Guida All’autocompostaggio/Parte 2

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Nella prima parte del presente articolo abbiamo parlato di che cosa è il compostaggio e cosa possiamo mettere nella compostiera. Oggi parleremo di come praticamente si fa il compostaggio.

INIZIAMO: per iniziare scegliamo il tipo di compostaggio domestico da fare, possiamo scegliere di fare un compostaggio da cumulo o da fosso, come facevano i nostri nonni nelle concimaie,

 

Si possono costruire delle casse o, se dobbiamo farlo nel giardino di casa, possiamo acquistare o autocostruirci delle compostiere domestiche, se abbiamo poco spazio possiamo anche costruirci delle mini compostiere.

Le casse possono essere fatte di legno o di rete la soluzione ideale è utilizzare delle pedane poggiate in modo da ottenere un cubo

La compostiera domestica si può atocotsruire

avvolgendo della rete metallica e ricoprendola

con un telo traspirante questo “tubo” deve

essere poggiato su una pedana

 

 

 

 

 

 Questa è la classica compostiera domestica in vendita, rispetto a quelle

Auto costruite ha il vantaggio dello sportolle in basso

che permette di prelevare il compost già maturo nel fondo

 

 

 

 

 

 

Questa è una piccola compostiera da terrazzo realizzata

con un bidone da 50 lt forato

 

 

 

 

 

 

 

Ora che abbiamo scelto la compostiera più adatta per iniziare è possibile “aiutare” il processo ad attivarsi con degli attivatori, il migliore è il compost stesso che può essere mischiato nel fondo della nostra compostiera, mescolato ai primi rifiuti organici che vi introduciamo, anche se in commercio esistono vari tipi di attivatori.

In presenza di rifiuti poveri di carica microbica o in condizioni di basse temperature il compost può essere aggiunto anche durante tutto il processo formando degli strati alternati ai rifiuti organici..

Una volta che ci accorgiamo che il processo è attivato (il cumulo è caldo e non emette cattivi odori) si può riequilibrare la composizione in nutrienti dei rifiuti e rendere più ricca la dotazione di elementi fertilizzanti con degli integratori che si acquistano e che possono essere aggiunti quando si vuole.

Il processo di compostaggio se fatto bene non ha inconvenienti, non emette cattivi odori non attrae animali e insetti, se notiamo uno di questi due inconvenienti allora dobbiamo aggiungere del compost già maturo e mischiarlo ai rifiuti freschi per aiutare il processo.

Se il processo è lento dobbiamo aumentare la componente di rifiuti umidi (ricchi di azoto) così come non dobbiamo dimenticare di aggiungere una parte di rifiuti secchi (ricchi di carbonio), l’equilibrio tra rifiuti secchi e rifiuti umido è molto importante e deve essere fatto di 25 parti di elementi secchi (ricchi di carbonio) ed una parte di elementi umidi (ricchi di azoto), in mancanza di materiali legnosi come materiale secco possiamo aggiungere anche cartone da imballaggio marrone sminuzzato.

Per un buon compostaggio dobbiamo effettuare delle operazioni che sono:

Rivoltamento: consiste nel rimescolare l’intera massa degli scarti nel cumulo o nel composter, affinché anche i materiali rimasti in superficie vengano portati all’interno, dove i processi di decomposizione sono più attivi.

Umidificazione: L’acqua, come l’aria, è indispensabile per l’attività dei microrganismi che producono il compost, e dovrà essere presente nel cumulo nella giusta percentuale. Infatti, se il cumulo è troppo secco, la decomposizione microbica rallenta notevolmente; se non abbiamo a disposizione rifiuti umidi da aggiungere al cumulo bisognerà innaffiare e rivoltare il cumulo.

Triturazione. È lo sminuzzamento dei materiali, operazione indispensabile per gli scarti legnosi, ma che permette di ottenere risultati migliori e in tempi più rapidi anche con tutti gli altri tipi di scarti.

Vaglio. Detto anche setaccio, viene utilizzato per separare il compost maturo dai residui grossolani indecomposti prima dell’utilizzo del compost.

Ora abbiamo un buon compost possiamo utilizzarlo per fertilizzare il nostro orto.