L’A.S.D. Nuoto Kepha, una esperienza di scuola a mare

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Nella splendida cornice naturalistica del mare di Cefalù, con gli aquiloni della manifestazione Vento d’Amare che casualmente hanno aggiunto colore all’evento, l’A.S.D. Nuoto Kepha ha concluso la quarta edizione di un corso di nuoto che ha alcune peculiarità, è proprio il caso di dirlo, uniche più che rare.

Chiunque pensa ad una scuola di nuoto non può non immaginare una piscina dove si impara a nuotare, dove si può continuare a fare attività fisica-sportiva,  dove ci si può allenare per fare sport a livello agonistico, ma Nuoto Kepha ha pensato che una scuola di nuoto può realizzarsi anche a mare. L’equipe composta da  Antonello Macaione, Cosimo Rinaudo, Rossella Portera, Stefano Cassataro, Maria Cassata, Massimo Galioto, Andrea Runfola, Andrea Miccichè e Salvo Arena hanno realizzato l’unico corso in Italia di nuoto realizzato interamente a mare. Grazie anche alla generosissima ospitalità del lido Angeli del Mare, un centinaio di allievi di ogni età, ma divisi durante il corso per  livello d’apprendimento, tutti insieme, sabato scorso si sono cimentati in un saggio finale dove hanno dimostrato capacità acquatiche e non solo. Pippo Schiavo quale consigliere regionale della Federazione Italiana Nuoto è stato presente anche quest’anno ed ha acclamato l’importanza del nuoto per la crescita dei giovani non solo dal punto di vista fisico ma anche di quello psicologico. L’associazione Nuoto Kepha propone i suoi corsi anche tradizionalmente in piscina, si occupa della formazione tecnica degli allievi,  partecipa a manifestazioni agonistiche di notevole spessore sportivo, ma soprattutto diffonde la cultura sportiva del nuoto attraverso la salvaguardia del mare. Ha  organizzato giornate per la pulizia della spiaggia del vecchio porticciolo di Cefalù, ma anche dei fondali, recuperando, tra i rifiuti marini, persino un carrello metallico per la spesa nei supermarket. Non sono mancati gli eventi di nuoto competitivo, sono state organizzate delle nuotate non agonistiche e persino nuotate in notturna, tutto allo scopo di avvicinare al nuoto e al mare, un mare da scoprire, amare e rispettare. A differenza del nuoto in piscina, in mare vengono a mancare alcune certezze: la piscina offre dei punti di riferimento e dei confini certi che aiutano a contenere le ansie innate dell’uomo che non è un essere acquatico. Eppure l’uomo si è talmente spinto in avanti in questo elemento superandone paure e scoprendone persino numerevoli vantaggi. Un nuoto a mare che non ferma chi ha  patologie come il diabete o altre disabilità. Quando ci si  trova in mare ogni misera differenza umana è completamente appianata perché ognuno è piccolo di fronte ad esso, ma allo stesso tempo può imparare a fronteggiarlo, può imparare a  farne parte. Durante il saggio i più piccoli degli allievi hanno dimostrato di avere imparato ad affrontare con coraggio il mare stando insieme. I più grandi, divisi in due squadre, si sono cimentati in una gara di aquatlhon, che presenta non poche difficoltà dal punto di vista psicofisico per la fatica di affrontare uno sforzo così diverso soprattutto nel passaggio dalla corsa al nuoto dove cambia veramente tutto; anche in questa occasione le due squadre si sono confrontate nel più sano agonismo che si possa immaginare perché entrambe nascevano dallo stesso gruppo. Senz’altro è stato anche merito della professionalità degli istruttori,  ma è come se la grandezza del mare li avesse uniti, del resto si sa: l’unione fa la forza e quando non si entra in perverse dinamiche estremamente competitive, lo sport unisce, e lo sport a mare forse di più. Del resto il saggio è iniziato con un minuto di silenzio dedicato alla recente scomparsa del giovane giocatore di basket Lorenzo De Lise, e se ad ognuno di noi può mancare come persona, nel mondo dello sport manca anche come atleta aldilà di qualsivoglia disciplina, e per quanto possiamo essere distratti o indifferenti, ci sono momenti in cui non possiamo sottolineare che facciamo parte, sempre e comunque, di  gruppi che man mano appartengono a comunità, che a loro volta compongono popoli. “L’A.S.D. Nuoto Kepha sabato ha concluso un corso estivo al mare” se queste parole avessero composto il titolo di questo articolo sarebbe stato certamente un titolo troppo banale; l’A.S.D. Nuoto Kepha questa estate a Cefalù ha fatto molto di più!

Filippo Di Carlo