20enne picchiava la madre. Arrestato e trasferito al carcere “Cavallacci” di Termini Imerese

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Anche in questi giorni, in cui la  Questura di Palermo è costantemente impegnata nelle intense attività di controllo per l’osservanza delle misure finalizzate al contenimento del contagio da Covid 19, continuano le ordinarie attività.

Alcune di esse, strettamente correllate alle restrizioni disposte in ambito epidemiologico, hanno subito una notevole impennata, in termini di reati, in ordine agli interventi effettuati dalla Polizia sia nel centro cittadino che in provincia.
In tale contesto la Polizia di Stato che è sempre attenta a quegli episodi di conflittualità tipici delle relazioni affettive in ambito familiare che possono trascendere in atti di violenza all’interno delle mura domestiche, ha tratto in arresto un giovane 20enne resosi responsabili dei reati di maltrattamenti in famiglia.
Infatti i poliziotti del Commissariato di P.S. “Bagheria” si sono recati, su disposizione della Centrale Operativa, nel centro cittadino bagherese, dove su linea di emergenza 112, un minore segnalava il fratello maggiore picchiare la propria madre.
Sul posto gli agenti, dopo aver messo in sicurezza l’ambiente, hanno appreso dalla madre, visibilmente impaurita, provata e con vistosi lividi sul braccio e sul collo, come ormai da tempo fossero continui i litigi tra lei ed il figlio maggiore, D.A.A. 20enne. Nella circostanza a scatenare l’ira del giovane, sarebbe stato il diniego della donna a consegnare le chiavi dell’automobile.
I fatti raccontati dalla vittima sarebbero stati confermati dagli altri congiunti ascoltati dai poliziotti.
D.A.A., tratto in arresto nella flagranza del reato di maltrattamenti in famiglia e lesioni, è stato condotto presso la Casa Circondariale “Cavallacci” di Termini Imerese, in attesa di udienza di convalida.