La poesia di Piero Longo tra suggestioni e realtà…

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Domenica 30 novembre all’interno della Chiesa S. Antonio Abate di Caccamo si è svolta la presentazione del volume di poesie di Piero Longo Probabili Orditure-Poesie 1977-2012, edite da Plumelia, già presentato in anteprima a Palermo nella Sala delle Capriate del Palazzo Chiaramonte (Steri).

Un contributo essenziale alla riuscita della presentazione è stato offerto dalla presenza del prof. Aldo Gerbino, docente presso l’Università di Palermo, del dott. Giorgio Castelli, Presidente dell’Associazione Culturale per la difesa della Storia delle Tradizioni Popolari e dei Beni Artistici e Monumentali di Caccamo, del prof. Giovanni Panzeca, Presidente della ProLoco di Caccamo, dell’avv. Manuela Cirrincione, Assessore alla Cultura del Comune di Caccamo e dell’ins. Giuseppina Ciaccio per la Comunità Ecclesiale che , da punti di vista diversi , hanno scandagliato la più profonda essenza dei versi dell’autore.

La manifestazione è stata arricchita dalla presenza dell’attrice Clelia Cucco che, con la sua brillante personalità ed apprezzata professionalità, ha saputo trasferire al pubblico la bellezza dei versi dell’autore.

In una realtà come quella odierna in cui certamente la figura sociale e intellettuale del poeta è cambiata, dimenticata e offuscata dalla comunicazione a tutti i costi di questa nostra contemporaneità incapace di fermarsi a leggere, poesie come quelle di Longo ci fanno riconciliare con un linguaggio, quello della poesia, che sembrava perduto per sempre.

Dai versi straordinariamente fluidi, coinvolgenti , di una musicalità a tratti dolce a tratti spezzata e dirompente, che si snodano in una serie di climax ascendenti e poi improvvisamente discendenti, emerge uno spaccato impietoso e insieme struggente della realtà panormita vissuta dall’autore che diviene gradualmente di tutti.

Si tratta come dice Il Prof. Salvatore Nicosia nella prefazione, di “Un itinerario poetico delineato nell’arco di 36 anni, un impegno teso costantemente a trasformare in linguaggio poetico la vita vissuta, gli incontri con le persone, il rapporto con la natura e con le creazioni umane, le suggestioni derivate dai miti del passato”.

Maria Scaglione