Arrestato pusher alla stazione di Cefalù

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Nella giornata di giovedì, presso la stazione ferroviaria di Cefalù, nel corso di un delicato servizio antidroga svolto su tutto il circondario della cittadina normanna, che ha visto impegnati i Carabinieri della Compagnia di Cefalù per tutto l’arco estivo, ambita meta di vacanzieri e dell’isola, sono stati fermati un giovane e la sua compagna.

Si tratta del 24 palermitano James Burty Candeh che è stato tratto in arresto, e la sua compagna che invece è stata denunciata in stato di libertà per concorso in detenzione ai fini di spaccio.
Erano appena trascorse le ore 13 quando una pattuglia del Nucleo Operativo della Compagnia Carabinieri di Cefalù, notava la coppia di giovani scendere dall’autobus di linea proveniente da Palermo con atteggiamento guardingo e fare sospettoso. Il comportamento non passava inosservato ai Carabinieri, che subito decidevano di sottoporre a controllo i due viaggiatori in trasferta.
Al termine delle perquisizioni, veniva rinvenuta all’interno del bagaglio della ragazza, 34 grammi di marijuana avvolti all’interno di una busta in cellophane.
Candeh si assumeva la paternità della sostanza, affermando l’uso personale di quanto rinvenuto e ribadendo la totale estraneità della ragazza.
Tuttavia, la fretta nel giustificarsi mostrata dal giovane spingeva gli investigatori ad approfondire gli accertamenti, estendendo le perquisizioni anche presso le abitazioni con l’ausilio dei Carabinieri della Stazione di Palermo Villagrazia.
Nella casa del giovane venivano rinvenuti ulteriori 40 grammi di sostanza stupefacente dello steso tipo, occultati all’interno di una lampada nel salone, nonché due coltelli usati per il taglio e confezionamento ancora intrisi di sostanza, il tutto sottoposto a sequestro.
Per questi motivi Candeh è stato tradotto presso gli uffici del Comando Compagnia Carabinieri e tratto in arresto con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente, mentre la compagna è stata denuncia per concorso nel reato.
La competente Autorità Giudiziaria che ha coordinato le indagini, ha disposto la misura cautelare degli arresti domiciliari nei confronti del giovane in attesa del rito direttissimo, conclusosi con la convalida dell’arresto, e rimesso in libertà.