Quando Re e potenti d’Europa trascorrevano le vacanze in Sicilia

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C’è stato un periodo in cui la Sicilia è stata la capitale culturale d’Europa, la meta preferita di scrittori, artisti, nobili e potenti del vecchio continente. Dall’epopea dei Grand Tour del XVIII e XIX secolo sull’isola, fino ai primi decenni del XX secolo,

la Sicilia e le sue città più famose, come Taormina e Palermo, divennero il centro per gli incontri e i ritrovi di re ed esponenti dell’alta aristocrazia europea, in cerca di un luogo perfetto che potesse coniugare la bontà del clima e la bellezza delle forme architettoniche dell’epoca all’unicità dei suoi paesaggi, per uno scenario da sogno che ha fatto innamorare i più potenti del tempo.

Così, sull’isola negli anni si sono succeduti personaggi del calibro di Johann Wolfgang von Goethe, Alexandre Dumas e Guy de Maupassant fino allo Zar di Russia, al Kaiser Guglielmo II e Vittorio Emanuele III che scelsero la Sicilia come luogo per le loro vacanze estive, ma anche per svernare. In tempi più recenti, nell’aprile del 1955 fece tappa sull’isola anche Winston Churchill, primo ministro del Regno Unito durante la seconda guerra mondiale. Il politico inglese soggiornò con la moglie e alcuni suoi stretti collaboratori a Siracusa, presso Villa Politi, ma non disdegnò di recarsi a Taormina per qualche giorno. Churchill, figura iconica del XX secolo, trascorse due settimane in Sicilia in assoluta libertà, come lo stesso ebbe a riferire, passeggiando per i giardini dell’albergo, in compagnia del suo fidato sigaro, di tanto in tanto sedendo con alcuni amici al tavolo per una partita a carte.

La bella époque siciliana

Quando si parla si parla di belle époque, il pensiero corre subito alla vita spensierata che si viveva in quel di Parigi, nell’epoca del maggior splendore del Moulin Rouge, quando nelle abitazioni e nei ritrovi dei quartieri di Montmartre e Montparnasse il vino scorreva a fiumi e le feste che si svolgevano erano tra le più gaudenti di tutto il mondo.

In realtà, a qualche migliaio di chilometri più a sud della capitale francese, in Sicilia nello stesso periodo, vi era una “vita bella” ancora più lussureggiante e sfarzosa di quella parigina. Siamo nella città di Palermo dell’ultimo decennio del XIX secolo. Il capoluogo siciliano si preparava ad accogliere le tante novità scientifiche che portarono poi le capitali europee alla transizione nell’epoca del modernismo, con l’illuminazione elettrica nelle principali strade del suo territorio (che intanto cominciavano a riempirsi anche di automobili), la diffusione dei primi telefoni nelle case dei palermitani, il cinematografo e le grandi navi da crociera e le lussuose imbarcazioni private che, sempre più di frequente, amavano trattenersi al largo delle coste del capoluogo.

La belle époque siciliana, in quel tempo, vedeva tra i suoi protagonisti i nomi più importanti delle case reali di mezza Europa. Palermo, così, divenne la sede di eventi ed incontri che, con buona probabilità, avrebbero contribuito a mutare le sorti del destino nel vecchio continente. Tutto questo non sarebbe stato possibile se non vi fosse stato l’impegno delle antiche famiglie aristocratiche dell’isola. La Sicilia è sempre stata una terra che ha dato i natali alle più illustri famiglie nobiliari del paese; soltanto a Palermo, a cavallo dei due secoli infatti, si contavano circa trecento nuclei di nobili (tra conti, marchesi e baroni), di cui almeno un centinaio che poteva fregiarsi del titolo di principe.

Tra le più illustri rappresentanti di quest’epoca, come non citare Franca Florio, la regina della Sicilia. Meglio conosciuta come Donna Franca, la Florio (il cui vero nome era Francesca Jacona di San Giuliano) era la discendente di una famiglia di ricchi aristocratici dell’isola che si sposò con Ignazio Florio, il rampollo della più potente famiglia di imprenditori dell’epoca in tutta l’isola. Le dimore di Donna Franca e del suo consorte, ben presto divennero il punto di incontro preferito dei rappresentanti dell’elite europea che presero a trascorrere a Palermo, a Taormina e nelle altre località più rinomate dell’isola, lunghi periodo di vacanza nel corso dell’anno.