Dopo 31 anni di servizio, Giuseppe Rizzo, dipendente modello del Comune di Caccamo, si ritira in pensione. Alla festa di comitato presenti i colleghi e il sindaco, Franco Fiore.
Niente acqua domani a Baucina, Ciminna e Ventimiglia di Sicilia: interrotta la distribuzione per mancata erogazione elettrica
A causa dell’interruzione della fornitura di energia elettrica agli impianti di approvvigionamento ai serbatoi comunali, programmata da e-distribuzione per lavori di manutenzione,
Termini Imerese: volontari “Plastic Free” in azione, bonificata un’area in contrada Tonnarella – VIDEO

L’esercito blu dell’associazione “Plastic Free” si è radunato questa mattina in contrada Tonnarella a Termini Imerese per bonificare un’area cola di rifiuti.
Giornata ONU per la diversità culturale: celebriamo il patrimonio siciliano
Oggi ricorre la “Giornata mondiale per la diversità culturale per il dialogo e lo sviluppo”. La Giornata è stata istituita dall’Assemblea Generale dell’ONU nel 2002, in seguito all’adozione da parte dell’UNESCO della Dichiarazione Universale del 2001 sulla Diversità Culturale, al fine di “valorizzare il potenziale della cultura come mezzo per raggiungere prosperità, sviluppo sostenibile e coesistenza pacifica globale”.
In una nota, l’AUCLIS, Associazioni Unite per la Cultura e la Lingua Siciliana, rileva che «nel collegato piano di azione si afferma che “Gli Stati membri si impegnano a (…) incoraggiare la diversità linguistica, nel rispetto della lingua madre, in ogni ambito dell’educazione, dovunque ciò sia possibile, e stimolare l’apprendimento del multilinguismo fin dalla più tenera età”».
«Anche altre convenzioni internazionali – continua l’AUCLIS – sottolineano analoghi principi: tra esse la Convenzione ONU sui Diritti del Fanciullo che evidenzia, all’articolo 29, l’importanza di insegnare al fanciullo il rispetto della propria identità, della propria lingua e dei propri valori culturali».
L’Italia ha firmato e ratificato i sopracitati trattati internazionali diversi anni fa e si è obbligata a darne attuazione. In tale quadro, l’AUCLIS afferma che «L’Italia è portatrice di un patrimonio linguistico di lingue regionali e storiche che abbiamo il dovere di tenere vivo: la Costituzione italiana, agli articoli 6 e 9, indica chiaramente la necessità prioritaria di tutelare il patrimonio linguistico italiano autoctono in quanto parte della storia, della cultura e dell’identità nazionale. Tale patrimonio peraltro è in pericolo di progressiva estinzione in assenza di appositi interventi».
«Ormai è improrogabile – conclude l’AUCLIS – garantire con misure concrete l’effettiva tutela del patrimonio linguistico d’Italia, superando i limiti della legge n° 482 del 1999, che riconosce come lingue autoctone il sardo e il friulano ma non il siciliano, e che si è dimostrata insufficiente per una effettiva tutela di tali valori costituzionali e di respiro internazionale».
