paese serio non sarebbero stati nemmeno invitati a un tavolo di lavoro.

Invece ne venivano decantate doti (spesso inesistenti) o grandi capacità imprenditoriali (più inventate che reali). Persone di cui bisognava solo vergognarsi e prendere le distanze, invece se ne vantavano i rapporti o le vicinanze, tranne a sminuirne la conoscenza nel momento in cui diventava pubblico l’amara e triste realtà.

Adesso il ministro Adolfo Urso durante il confronto al Mimit, ministero del Made in Italy ha comunicato l’ennesima attribuzione: la Pelligra Holding Italia si è aggiudicata la gara per la gestione della ex Blutec di Termini Imerese.

Ma nonostante i tanti tentativi andati a vuoto, che quanto meno consiglierebbero un minimo di prudenza, per i nostri politici questo è un giorno da non dimenticare. L’assessore regionale alle Attività produttive Edy Tamajo, che ha partecipato alla riunione al Mimit a Roma non nasconde l’entusiasmo: “Dopo oltre dieci anni di false promesse, l’ex stabilimento della Fiat si avvia a non essere più una cattedrale del deserto”. E ha aggiunto, ma precisando che la notizia veniva dal responsabile del dicastero romano: “Il gruppo Pelligra, stando alle parole del ministro Adolfo Urso, è specializzato nella riconversione di stabilimenti dismessi in parchi industriali. I commissari hanno esaminato dei casi di successo”. L’altro assessore regionale che interviene è Alessandro Aricò, e per non essere di meno del collega va oltre, immaginando già mega investimenti nell’area: “Abbiamo assicurato il nostro supporto per tutto quanto attiene alla logistica nella zona industriale attorno all’ex stabilimento Blutec. L’obiettivo è quello di rendere l’intera area funzionale e competitiva. Tra l’altro, attraverso il rilancio degli Interporti siciliani potremo realizzare un vero e proprio polo industriale che invogli aziende nazionali e internazionali a investire su Termini Imerese trasferendo qui le proprie attività produttive”. Insomma ci dobbiamo preparare, a prendere per buono le dichiarazioni, un nuovo eldorado.

Per la cronaca la Pelligra Holding Italia che si è aggiudicata la gara di assegnazione della ex Blutec di Termini Imerese fa capo all’imprenditore italo australiano Ross Pelligra, presidente del Catania calcio. Inoltre lo stesso è presidente del Pelligra Group Pty Ltd, un colosso australiano leader mondiale nel campo dell’edilizia e dell’urbanistica con insediamenti anche in Cina, India e Filippine. Da oltre 60 anni è coinvolta nel mercato edile-immobiliare sul piano internazionale. L’azienda si occupa di pianificare processi industriali dal valore di centinaia di milioni di dollari. La passione principale di Pelligra è lo sport. Continua è la sua espansione in tale mondo. In Australia è diventato proprietario del Perth Glory. Ha acquistato anche diversi club di calcio, tra cui l’Adelaide United, di hockey, di baseball ed è anche presente nel basket e possiede anche campi da golf. Il patron rossazzurro  è anche membro distinto del Racing City Group finanziato da Naser-Al Tamini. Ha condotto la trattativa per l’acquisizione dell’Al-Ittifaq Fc, club di seconda divisione saudita.

Che dire: speriamo che sia la volta buona. E questa nuova società non si rilevi l’ennesimo flop come i tanti che erano stati scelti per rilanciare l’ex stabilimento Fiat di Termini Imerese. Invece sono letteralmente scappati… qualche volta anche con il bottino.