Nuove ritorsioni per Natale Giunta. Le stavano progettando Boss di Porta Nuova

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Al boss di Porta Nuova in carcere Giovanni Di Giacomo e al fratello Giuseppe, ucciso lo scorso 12 marzo non era andato giù il fatto che Natale Giunta, chef famoso per la sua partecipazione al programma La Prova del Cuoco di Rai1, avesse denunciato e fatto condannare i suoi estorsori. Per questo i due fratelli avevano progettato nuove ritorsioni.

 

“Di Giacomo – scrivono i carabinieri che oggi durante l’operazione Iago hanno fermato 8 capimafia della famiglia di Porta Nuova e Palermo Centro – consigliava di fare rompere, con la porcellana, i parabrezza delle autovetture dei clienti del ristoratore parcheggiate dinanzi al suo locale, ritorsioni che avrebbero dimostrato all’opinione pubblica la forza dell’organizzazione criminale che non dimentica mai e che agisce nel tempo”.
Nei dialoghi in carcere tra i due fratelli, registrati daklle telecamere dei carabinieri oltre all’intenzione di uccidere due mafiosi e il progetto di nuove ritorsioni a Giunta anche il riferimento all’associazione Addiopizzo. “Se io fossi libero – diceva Giovanni Di Giacomo – studierei … dove sono questi … di Addiopizzo … di fargli tipo … cose scherzose”.