All’Istituto “Federico II” di Enna cala il sipario sui seminari organizzati dal Consorzio della Carota Novella di Ispica IGP
Si è concluso oggi, all’Istituto Professionale Statale “Federico II” di Enna, il ciclo di seminari, a cui hanno partecipato circa 250 alunni, organizzati dal Consorzio della Carota Novella di Ispica IGP e indirizzati agli operatori del settore del canale Ho.Re.Ca. “I seminari – afferma Massimo Pavan, presidente del Consorzio di Tutela IGP – hanno fatto registrare numeri straordinari, risultato di un’offerta formativa pianificata, portata avanti con impegno da professionisti altamente qualificati. Abbiamo voluto investire nelle nuove generazioni che saranno i futuri ambasciatori dell’arte culinaria che valorizza i prodotti della nostra terra, in particolare, la Carota novella di Ispica IGP, sempre più apprezzata dai consumatori. Grazie a una visione globale – aggiunge Pavan – che mette in luce il potenziale del comparto ortofrutticolo dell’Isola, investe nella qualità e crede fermamente nell’agricoltura come volano di sviluppo. Oggi è la Giornata mondiale delle api volta a sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza degli impollinatori e sul loro contributo allo sviluppo sostenibile. Ed è proprio lo sviluppo sostenibile – conclude Pavan – la base del nostro modo di fare impresa nel comparto ortofrutticolo”. “Eventi come questo – sottolinea Rosaria Di Prima dirigente scolastica dell’Istituto Professionale Statale “Federico II” – rappresentano non solo un’occasione formativa ma assumono un alto valore educativo e culturale. Offrono ai nostri studenti e alle nostre studentesse la possibilità di uscire dall’aula per incontrare concretamente il mondo del lavoro, conoscere da vicino le filiere produttive e comprendere il valore del patrimonio agroalimentare siciliano. Questa iniziativa rappresenta pienamente la missione della nostra scuola, essere non solo luogo di trasmissione del sapere ma anche ambiente dinamico di crescita, orientamento e connessione con il tessuto economico e produttivo del territorio. Investire nel dialogo tra scuole e molto produttivo – conclude Di Prima – significa costruire insieme un futuro sostenibile radicato nelle eccellenze locali, come nel caso specifico con il Consorzio di tutela della carota novella di Ispica IGP ma capace anche di aprirsi a nuove sfide globali”.
Il seminario che si è svolto questa mattina è stato coordinato dai professori di cucina Mario Dispinseri (responsabile eventi dell’IPS Federico II) e Giuseppe Bono, chef collare del “Collegium Cocorum” (onorificenza al merito rilasciata dalla Federazione Italiana Cuochi agli chefs che hanno operato oppure operano da oltre 25 anni nell’arte culinaria) che ha presentato uno sformatino di carota novella di Ispica caramellata mentre Cristian Stivala, allievo del prof. Bono, ha proposto una pizza idratata con succo di carota, condita con crema di carote, mascarpone e fior di latte, all’uscita impreziosita con mortadella di asino e fiori di sambuco. Lo chef prof. Alfio Crimi ha realizzato una brioche con granita di carota novella di Ispica. Il vicepresidente dell’Accademia della piazza di Enna Giuseppe Vigneri e i pizzaioli Antonio Camminata, Angelo e Paolo Riccobene, hanno proposto delle gustose pizze condite con le carote. Lo chef Peppe Giuffrè ha preparato piatti a base di carote con l’immancabile cassata e i tramezzini salati. Infine, il prof. Rosario Mauro, docente di Orticoltura e floricoltura all’Università di Catania, nel corso del suo intervento, ha evidenziato le principali peculiarità qualitative della Carota Novella di Ispica IGP. Questo ortaggio, molto apprezzato dai consumatori, viene promosso dal Consorzio di Tutela IGP attraverso il progetto “La carota novella d’Ispica IGP in Ho.Re.Ca.” finanziato dal Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste (MASAF).
Nella foto (da sinistra): Rosario Mauro, Massimo Pavan, Rosaria Di Prima, Giuseppe Bono e Peppe Giuffrè. Chef Giuseppe Bono e Chef Alfio Crimi – Tortino alla carota
Radio Spazio Noi, emittente radiofonica dell’Arcidiocesi di Palermo, si conferma prima tra le radio comunitarie in Sicilia
In base alla graduatoria delle radio comunitarie relativa al 2024 ed elaborata dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy, Radio Spazio Noi-InBlu2000 risulta essere la prima in Sicilia, la terza nel Meridione, la diciassettesima in Italia (su 365 emittenti radiofoniche).
