Papa Francesco omelia: “la vita di Benedetto XVI è stata un continuo consegnarsi nelle mani del Padre suo”

0
435
Una vita semplice e improntata all’amore per Dio e quindi “un continuo consegnarsi nelle mani del Padre suo”.
Così Papa Francesco all’omelia per i funerali del papa emerito Benedetto XVI, un momento di estremo silenzio, tutta Piazza San Pietro raccolta nell’ascolto del parole del pontefice che ha delineato i tratti salienti della vita del suo predecessore. “Dedizione grata, Dedizione Orante e Dedizione Sostenuta” i punti salienti dell’omelia di Francesco a rimarcare proprio la salda fede del papa emerito fino agli ultimi istanti della sua vita: “Mani di perdono e di compassione, di guarigione e di misericordia, mani di unzione e benedizione, che lo spinsero a consegnarsi anche nelle mani dei suoi fratelli. Il Signore, aperto alle storie che incontrava lungo il cammino, si lasciò cesellare dalla volontà di Dio, prendendo sulle spalle tutte le conseguenze e le difficoltà del Vangelo fino a vedere le sue mani piagate per amore: «Guarda le mie mani», disse a Tommaso (Gv 20,27), e lo dice ad ognuno di noi. Mani piagate che vanno incontro e non cessano di offrirsi, affinché conosciamo l’amore che Dio ha per noi e crediamo in esso”.
È il Popolo fedele di Dio che, riunito – comtinua Papa Francesco – accompagna e affida la vita di chi è stato suo pastore. Come le donne del Vangelo al sepolcro, siamo qui con il profumo della gratitudine e l’unguento della speranza per dimostrargli, ancora una volta, l’amore che non si perde; vogliamo farlo con la stessa unzione, sapienza, delicatezza e dedizione che egli ha saputo elargire nel corso degli anni. Vogliamo dire insieme: “Padre, nelle tue mani consegniamo il suo spirito”. Benedetto, – conclude – fedele amico dello Sposo, che la tua gioia sia perfetta nell’udire definitivamente e per sempre la sua voce”. Al termine della Celebrazione Eucaristica hanno luogo l’Ultima Commendatio e la Valedictio, successivamente la bara verrà chiusa definitivamente e quindi tumulata all’interno delle Grotte Vaticane nel posto che era in precedenza di Giovanni Paolo II, suo predecessore.
Giovanni Azzara