Rischiano l’estinzione le palme del Belvedere di Termini. Divorate dal punteruolo oltre il 50%, il resto potrebbe scomparire nel giro di pochi mesi. Pericolo per la pubblica incolumità

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Aiuole, bordure e soprattutto  palme, occupano gli spazi del Belvedere di Termini, una delle terrazze panoramiche più belle della provincia di Palermo. L’arrivo del punteruolo rosso ne ha decimato numerose in tutto il territorio.

Delle oltre 400 palme presenti in città, in massima parte della specie Phoenix canariensis, oltre il 50% sono state colpite dal punteruolo ed abbattute.  Cosi il paesaggio termitano in breve tempo è cambiato. Scomparse le palme da via Garibaldi, da Piazza Gancia, dalla Villa  Palmeri, dalla villa alla Marina.
Sono state abbattute palme alte fino a 12 mt., oramai storicizzate, che caratterizzavano luoghi e spazi pubblici. Fra queste numerose presenti nell’area del Belvedere.
Sembrava si fosse riusciti a bloccare lo sterminio, con l’opera di prevenzione effettuata negli scorsi anni. Ma così non è stato. E’ sotto gli occhi di tutti come l’attività devastante del punteruolo sia ripresa con particolare virulenza.
La temperatura  alta ed i trattamenti non più eseguiti hanno favorito la ripresa dell’attacco del voracissimo coleottero che sembrava essere stato allontanato. La mancanza di fondi nel bilancio comunale non hanno consentito di effettuare i necessari trattamenti con la tempistica necessaria. Restano pertanto in parecchi posti i tronchi, relitti delle palme defogliante con tutto il loro carico di pericolosità costante per i pedoni e le auto posteggiate nelle immediate vicinanze. Senza alcuna attività di prevenzione e di mantenimento dell’esistente nel giro di pochi mesi dovremo abituarci a passeggiare in un terrazzo privo delle numerose palme che per decenni hanno caratterizzato tale luogo.