La radio dell’Arcidiocesi continua a crescere esponenzialmente negli ascolti rinnovando la propria offerta informativa attraverso un palinsesto in grado di far parlare le diverse componenti diocesane (alcuni uffici di area pastorale e la Caritas Diocesana sono stabilmente presenti) e le numerose realtà della città di Palermo e del territorio della provincia.
In questi anni, grazie al costante e attento sostegno dell’Arcivescovo Mons. Corrado Lorefice e degli uffici della Curia Arcivescovile, Radio Spazio Noi ha rinnovato attrezzature e apparecchiature, ha ammodernato gli studi, ha elaborato un palinsesto che offre 14 edizioni quotidiane del GR (locale e nazionale), 4 approfondimenti giornalieri, 21 format, la copertura delle più importanti Celebrazioni dell’Arcidiocesi e la collaborazione costante con il circuito nazionale InBlu2000.
Il Presidente dell’Associazione Radio Spazio Noi è Michelangelo Nasca, il Direttore Responsabile è Luigi Perollo, la redazione giornalistica è composta da Gabriella Ruiz, Gianluca Rubino e Giovanni Azzara, la parte tecnica è affidata a Stefania Italiano e Vame Toure; quattordici i collaboratori per i diversi format.
Radio Spazio Noi sarà la radio ufficiale del 401° Festino di Santa Rosalia e seguirà – in raccordo con l’Ufficio Diocesano per le Comunicazioni Sociali e l’Ufficio Stampa dell’Arcidiocesi – tutti gli appuntamenti e le celebrazioni in onore della Santuzza.

“Still Feeling Me”, fuori ora il nuovo singolo di Joseph Gristina che segna un’evoluzione nel suo percorso musicale
Dopo oltre tre decenni dietro ai sintetizzatori e alle console, Joseph Gristina torna a far parlare di sé con Still Feeling Me, il suo nuovo singolo che segna un’evoluzione nel suo percorso musicale. Attivo sin dagli anni ’90, Gristina è uno di quei nomi che non hanno mai smesso di rinnovarsi, mantenendo però intatto il filo conduttore che lega passato e presente: la passione per il ritmo e per le sonorità elettroniche.
Con Still Feeling Me, il produttore Siciliano esplora una dimensione elettrohouse che strizza l’occhio all’elettropop, costruendo un brano che è insieme ipnotico e pulsante, pensato tanto per il dancefloor quanto per l’ascolto in cuffia. Linee di basso marcate, synth avvolgenti e una voce che sembra uscire da un sogno liquido: il pezzo si muove su binari emotivi, tra nostalgia e sensualità elettronica.
Il titolo stesso, Still Feeling Me, prodotto dall’etichetta “INDAKLUBB RECORDS”, è una dichiarazione d’intenti: Gristina non è un nostalgico del passato, ma un artista che continua a far sentire la sua presenza nella scena elettronica, con uno stile che non rincorre le mode ma le anticipa. Il brano si inserisce perfettamente nel panorama contemporaneo, dove l’ibridazione tra generi è la nuova frontiera, ma lo fa con la consapevolezza e la maturità di chi ha vissuto le evoluzioni della club culture dagli albori.
Un singolo che farà parlare di sé, destinato a far ballare e riflettere, con quel tocco inconfondibile che solo un veterano del suono come Joseph Gristina può offrire.
Still Feeling Me è disponibile su tutte le principali piattaforme digitali.
Quattro arresti per droga: base di spaccio un’abitazione a Cerda
I Carabinieri del Nucleo Operativo Radiomobile – Sezione Operativa di Termini Imerese, insieme ai colleghi della Stazione di Cerda, hanno eseguito un’ordinanza di applicazione di misure cautelari emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Termini Imerese, su richiesta della Procura della Repubblica, nei confronti di quattro persone, rispettivamente un 26enne, un 52enne e, una donna ed un uomo, conviventi, di 45 e 39 anni (uno associato alla casa circondariale “Burrafato” e, degli altri tre indagati, uno destinatario degli arresti domiciliari con braccialetto elettronico e due sottoposti alla misura cautelare dell’obbligo di dimora), ritenuti responsabili – a vario titolo – di detenzione a fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
L’indagine, effettuata tra ottobre 2023 e dicembre 2024, ha permesso di delineare un grave quadro indiziario, sostanzialmente recepito dal provvedimento cautelare, che ha evidenziato la sussistenza di un’attività illecita e sistematica di detenzione e cessione di sostanze stupefacenti da parte degli indagati.
