Termini Imerese, polemica sul porto: Associazione Spartacus chiede le dimissioni del Sindaco

2
254

“Sig. Sindaco Lei ha condannato la comunità termitana al degrado con tutte le sue conseguenze annesse”.

A parlare è il presidente dell’Associazione Spartacus Antonino Ferrara a seguito della decisione della Giunta comunale di avallare il progetto dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare di Sicilia Occidentale. E continua: “Lei ha tradito tutto quanto aveva sostenuto quando era Consigliere comunale: non arretreremo di un solo passo – scriveva – per evitare che centinaia di TIR attraversino le vie delle nostra bella Termini Imerese”. Si ricorda? Era il 27 marzo 2018. Lei invece adesso con la sua firma ha aperto la strada all’arrivo, secondo attenti studi, a circa 600 TIR che si riverseranno quotidianamente sulla nostra città. Non si vergogna di questa incoerenza? Lei potrebbe sostenere che ha cambiato idea. Più che legittimo. Ma per coerenza una persona con un minimo di serietà dovrebbe dimettersi. Lei non è stata eletta per svendere la città all’AdS di Pasqualino Monti che ha “liberato” Palermo dal traffico pesante e l’ha traslocato a Termini Imerese, con inoltre il rischio di trasformare il porto, l’area industriale e di conseguenza tutta la città in un enorme mondezzaio”.

2 COMMENTS

  1. Ma fatevene una ragione….. Termini Imerese merita quel progresso che gente come voi per anni ha intralciato…. Ma guardatevi intorno avete una bellissima città privata di tutto…. Una zona industriale ridotta ad un cumulo di macerie… Una zona turistica indegna di questo appellativo…. Ringraziate Dio che un autorità di sistema porti soldi, infrastrutture e benessere….

  2. 21/03/2022

    Egregio sig. Fabrizio (ammesso che questo sia il suo vero nome).
    Voglio rispondere alla sua nota del 19 marzo c.a, solo per capire se lei è uno che ci fa o ci è?
    Intanto noi non c’è ne facciamo una ragione sulla vicenda del porto di Termini Imerese, e non ci piace l’idea che uno “zio Pinù” ci elargisca regali come il parente venuto dall’America, non per una questione di principio, ma proprio per quella parola che lei ha adoperato: «‹progresso», sulla quale sig. Fabrizio ne disconosce l’etimo.
    Si considera progresso, quando una comunità agisce per il bene comune nel garantirsi la crescita culturale, economica, ambientale e sociale; condizione la quale, ci nega il processo.
    Il processo, è quella condizione, la quale comporta l’avanzamento di un proposito che elude, nel nostro caso, il progresso, proprio come sta accadendo nella nostra comunità; allontanandola di fatto dalla crescita collettiva e inchiodandola a quella della crescita di pochi oligarchi, i quali hanno messo il guinzaglio a strozzo alla politica, e poco gli importa, anzi niente, del progresso.
    Lei, sig. Fabrizio, se avesse avuto cognizione delle parole che ha adoperato si sarebbe reso conto, fin da subito, di avere dimostrato che:
    a) lei non ha conoscenza dell’etimologia delle parole che adopera
    b) che non ha nessuna cognizione della conoscenza morfologica e/o antropologica dei luoghi
    c) che Lei è un ignorante quindi facilmente manovrabile.
    il presidente dell’Associazione Spartacus Antonino Ferrara

Comments are closed.