Democrazia partecipata: a che punto sono i comuni del Comprensorio?

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Continua ad arricchirsi il quadro della democrazia partecipata per i Comuni del Comprensorio Termini, Cefalù, Madonie, per l’anno 2022.

Come Gangi, che ha reso noti i progetti scelti con forme di democrazia partecipata, anche i Comuni di Altavilla Milicia, Castellana Sicula, Collesano, Gratteri, Roccapalumba e Termini Imerese hanno terminato l’intero processo, pubblicando gli esiti delle votazioni per la scelta dei progetti, che dunque si sono aggiudicati i finanziamenti.
In alcuni casi, come quello di Altavilla Milicia, Collesano, Roccapalumba e Termini Imerese è stato necessario un doppio avviso per far pervenire delle proposte.
Destino simile, ad esempio, per il Comune di Polizzi Generosa che ha raggiunto, di recente, quota tre avvisi, e che non ha ancora concluso il processo.
Affiancano Polizzi Generosa, i Comuni di Alimena, Blufi, Bompietro, Cefalù, Ciminna, Geraci Siculo, Lascari, Montemaggiore, Petralia Soprana e Petralia Sottana, Polizzi Generosa, Pollina, San Mauro Castelverde, Sclafani Bagni e Valledolmo. Di tutti questi comuni non si conoscono ancora gli esiti.
I Comuni di Sciara e Ventimiglia di Sicilia hanno fissato le nuove scadenze al mese di novembre, nel primo caso con la pubblicazione di un secondo avviso.
Questo è quello che si evince dalle informazioni raccolte dai ricercatori di “Spendiamoli Insieme”, il laboratorio di monitoraggio civico che dal 2016 si occupa di raccogliere documenti e informazioni sui Comuni della Regione Sicilia e la legge 5/2014, che prevede la spesa del 2% dei fondi regionali per progetti scelti con forme di democrazia partecipata.
“Democrazia partecipata” infatti non si riferisce ai progetti presentati ma alla forma con cui questi progetti vengono scelti.
Dei restanti Comuni del Comprensorio si hanno poche o nessuna informazione a disposizione. Ma non è detto la cosa rimarrà tale. Come ha sottolineato Giuseppe D’Avella al primo Raduno di Open Data Sicilia, tenutosi a Catania: “i dati ufficiali sulla democrazia partecipata, emessi dall’Assessorato regionale alle Autonomie Locali, arrivano con due e tre anni di ritardo. Due anni di ritardo rispetto al dato delle risorse disponibili per ciascun Comune. Tre anni di ritardo rispetto al dato delle somme effettivamente spese (e delle sanzioni comminate ai Comuni che non hanno applicato la legge”. Quindi, di questo passo, avremo i dati ufficiali del 2022 soltanto nel 2024.
Irene Doccula