Recupero e riapertura dello storico mercato del pesce a Cefalù: per uno sviluppo nel segno di memoria, esperienza, identità

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Si è svolta la cerimonia di consegna all’amministrazione cittadina delle chiavi dello storico mercato del pesce di Cefalù. Storico ma non più ex, e questo è il bello e il vero valore dell’iniziativa e del lungo iter relativo di recupero della struttura di proprietà comunale sita in via Giovanni Amendola, a due passi dal corso Ruggero, principale arteria del centro storico (siamo contigui al magno osterio Ventimigliano)

Il mercato del pesce di Cefalù nasce ai primi del ‘900 sulla scia dei molti progetti affini sorti contemporaneamente nelle più importanti città d’Europa. Le caratteristiche tipologiche sono quelle dettate dalla rivoluzione industriale : grandi strutture coperte caratterizzate dall’impiego di materiali simbolo della modernità come ferro e vetro, ma anche ceramica e mattoni.

Il Marché des Halles progettato a Parigi da Victor Baltard, il Mercat de Sant Antoni a Barcellona firmato nel 1872 da Antoni Rovira i Trias, Il Mercado de San Miguel a Madrid. Inaugurato nel 1916, Borough Market a Londra, il mercato centrale di Budapest realizzato da Samu Pecze e in Italia il Mercato Centrale di Firenze, situato nel quartiere di San Lorenzo (sicuramente uno degli esempi più raffinati di architettura in ferro e vetro del XIX secolo), tutti ancora funzionanti, sono solo alcune testimonianze della diffusione di questo tipo di spazi funzionali nati nell’ambito dello stile modernista : nuove agorà dove i cittadini potevano dedicarsi agli acquisti, protetti dal freddo e dalle intemperie.

Nato come struttura stabile per la vendita del pescato locale, il mercato del pesce di Cefalù dopo mezzo secolo di attività in cui era stato un importante punto di riferimento per l’economia e la tradizione culinaria della comunità, era caduto in disuso negli anni ‘70 rimanendo in uno stato di abbandono fino alla presa in carico da parte dell’amministrazione civica che mediante la delibera dell’8 settembre 2020 ha approvato lo studio di fattibilità del piano di restauro e rifunzionalizzazione redatto dall’ufficio tecnico comunale, ed il giorno seguente ne ha ratificato il progetto esecutivo.

La prima fase dei lavori è iniziata a novembre 2021. A partire da giugno 2023 si sono svolti, a completamento, ulteriori lavori  terminati lo scorso 31 ottobre.

Lo spirito del progetto di recupero è stato quello di restituire valore ad un impianto che sebbene abbandonato aveva conservato integri gli elementi architettonici originali, situazione che ha facilitato il compito di rispettarne la memoria procedendo unicamente al consolidamento dell’esistente senza dover ripensare gli spazi in assenza di punti di riferimento.

Il mercato, che copre un’area complessiva di 2700 mq, si articola attraverso un’ampia corte rettangolare circondata sui due lati lunghi da ambienti situati al piano terra (già magazzini per la vendita e lo stoccaggio), una cancellata in ferro su via Amendola, nella quale si apriva e si apre l’ingresso, e all’opposto di quello una parete di fondo. Nella struttura originale i muri perimetrali portanti erano in pietra, la copertura a doppio spiovente in legno e coppo siciliano, con struttura di sostegno in ferro. Tutti questi elementi sono stati mantenuti, per fare rivivere il più possibile il contesto dell’epoca di apertura del mercato.

Sono state invece progettate ex novo le grafiche da applicare su supporti differenti, in parte a stampa su piastrelle in parte su vetro tramite serigrafia, per integrare gli elementi architettonici con una decorazione che concorra a narrarne la funzione in modo immediato e gradevole.

Quanto alla organizzazione degli ambienti , il mercato si presenterà con corte centrale, otto locali perimetrali sul livello della corte, di cui uno con soppalco, più due locali per i servizi igienici destinati il pubblico e al personale impiegato nelle rivendite. Queste ultime saranno dedicate alla vendita del pescato, secondo la tradizione, ma anche alla commercializzazione di prodotti alimentari rappresentativi dei sapori del mare, di souvenir, di attrezzature per la pesca sportiva; previsti anche una sala espositiva a tema, che illustrerà le tradizioni marinare cefaludesi insieme alla storia del luogo, ed un bookshop.

Il target di utenza individuato è quindi molto ampio e comprende tanto i turisti quanto i residenti che vi troveranno elementi di riconnessione alle proprie radici, specie le nuove generazioni che hanno minore familiarità col mondo della pesca tradizionale né hanno mai frequentato lo spazio del mercato prima di questa riapertura. Lo spazio tra le attività commerciali potrà essere utilizzato per eventi culturali, presentazioni, reading, mostre, degustazioni, ed altri momenti di fruizione collettiva.

Tutti i materiali – pietra, legno, ceramica e metallo – adoperati per il recupero della struttura e per gli arredi sono naturali, tipici e frutto di lavorazioni locali, coerentemente con la volontà di comunicare ai turisti i valori del territorio in modo globale.

La gestione della struttura con riguardo ai servizi è stata affidata alla società Innova Solution che ha ricevuto l’incarico di sviluppare un intervento mirato a restituire centralità al luogo nel rispetto dell’identità e dell’eredità storica del bene architettonico e della tradizione ad esso connessa.

Barbara De Gaetani

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