Lux vera. Si inaugura la mostra dedicata agli ori e argenti liturgici di Geraci e Castelbuono

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Sarà inaugurata il 20 luglio 2019 alle ore 18,00 presso la Sezione di Arte Sacra del Museo Civico Castelbuono la mostra “Lux vera – Ori e argenti liturgici a Geraci e Castelbuono nei secoli XIV – XVIII”, a cura di Angela Sottile e don Francesco Sapuppo.

L’esposizione è realizzata in collaborazione con il Museo Ecclesiastico Santa Maria Maggiore di Geraci Siculo e la Parrocchia della Natività di Maria Vergine di Castelbuono. La mostra, inaugurata nel periodo della festa di Sant’Anna, patrona di Castelbuono, rientra nel programma culturale che il Museo Civico dedica in occasione delle celebrazioni religiose del 25, 26 e 27 luglio, e resterà aperta fino al 26 gennaio 2020
Così la curatrice Angela Sottile scrive sulla mostra: “Il territorio delle Madonie è caratterizzato da mirabili bellezze naturalistiche e dal fascino dei suoi centri abitati, dislocati tra i monti e il mare e permeati di storia e tradizione. Il patrimonio artistico conservato nelle chiese, nei palazzi e nelle strade di questi centri è immenso e prezioso ed è testimonianza di una storia lunga e indivisibile che ha forgiato uomini e tradizioni, opere e saperi. Nel 1937 la storica dell’arte Maria Accascina organizza la prima mostra di Arte Sacra delle Madonie, mettendo per la prima volta a confronto opere d’arte e oggetti d’arte “decorativa” come unica espressione di una vitalità creativa che nelle Madonie ha trovato ampia affermazione. Certamente grande impulso alla produzione artistica in territorio madonita è legato alla presenza di una committenza ricca e all’avanguardia, prima fra tutte quella dei Ventimiglia, conti e poi marchesi di Geraci e principi di Castelbuono, una delle famiglie più influenti della Sicilia medievale e rinascimentale. Insediatisi a Geraci nel XIII secolo, i Ventimiglia trasferirono la corte a Castelbuono nel 1454, nell’omonimo castello che oggi ospita il Museo Civico. La storia di questi due centri, Castelbuono e Geraci, vicini geograficamente e per vissuto storico, permette di immaginare un percorso congiunto espletato attraverso la collaborazione tra la principale Istituzione museale castelbuonese e il Museo Ecclesiastico Santa Maria Maggiore di Geraci Siculo, nell’obiettivo di costruzione di un momento di approfondimento sulla storia comune dei due centri abitati, delineata attraverso la ricca produzione di suppellettili liturgiche, di cui grande testimonianza si trova all’interno dei due Musei. Due collezioni, quella di Castelbuono e di Geraci che per la prima volta si incontrano e si intrecciano in un percorso congiunto arricchito dalle preziose suppellettili della Matrice Nuova di Castelbuono. Ori, argenti, opere d’arte decorativa che sono preziosa e deliziosa immagine di una fede viva e tangibile e di un’arte raffinata prestata alla devozione in cui la luce è essenza materializzata, manifestazione materica del divino, luogo intangibile dell’Assoluto. «Lux Vera» è Cristo nel prologo del Vangelo di Giovanni, la Vera Luce, «quella che illumina tutti». Proprio la luce è elemento conduttore di questo progetto espositivo, riflessa dalle superfici metalliche di ostensori, reliquiari e calici e riverberata come anima viva, incorruttibile, che scorre tra le forme sbalzate e cesellate, in un patrimonio artistico quanto mai ricco e vario che copre un arco temporale molto ampio dal bellissimo ostensorio/reliquiario di Piro di Martino da Pisa, del XIV secolo, agli elaborati reliquiari e ostensori del XVIII secolo. Luce, simbolo, devozione, storia, narrazione saranno le parole chiave, con particolare attenzione ai caratteri d’uso liturgico passati e in uso e al legame con gli aspetti rituali della devozione cittadina come per le due mazze, quella comunale conservata al Museo Civico di Castelbuono e quella capitolare conservata al Museo Ecclesiastico di Geraci”.
La ricca collezione di Arte Sacra del Museo Civico, custodita nei locali del secondo piano del Castello dei Ventimiglia, e proveniente proprio dal patrimonio liturgico dell’attigua Cappella Palatina dedicata a Sant’Anna, ospiterà i beni provenienti da Geraci e quelli della Madrice Nuova di Castelbuono in un percorso congiunto sviluppato all’interno delle teche espositive dell’allestimento permanente e guidato da approfondimenti testuali, grafici e multimediali. Il percorso espositivo è completato infine da un focus tematico dedicato alle cappelle ventimigliane di Sant’Anna che hanno ospitato nel corso della storia la preziosa reliquia del Sacro Teschio: la prima cappella, ovvero la chiesetta di Sant’Anna, costruita entro le mura castellane di Geraci, la seconda, corrispondente all’ambiente a sezione quadrata del secondo piano del castello dei Ventimiglia di Castelbuono, e la terza e ultima, ovvero la cappella tardo-seicentesca decorata con gli stucchi dei Serpotta su fondo in oro zecchino, ubicata nel secondo piano dello stesso castello. Il progetto della mostra è stato realizzato grazie al contributo di IRFIS-FinSicilia S.p.A. Il Comitato tecnico-scientifico era composto da Orazio Cancila, storico, professore emerito dell’Università degli Studi di Palermo, Maria Concetta Di Natale, storico dell’arte, dell’Università degli Studi di Palermo, Roberta Civiletto, restauratrice e storico del tessuto, della Soprintendenza BB.CC.AA. Palermo, Enzo Sottile, restauratore e progettista dell’allestimento museale, Poliarte Centro Restauri Castelbuono, Don Matteo Castiglione, Presidente Consulta Diocesana BB.CC.EE. Cefalù, Don Francesco Sapuppo, Direttore del Museo Ecclesiastico Santa Maria Maggiore di Geraci Siculo, Don Francesco Casamento, Arciprete, Chiesa della Natività di Maria Vergine di Castelbuono, Laura Barreca, Direttore Museo Civico Castelbuono, Angela Sottile, restauratrice e storico dell’arte. Il Museo Civico offre ai cittadini di Castelbuono e di Geraci il biglietto d’entrata scontato a Euro 2,00 per l’intero periodo espositivo della mostra.