Università di Palermo. Per il concorso pilotato sospeso Parlato

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E’ “caduta” un’altra testa tra i docenti dell’università di Palermo.

Andrea Parlato, già ordinario di scienza delle finanze nell’ateneo del capoluogo siciliano, è stato sospeso per sei mesi dalla professione. Parlato è implicato nell’affare dei concorsi truccati per docenti
universitari, che ha colpito l’università di Palermo e dove Parlato ha raccomandato sua figlia Maria Concetta, mentre Salvatore Sammartino, ex docente di diritto tributario, i suoi pupilli, Daniela Mazzagreco e Filippo Alessandro Cimino. Sono state le intercettazioni disposte dalla procura della Repubblica di Firenze a svelare cosa succedeva all’interno dell’ateneo palermitano, un accordo per la spartizione delle abilitazioni per le cattedre universitarie. Da qui una serie di avvisi di garanzia nei confronti di alcuni “baroni” palermitani e adesso il provvedimento di interdizione per Parlato, che per sei mesi non potrà esercitare alcun incarico in ambito universitario. Questa sospensione si aggiunge a quelle già operative per la figlia di Parlato, attualmente ricercatrice a Palermo ed “aspirante” ordinario, per il marito, Andrea Colli Vignarelli, ordinario a Messina, e per Daniela Mazzagreco, associato a Palermo.