È “Ciccio”, creatore di calzature per dive e piloti, la star della edizione n. 100 della Targa Florio

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L’edizione del centenario della Targa Florio ha confermato che “Ciccio” è il personaggio tra i più acclamati e il vero “promoter” della cittadina normanna, della Sicilia e un riferimento imprescindibile della “cursa”.

Il binomio Cefalù–Targa, sinonimo di successo nel firmamento turistico-sportivo siciliano, da decenni è infatti favorito e impreziosito dall’immancabile  “collante” rappresentato da “Ciccio” Liberto, il creatore di calzature per dive e piloti, i cui modelli più esclusivi sono esposti nei musei europei di auto d’epoca oltre che in quelli della Ferrari, della Porsche e nel museo dell’Alta Moda di Milano.

Da circa mezzo secolo, lo stilista delle calzature – che non ha mai lasciato la sua natia Cefalù – è la costante e solida attrattiva tra i piloti automobilistici più prestigiosi del mondo, che ogni anno si riversano nella cittadina ruggeriana e in Sicilia per la competizione automobilistica ideata e voluta da Vincenzo Florio nel lontano 1906. La sua bottega-atelier, sul lungomare Giuseppe Giardina, nei giorni che hanno preceduto e seguito la gara n. 100, è stata l’immancabile meta di quasi tutti i più prestigiosi piloti internazionali che hanno partecipato e fatto la storia della mitica “Targa”. Fare l’elenco dei “manici” che sono venuti a trovare “Ciccio”, all’anagrafe Francesco Liberto, e di quanti lo hanno calorosamente abbracciato nelle tribune di Floriopoli, sarebbe troppo lungo. Tuttavia vale la pena ricordarne alcuni: Ickx, De Adamich, Elford, Merzario, Van Lennep, Galli, Marko, Lince, Gunter, Munari, Pregliasco, il nostro Ninni Vaccarella ecc.

La stampa italiana ed estera da sempre ha seguito e riservato ampi servizi al nostro “calzolaio” scelto dai piloti delle Ferrari, delle Porsche, delle Alfa Romeo, della Lancia, delle Renault, ecc., che hanno primeggiato nei circuiti di tutto il mondo, compreso quello di Indianapolis, con Mario Andretti e, di recente, anche il nipote Marco. Niki Lauda, nel 1977, si aggiudicò, su Ferrari, il Campionato Mondiale di F1 con le scarpe “made in Cefalù”. Un modello identico è stato realizzato per l’attore Daniel Bruhl, che ha impersonato – nelle riprese del film Rush – il pilota austriaco nell’anno segnato del brutto incidente sul circuito del Nurberbring, in Germania. Nei mesi scorsi, del “calzolaio dei campioni” si sono ampiamente occupati la rivista ufficiale della casa automobilistica tedesca Audi, Osvaldo Bevilaqua su Rai 2 (in Sereno Variabile),  Donatella Bianchi su Rai 1 (nella trasmissione Linea Blu) e il diffuso settimanale Autosprint, che gli ha riservato ben due pagine nello “Speciale” sulla Targa del centenario. Di recente gli è stata conferita una Targa dalla Università Telematica Pegaso di Palermo con la dedica “per aver fatto le scarpe a tutti i campioni” e un analogo riconoscimento gli è stato consegnato da parte del “Celebrity Porsche Club Sicilia”, “per la sua carriera di artista delle scarpe da corsa che rendono onore e gloria alla nostra terra”.

“Ciccio”, che è inserito nella prestigiosa lista dei personaggi viventi “Patrimonio Immateriale dell’Umanità”, ormai da decenni e, dall’alto delle sue splendide 80 primavere, si conferma – grazie anche alla Targa – il vero “promoter” dell’immagine turistico-sportiva e creativa di Cefalù e della Sicilia.

Enzo Cesare