In particolare, i Carabinieri – grazie ad una minuziosa attività investigativa – hanno ricostruito numerose cessioni di cocaina e hashish, nell’ambito di un commercio illegale di sostanze stupefacenti che avrebbero avuto quale teatro, l’abitazione dei due conviventi a Cerda, trasformata in un vero e proprio “piccolo hub” della droga sino a luglio 2024.
Nell’ambito della medesima indagine, i militari della Sezione Operativa hanno inoltre documentato l’acquisto a Bagheria, di quasi 100 grammi di hashish destinata alla locale piazza di spaccio di Cerda, rilevando che queste transazioni avrebbero potuto fruttare guadagni considerevoli, alimentando ulteriormente il giro d’affari illegale.
“L’ora dell’amore”: comincia il ministero petrino di Papa Leone XIV
I Riti del nuovo pontificato
Durante la celebrazione eucaristica si sono svolti i riti tradizionali dell’inizio del pontificato. L’imposizione del Pallio, segno del ministero pastorale universale, è stata compiuta dal Cardinale Protodiacono Dominique Mamberti, accompagnata da una preghiera del Cardinale Presbitero Fridolin Ambongo Besungu, O.F.M. Cap, la consegna dell’Anello del Pescatore da parte del Cardinale Vescovo Luis Antonio Tagle. Il rito dell’obbedienza, reso al Papa da tre Cardinali a nome dell’intero Collegio: il Card. Frank Leo (America del Nord), il Card. Jaime Spengler, O.F.M. (America del Sud), e il Card. John Ribat, M.S.C. (Oceania). Riti, ma soprattutto segni visibili che manifestano e fanno comprendere l’importanza della figura del Santo Padre e segnano l’inizio del ministero petrino del nuovo Pontefice.Visione e tenerezza evangelica
L’omelia di Papa Leone XIV ha ripreso i temi del suo primo discorso al mondo, offrendo una visione chiara e profonda del ministero petrino: una Chiesa fondata sull’amore, al servizio dell’umanità e aperta alla fraternità universale. “Sono stato scelto senza alcun merito e, con timore e tremore, vengo a voi come un fratello che desidera farsi servo della vostra fede e della vostra gioia”, ha affermato il Pontefice. Citando il Vangelo di Giovanni, Leone XIV ha spiegato il significato dell’amore agapico – quell’amore gratuito e incondizionato di Dio – come base del ministero di Pietro. Un amore che va oltre la semplice amicizia, rappresentando un dono totale di sé per il bene del gregge. Il Santo Padre non ha esitato a guardare con lucidità e coraggio alle ferite del nostro tempo: guerre, disuguaglianze, paura del diverso, sfruttamento economico e ambientale. “Vediamo ancora troppa discordia, troppe ferite causate dall’odio, dalla violenza, dai pregiudizi… E noi vogliamo essere, in questo contesto, un piccolo lievito di unità, comunione e fraternità”, ha detto, invitando il mondo a guardare a Cristo come fonte di riconciliazione e pace. L’omelia di Papa Leone XIV ha poi ripreso i temi del suo primo discorso al mondo, offrendo una visione chiara e profonda del ministero petrino: una Chiesa fondata sull’amore, al servizio dell’umanità e aperta alla fraternità universale. “Sono stato scelto senza alcun merito e, con timore e tremore, vengo a voi come un fratello che desidera farsi servo della vostra fede e della vostra gioia”, ha affermato il Pontefice. Citando il Vangelo di Giovanni, Leone XIV ha spiegato il significato dell’amore agapico – quell’amore gratuito e incondizionato di Dio – come base del ministero di Pietro. Un amore che va oltre la semplice amicizia, rappresentando un dono totale di sé per il bene del gregge. Il Santo Padre non ha esitato a guardare