Decapitata la Giunta di Casteldaccia: arrestati sindaco, vicesindaco, assessore. E due funzionari comunali

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La procura della Repubblica di Termini Imerese, guidata da Ambrogio Cartosio, ha disposto gli arresti domiciliari per Giovanni Di Giacinto, Sindaco del Comune di Casteldaccia, Giuseppe Montesano e Maria Tomasello, rispettivamente vicesindaco e assessore, di Rosalba Buglino funzionaria del Comune e del geometra Salvatore Merlino.

Il GIP del Tribunale di Termini Imerese sulla base di elementi probatori raccolti dalla Compagnia dei Carabinieri di Bagheria, ha ritenuto sussistere gravi indizi di colpevolezza a carico dei tre amministratori di Casteldaccia in ordine al reato di corruzione per un atto contrario ai doveri d’ufficio. In particolare il Sindaco avrebbe esercitato il proprio dovere siglando un accordo di partenariato tra il Comune ed una cooperativa, dietro la promessa di vedere selezionati, per l’impiego all’interno della cooperativa, come volontari del servizio civile nazionale 2018, alcuni soggetti indicati dallo stesso sindaco e da due assessori. Questi ultimi due si sarebbero spesi, da un lato, per convincere il sindaco a sottoscrivere l’accordo di partenariato in tempi brevi, tali da garantire la possibilità alla cooperativa di allegare la sottoscrizione del partenariato ad una domanda finalizzata ad ottenere contributi pubblici dall’Assessorato Regionale della Famiglia, delle politiche sociali e del Lavoro, dall’altro lato, collaborando nella predisposizione della documentazione necessaria per l’accordo di partenariato, anche tramite contatti presso l’Assessorato.
Il GIP inoltre ha ritenuto sussistenti gravi indizi di colpevolezza a carico del  Sindaco Giovanni Di Giacinto in ordine ad un ulteriore episodio di corruzione per atto contrario i doveri di ufficio, consistenti nell’aver favorito un società incaricata del servizio di raccolta in cambio dell’assunzione di alcuni lavoratori alle dipendenze della predetta società.
Infine è stata riconosciuta la sussistenza di gravi indizi di colpevolezza a carico di Rosalba Buglino e del geometra Salvatore Merlino, in ordine a due episodi di corruzione, accompagnati da numerosi falsi materiali  ed ideologici in atto pubblico, legato al rilascio di provvedimenti abitativi in maniera edilizia.
La funzionaria comunale, nonostante non avesse più competenza in materiale edilizia, avrebbe curato, con l’aiuto del geom. Merlino, due pratiche edilizie per il rilascio di provvedimenti in sanatoria dietro la corresponsione di utilità da parte dei privati, predisponendo la documentazione falsa finalizzata ad assicurare l’esito positivo del procedimento.