Bagheria, indagato il sindaco Cinque. Per lui anche l’obbligo di firma

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Il primo cittadino di Bagheria, Patrizio Cinque (M5s), è indagato.

L’inchiesta, promossa dalla procura di Termini Imerese, riguarda la gestione del servizio rifiuti nella città alle porte di Palermo e con il primo cittadino sarebbero coinvolti anche funzionari comunali. Le ipotesi di reato a carico di Cinque riguarderebbero rivelazione di segreto d’ufficio, abuso d’ufficio, omissione di atti d’ufficio e turbativa d’asta. Su disposizione del gip di Termini al sindaco è stato imposto anche l’obbligo di firma, per cui Patrizio Cinque dovrà ogni giorno recarsi dai carabinieri per attestare la sua presenza in città ed evitare il ripetersi dei reati contestati. La notizia dell’inchiesta giudiziaria è arrivata come una bomba al palazzo comunale di Bagheria, dove era in corso il consiglio comunale, che è stato immediatamente sospeso. Dopo avere appreso la decisione degli organi inquirenti, il primo cittadino ha reagito, parlando di “attacco ad orologeria a due mesi dalle elezioni regionali”.