con lucidità e coraggio alle ferite del nostro tempo: guerre, disuguaglianze, paura del diverso, sfruttamento economico e ambientale. “Vediamo ancora troppa discordia, troppe ferite causate dall’odio, dalla violenza, dai pregiudizi… E noi vogliamo essere, in questo contesto, un piccolo lievito di unità, comunione e fraternità”, ha detto, invitando il mondo a guardare a Cristo come fonte di riconciliazione e pace. Infine, con forza e semplicità, Papa Leone XIV ha concluso la sua omelia con parole destinate a risuonare a lungo: “Fratelli, sorelle, questa è l’ora dell’amore!”. Al termine della Santa Messa, durante il Regina Caeli, Papa Lone XIV ha pronunciato il discorso durante il Regina Caeli, facendo emozionare l’tero popolo di Dio quando ha ricordato dolcemente Papa Franesco: “Durante la Messa – ha detto – ho sentito forte la presenza spirituale di Papa Francesco, che dal Cielo ci accompagna”. Poi, è tornato a chiedere la Pace nel mondo: “Nella gioia della fede e della comunione non possiamo dimenticare i fratelli e le sorelle che soffrono a causa delle guerre. A Gaza i bambini, le famiglie, gli anziani sopravvissuti sono ridotti alla fame. Nel Myanmar nuove ostilità hanno spezzato giovani vite innocenti. La martoriata Ucraina attende finalmente negoziati per una pace giusta e duratura”. Appelli che tutti ci auguriamo vengano ascoltati per porre fine a queste atrocità. Papa Leone XIV ha tracciato la rotta: una Chiesa radicata nell’amore di Dio, unita nella diversità, missionaria e pacificatrice, capace di parlare al cuore dell’umanità e di camminare con tutti, nessuno escluso. Giovanni AzzaraAltavilla Milicia, collaborazione tra BCsicilia e Corpo forestale della Regione Siciliana
La sede di Altavilla Milicia di BCsicilia è stata invitata ufficialmente dal Corpo di Guardia forestale della Regione Sicilia a collaborare con le scuole che hanno aderito a un progetto di educazione ambientale. L’obiettivo di questo progetto, promosso dallo stesso ente, è quello di sensibilizzare le nuove generazioni sull’importanza della tutela dell’ambiente naturale.
Questo importante riconoscimento è frutto del lavoro svolto dalla sede di Altavilla, che in linea con le finalità dell’associazione, in questi anni ha contribuito alla promozione, tutela e valorizzazione del territorio.
Numerose sono le iniziative intraprese dal gruppo, che hanno aiutato a riscoprire il patrimonio culturale e naturalistico di Altavilla Milicia.
Tra le attività poste in essere dalla sede di Altavilla, numerose quelle che hanno visto come protagonista la Riserva Naturale Orientata “Pizzo Cane, Pizzo Trigna, Grotta Mazzamuto”, tra esse escursioni naturalistiche, organizzate anche con il contributo di diversi esperti.
La Riserva Naturale è stata oggetto di ricerca da parte del gruppo, che con la guida di un archeologo, professore Slawomir Mozdioch e la supervisione della Soprintendenza ai Beni Culturali e Ambientali ha individuato l’area di una necropoli, ancora oggi oggetto di indagini.
La collaborazione proposta si articola attraverso una serie di incontri formativi con i ragazzi all’interno delle scuole e sul campo di ricerca, all’interno della Riserva Naturale, a diretto contatto con la natura.
Durante queste attività, gli esperti di BCsicilia accompagneranno gli studenti alla scoperta delle peculiarità naturalistiche e culturali del territorio, stimolando riflessioni sull’importanza della tutela del patrimonio naturalistico e sulla straordinaria ricchezza di biodiversità in esso custodita.
