Distretto Socio Sanitario 37, i comuni chiedono la revoca del bando e la continuità assistenziale

0
134

Revocare il bando di selezione per assistenti sociali del distretto socio-sanitario 37, assicurando la continuità assistenziale.

È quanto chiesto dai sindaci di Aliminusa, Caccamo, Caltavuturo, Cerda, Montemaggiore Belsito, Sciara, Scillato, Sclafani Bagni e Trabia in un atto di indirizzo inviato al Comune di Termini Imerese, amministrazione capofila del Distretto, per la selezione di 37 figure professionali tra cui 13 “Istruttori direttivi Assistenti sociali” e 1 “Istruttore direttivo Assistente sociale coordinatore”. Nel 2019 attraverso un fondo “Pon Inclusione”, vengono assunti nel distretto Socio Sanitario 37 (dove Termini Imerese è capofila): 4 assistenti sociali, 3 aducatori e una decina di operatori scolastici per supportare quelle politiche di contrasto alla povertà in modo tale da poter implementare dei progetti di sostegno a tutte quelle persone che necessitavano aiuto. Dal 2019 al 2021 questo team di figure professionali vengono aggiunti ulteriori soggetti profesiionali. Il comune di Termini Imerese nello stesso anno riceve dei fondi per dare continuità ai progetti soltanto che in corso d’opera viene pubblicato un bando per l’assunzione di nuove figure, ma le linee guida nazionali spingono verso la continuità sia di azione che di personale, anzi con la legge di bilancio 2021, lo stato italiano dice che i comuni attraverso questi fondi devono rendere più idonei possibili questi tipi di servizi e superare quelle occasioni di precariato nell’ambito di queste azioni.
Dopo la richiesta da parte dei comuni in questione al comune di Termini Imerese, soddisfazione è stata espressa dai sindacati : “La proposta di revoca del Bando – si legge in una nota della FP CGIL – insieme alla revisione di alcuni meccanismi di selezione proposto dai Sindaci è positivo e, soprattutto, va nella direzione da Noi auspicata ovvero quello di garantire la garanzia occupazionale e quella assistenziale per gli utenti. La Nostra Organizzazione aveva per tempo e prima dell’emanazione del Bando per la selezione per 35 figure (Assistenti Sociali, educatori, Amministrativi) a tempo determinato, sollecitato un incontro ed un confronto tra le parti finalizzata a questa soluzione. Il passaggio dall’interinale ad un contratto a tempo determinato va nella giusta direzione, perchè riporta a forme contrattuali più corrette e funzionali alla successiva esigenza della stabilizzazione degli stessi, ora occorre il passaggio della continuità occupazionale che è fondamentale in servizi come questi. “Ci auguriamo – conclude la nota della FP CGIL – che anche la Sindaco di Termini Imerese – che, al pari degli altri Sindaci, ha riconosciuto la professionalità e l’apporto degli Operatori tutti, specie nel periodo più acuto della pandemia, possa, coerentemente compiere ogni atto possibile che vada in questa direzione”.
In mattinata anche l’Ordine degli Assistenti Sociali ha fatto sentire la sua voce: “Ringraziamo per la sensibilità dimostrata dai sindaci del Distretto – sottolinea in una nota il presidente del Croas Giuseppe Ciulla insieme all’intero Consiglio – Promuovere la presenza qualificata del servizio sociale come diritto essenziale alle persone è ciò che ci sta più a cuore. Questo documento riporta l’attenzione sul principio della qualità assistenziale da garantire ai cittadini che già si fidano e si affidano quotidianamente agli assistenti sociali impegnati sul campo in un momento storico, quale quello caratterizzato da una grave pandemia, dove la prossimità non può essere solamente un atto formale ma anche sostanziale“. Intanto i professionisti in questione attendono risposte vere e concrete con la speranza di poter superare quanto accaduto e così assicurare non solo posti di lavoro ma soprattutto la continuità assistenziale.
Giovanni Azzara