Rifiuti. Protesta degli ex dipendenti Ato: non riceviamo lo stipendio da tre mesi

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Protesta dei 52 dipendenti dell’ex Ato PA5 Ecologia Ambiente s.p.a. che non ricevono lo stipendio da circa tre mesi.

Ma non è l’unica cosa che lamentano gli operatori ecologici. “Mancano le condizioni minime di sicurezza – afferma Giuliano Duca della Cgil – non ci sono scarpe antinfortunistica, guanti, mezzi adeguati, considerato che spesso dobbiamo percorrere quattrocento chilometri per scaricare i rifiuti. Il Comune ha fornito solo il vestiario invernale, mentre non è mai arrivato quello estivo, con tutti i problemi che è facile immaginare”. Oggi i dipendenti hanno incontrato prima il commissario straordinario del Comune di Termini Imerese Girolamo Di Fazio e successivamente il commissario liquidatore, da quattro anni, della Società Giuseppe Norata, e il commissariato straordinario nominato dalla Regione Siciliana Francesco Mannone. I responsabili dell’ex Ecologia Ambiente s.p.a. hanno garantito che in questa settimana provvederanno al pagamento della seconda metà dello stipendio di giugno. Ma per quanto riguarda gli altri mesi il commissario Mannone è stato esplicito: “Non abbiamo fondi. Se non riceveremo soldi dal Comune di Termini Imerese non pagheremo nulla”. Per quanto riguarda il Comune è stato garantito che entro alcuni giorni provvederà da parte sua a far arrivare ai lavoratori le scarpe antinfortunistica. Per quanto  riguarda invece i fondi da trasferire all’Ato5, Di Fazio, che ha precisato di essersi insediato da poco, cercherà di avere un quadro completo della situazione e si è comunque impegnato a risolvere i problemi, tenendo presente anche la gravi difficoltà finanziarie che sta attraversando il Comune di Termini Imerese. “Resteremo in stato di agitazione – ci dice ancora Angelo Marrella sindacalista della Fiadel – fino a quando non ci pagheranno. Ma continueranno a fare quotidianamente il nostro lavoro nonostante tutte le difficoltà. Riteniamo profondamente ingiusto non ricevere lo stipendio per mesi mentre ci sono sette commissari profumatamente pagati dalla collettività”. Oggi i sindacati hanno presentato anche un esposto alla Procura della Repubblica per accertare se ci sono stati degli illeciti durante questa gestione e hanno inoltre proclamato una giornata di sciopero per il 13 settembre. Ma per molti lavoratori l’assenza di un salario sta creando problemi anche per la semplice spesa quotidiana. “Ogni giorno facciamo la colletta per aiutare i colleghi più bisognosi – afferma ancora Giuliano Duca della Cgil – e non possiamo andare avanti per molto. Vogliamo far capire che la mancanza di uno stipendio per mesi sta diventando una vera e propria tragedia per molte nostre famiglie”.