Cefalù, al via le iscrizioni per il Premio Cantautore Siciliano 2025
L’Associazione Siciliana Musica per l’Uomo annuncia l’apertura ufficiale delle iscrizioni per il Premio Cantautore Siciliano 2025, un concorso che avrà luogo il 1 giugno 2025 all’interno del prestigioso Festival dei Cantautori, che si terrà presso il Teatro Comunale di Cefalù. Questo evento rappresenta un’occasione unica per i cantautori siciliani di emergere sulla scena musicale, portando la loro arte a un pubblico sempre più vasto.
Cefalù, una delle località più conosciute e affascinanti di Sicilia, è famosa in tutto il mondo per la sua bellezza mozzafiato, le sue tradizioni storiche e la sua atmosfera suggestiva. Con il Festival dei Cantautori, la città si trasforma in un palcoscenico musicale di grande rilievo internazionale, offrendo ai cantautori un’opportunità senza pari per lanciare le proprie canzoni e farsi conoscere. Grazie alla sua posizione privilegiata tra mare e montagna, Cefalù è diventata una meta ambita da turisti e artisti, un luogo dove la cultura musicale si fonde con il paesaggio naturale e storico, creando il contesto ideale per celebrare la musica d’autore.
Il Premio Cantautore Siciliano 2025 è aperto a tutti i cantautori nati o residenti in Sicilia, un’opportunità per esibirsi davanti a una platea di esperti, appassionati di musica e rappresentanti del settore. Questo concorso non ha tematiche predefinite: i partecipanti possono eseguire qualsiasi brano originale, esprimendo liberamente la propria creatività e il proprio stile musicale. L’evento si propone come una vetrina di eccellenza, dove i talenti emergenti della musica siciliana potranno mettersi in mostra e ricevere un riconoscimento significativo per il loro impegno artistico.
Durante il Festival, oltre al Premio Cantautore Siciliano 2025, verrà attribuito anche il Premio Messineo, del valore di 500 euro, che rappresenta un ulteriore stimolo per i partecipanti e un incentivo alla crescita artistica. Il premio sarà un segno tangibile di riconoscimento per l’artista, contribuendo alla sua visibilità e al suo percorso di affermazione nel panorama musicale.
La partecipazione al Premio Cantautore Siciliano 2025 è aperta a tutti ed è gratuita. Per iscriversi, i cantautori interessati dovranno inviare una richiesta di partecipazione via email all’indirizzo [email protected], (Tel. 347.2975402) allegando le proprie generalità e il testo della canzone che intendono eseguire l’1 giugno 2025 al Teatro Comunale di Cefalù.
Il Festival dei Cantautori rappresenta non solo un concorso, ma un’importante occasione di visibilità internazionale per i cantautori siciliani, che avranno l’opportunità di farsi ascoltare da una platea di esperti del settore e da un pubblico entusiasta, pronto ad apprezzare e a supportare nuovi talenti. In un’epoca in cui la musica d’autore si mescola continuamente con le nuove forme di comunicazione, Cefalù, con la sua storia, il suo fascino e il suo amore per la cultura, diventa il punto di riferimento per il mondo dei cantautori che desiderano emergere e raccontare le loro storie attraverso la musica.
Cefalù, con la sua atmosfera unica, offre ai partecipanti un palcoscenico straordinario dove ogni canzone può trovare il suo spazio per brillare. Il festival non solo celebra la musica, ma diventa un’occasione di incontro, di crescita culturale e professionale per tutti i cantautori che vogliono fare un passo importante verso il loro futuro musicale. Con il Premio Cantautore Siciliano 2025, Cefalù diventa il cuore pulsante della musica d’autore siciliana, accogliendo artisti che con le loro canzoni possano raccontare le bellezze, le storie e le emozioni che la nostra isola ha da offrire.