Geraci Siculo, un successo le Notti di BCsicilia

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Sono state un successo le due tappe geracesi della manifestazione regionale “Le Notti di BCsicilia 2019”. Si tratta di una serie di 50 diversi eventi culturali estivi, in 43 comuni siciliani, tutti finalizzati alla conoscenza e alla valorizzazione del nostro territorio, della sua storia e delle sue bellezze storico-artistiche.

Un affascinante viaggio che si tiene al calar della sera e che si concluderà a Campofelice di Roccella, il prossimo 3 settembre, con l’iniziativa “100 lanterne per ricordare Carlo Alberto Dalla Chiesa”.
La tappe geracesi si sono svolte grazie alla sinergia tra l’Associazione regionale BCsicilia, la sede associativa di Geraci Siculo, la Parrocchia Santa Maria Maggiore di Geraci Siculo, l’omonimo Museo Ecclesiastico Parrocchiale, l’Associazione San Bartolomeo Apostolo di Geraci Siculo e con il patrocinio della Regione Siciliana. Le manifestazioni erano inserite anche nel programma dei festeggiamenti in onore di San Bartolomeo, Patrono principale di Geraci Siculo.
Il primo dei due eventi in programma si è svolto nella serata di domenica 18 agosto presso la Chiesa di Santa Maria La Porta con la presentazione al pubblico del restauro del grande affresco di Sant’Agostino.
Dopo l’introduzione del Parroco don Francesco Sapuppo, Presidente di BCsicilia Geraci Siculo e Direttore del Museo Parrocchiale, e di Alfonso Lo Cascio, Presidente regionale BCsicilia, è intervenuto Giuseppe Inguaggiato, restauratore della TRAART di Gangi, che ha abilmente illustrato ai presenti i lavori di restauro effettuati.
L’affresco, di autore ignoto e risalente al ‘700, a causa delle copiose infiltrazioni d’acqua piovana, provenienti dal tetto dell’edificio, si era “spanciato” con un distacco – in alcuni punti addirittura di 20 cm – dello strato di tonachino dall’arriccio e di quest’ultimo dalla muratura. Si è reso necessario, pertanto, dopo aver messo in sicurezza l’affresco, realizzare una procedura di restauro mai attuata prima nel territorio madonita, con un distacco totale dell’affresco, la sigillatura delle pietre e la stesura di un nuovo strato di intonaco. Il tonachino degradato è stato rimosso quasi interamente dal retro dell’affresco e poi consolidato. Dopo la ricollocazione si è proceduto con la pulitura, la stuccatura delle lesioni e l’integrazione cromatica.
A conclusione della serata, il Parroco ha dato luogo a un’approfondita e interessante illustrazione iconologica dell’affresco.
Successivamente, nella serata del 21 agosto, presso la Chiesa di San Bartolomeo Apostolo, si è tenuta la presentazione del restauro della tela della Madonna della Consolazione, ivi custodita.
Dopo l’introduzione di don Francesco Sapuppo, è intervenuto nuovamente Giuseppe Inguaggiato, che ha illustrato il minuzioso lavoro di restauro eseguito sul dipinto.
Il pregiato quadro raffigura la Madonna della Consolazione, detta anche della Cintura, con i Santi Agostino e Monica ed è opera settecentesca del pittore madonita Giuseppe Di Garbo. Il dipinto presentava segni diffusi di umidità che avevano provocato un’eccessiva perdita di preparazione e di pellicola pittorica. Erano presenti, inoltre, diversi tagli e lacerazioni e nel tempo si era proceduto a un precario ancoraggio della tela al supporto in truciolare tramite chiodi a testa grossa. Prima del restauro, quindi, sono state compiute tutte le indagini scientifiche necessarie a comprendere le condizioni conservative del dipinto. Successivamente si è proceduto alla velinatura della tela, alla pulitura del retro della stessa, alla foderatura con adesivi naturali, al montaggio su di un telaio ligneo nuovo di tipo estensibile, alla svelinatura e alla pulitura della pellicola pittorica con solventi. Per finire, si è proceduto alla verniciatura intermedia, alla stuccatura delle lacune, all’integrazione cromatica delle parti stuccate e alla verniciatura finale.
In conclusione, il Parroco, dopo la spiegazione iconologica del dipinto, ha voluto pubblicamente ringraziare la dott.ssa Stefania Tumminello Baldanza per il generoso contributo al restauro della tela in memoria dello zio, il compianto Mons. Giuseppe Baldanza, sacerdote di origini geracesi recentemente scomparso.
“Sono iniziative culturali come queste – afferma don Francesco Sapuppo – che ci fanno prendere coscienza dell’estrema importanza del nostro patrimonio storico-artistico, troppo spesso trascurato e bistrattato. Solo se inseriamo il nostro patrimonio in adeguati percorsi di valorizzazione si riuscirà a perpetuare la nostra identità culturale e a trasmetterla alle nuove generazioni, originando anche importanti volani per lo sviluppo socio-economico dei nostri territori”.
Antonio Anatra