Cefalù, ennesimo appello Mattarella e Conte dei Comitati “Pendolari Sicilia” e “Cefalù – Quale Ferrovia” per il raddoppio Patti-Castelbuono

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Nuovo appello dei Comitati “Pendolari Sicilia – CIUFR” e “Cefalù-Quale ferrovia” ai Presidenti della Repubblica, Sergio Mattarella e del Consiglio dei Ministri, Giuseppe Conte, ma anche ai Ministri competenti ed alla XIV Commissione per le Politiche dell’Ue,

affinché venga finalmente realizzato il collegamento stabile sullo Stretto di Messina e anche e soprattutto: affinché venga rifinanziato e realizzato il doppio binario dei rimanenti 80 Km. della tratta Patti – Castelbuono, lungo la dorsale tirrenica ME-PA, facente parte del Corridoio N. 5, già Corridoio Transeuropeo N.1, Asse Berlino-Palermo, Network TEN-T Berlino, litoranea tirrenica Messina – Palermo – Trapani: segmento infrastrutturale di 80 km circa, già deliberato favorevolmente dal CIPE nella seduta del 13 maggio del 2010.
Un appello viene avanzato – scrivono i Presidenti dei due Comitati: Giacomo Fazio e Vincenzo Cesare, non per “campanilismo” e nemmeno per innescare una “guerra tra poveri”, ma esclusivamente per evitare squilibri di sviluppo economico, sociale e culturale tra le province siciliane, quindi, senza privilegiare alcune aree a discapito di altre. I due Comitati, infatti, condividono – da sempre – i piani di sviluppo della rete ferroviaria previsti per il Centro-Sud della Sicilia. Pertanto, non è assolutamente accettabile la prevista cancellazione dai decennali programmi dell’Ue, e dei diversi Governi nazionale e regionale siciliano, del doppio binario per tutta la linea ME-PA, lasciando a binario singolo i rimanenti 80 Km. di quei 224 complessivi, cioè il “senso unico alternato” tra le stazioni di Patti e Castelbuono.
No pertanto alla stridente “programmata” “Incompiuta” (appunto la litoranea Messina-Palermo), come purtroppo dimostra la decisione di escludere la Patti-Castelbuono dalle infrastrutture individuate dal nostro Governo da realizzare tempestivamente con i fondi del “Recovery Fund”.
Confermare una tale scelta potrebbe configurare uno “spreco di denaro pubblico”, con presumibile, rilevante “danno erariale”, in quanto risulterebbero non adeguatamente sfruttati (per i viaggi a lunga e media percorrenza e per i pendolari) i 144 Km. di doppio binario già quasi totalmente in esercizio della ME-PA per collegare velocemente la Sicilia al Nord Italia e all’ Europa.
Inoltre, il mancato raddoppio della Patti-Castelbuono, significherebbe condannare la fascia costiera tirrenica della Sicilia, per oltre un secolo avvenire, alla condizione di Sud economico, sociale e culturale dell’Isola e, quindi, a profondo Sud d’Europa. Ma ciò potrebbe anche raffigurare il soddisfacimento di esigenze di consenso politico-clientelare legate ai bacini elettorali di quanti, in questi frangenti, rivestono incarichi decisionali in merito alla realizzazione di determinate infrastrutture.
Pertanto, Fazio e Cesare reiterano l’appello per il finanziamento del completamento del doppio binario della linea ferroviaria Patti-Castelbuono, ma anche per il collegamento stabile sullo stretto di Messina, come indirettamente hanno auspicato i vertici dell’Ue nell’indicare il Sud d’Italia come destinazione prioritaria dei fondi del Recovery Fund, e come anche affermato dal nostro Capo dello Strato, il quale ha sottolineato la necessità che non si sprechino i fondi Europei ma di finalizzarli per “interventi concreti ed efficaci”.

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  1. Ottimo. Un giusto accorato appello. Io lo avrei consegnato anche al viceministro sottosegretario alle infrastrutture Cancelleri.

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