Dopo trent’anni apre lo svincolo Irosa. La nuova porta delle Madonie sulla Palermo-Catan

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Ci sono voluti più di trent’anni però, oggi, è stato finalmente inaugurato lo svincolo Irosa, la nuova porta verso le alte Madonie. Pensata nel 1975 è giunta a compimento dopo una lunga permanenza tra le incompiute della Sicilia la grande opera attesa da tutti i comuni delle alte Madonie. Si attendono adesso altri opere che possano completare il progetto complessivo che possa creare un collegamento veloce tra la zona artigianale-industriale di Bivio Madonnuzza con l’autostrada attraverso Blufi e Irosa.

 

Una nuova finestra che permette di raggiungere più agevolmente l’autostrada Palermo-Catania fra le uscite di Tremonezelli e Resuttano e che avvicina le Alte Madonie alle grandi arterie stradali regionali.

Il Comune di Petralia Soprana mentre festeggia l’apertura della grande opera per la quale si è molto battuta, rischia però il tracollo per via di un contenzioso risalente al 1997 tra l’Ente e la ditta che doveva realizzare il secondo lotto del progetto iniziale. Una vicenda che nasce dalla rescissione del contratto d’appalto a causa d’inadempienze dell’impresa esecutrice dei lavori da parte del Comune di Petralia Soprana e che prevede per il comune madonita il risarcimento di un danno di circa 3 milioni di euro.

“L’apertura dello svincolo – afferma il sindaco Pietro Macaluso – sarà per il nostro paese e per quelli di quest’area interna delle Madonie un’opportunità di sviluppo. Avere contribuito da attori principali alla realizzazione di questa opera, che ci collega alle grandi vie di comunicazione della nostra isola, ci inorgoglisce oltremodo. Ci auguriamo che il collegamento possa arrivare fino al nostro centro artigianale di bivio Madonnuzza nel quale lavorano ditte di tutto il comprensorio. Allo stesso tempo mi auguro – conclude il sindaco di Petralia Soprana – che il nostro Comune non paghi un prezzo altissimo per avere avuto un ruolo di primo piano nella realizzazione dell’opera che oggi porterà giovamento all’intero territorio”.