Aliminusa ha vissuto una serata di grande intensità culturale con la conclusione della prima edizione del Concorso Letterario Internazionale di Poesia “Comete… come te. Messaggeri di luce”, dedicato a Giuseppe Giovanni Battaglia, poeta originario del piccolo borgo madonita. L’evento, promosso e organizzato dall’Associazione Culturale Fables, con il patrocinio dei comuni di Aliminusa, Cerda e Montemaggiore Belsito e il supporto del partner Unipromos, ha raccolto una partecipazione ampia e appassionata, con poeti, scrittori e artisti provenienti da tutta Italia, coinvolgendo anche le autorità civili, militari e religiose.
Il concorso nasce a trent’anni dalla scomparsa del poeta, con l’intento di rendere omaggio alla sua figura e alla sua imponente eredità letteraria. “Una grande soddisfazione per Fables essere riuscita a organizzare un evento di tale respiro,” ha dichiarato il presidente prof. Cruciano Runfola, esprimendo la propria gratitudine per l’entusiasmo ricevuto. Accanto a lui, il vicepresidente dott. Michele Mogavero ha sottolineato “l’orgoglio di Fables di aver portato il nome di Giuseppe Giovanni Battaglia su scala nazionale, grazie a un concorso che ha saputo accendere l’interesse di autori da ogni parte d’Italia”.
Giuseppe Giovanni Battaglia, per tutti Pino, nato ad Aliminusa nel 1951 e scomparso prematuramente nel 1995, si definiva “poeta-viddanu”, radicando la propria ispirazione nella terra natìa e nella realtà sociale del suo tempo. Dai primi anni trascorsi tra le Madonie all’impegno politico a Roma negli anni Settanta, fino alla fase più intima e riflessiva della maturità, Battaglia ha attraversato la poesia come si attraversa una terra sacra, con il passo inquieto dell’uomo pensante e lo sguardo spalancato sul tragico e sul sublime dell’esistere. Della sua ricchissima produzione restano versi, testi teatrali, prose e scritti curati e recensiti da nomi del calibro di Leonardo Sciascia, Pier Paolo Pasolini e Giorgio Barberi Squarotti.
Toccante e prezioso l’intervento della professoressa Antonella Battaglia, sorella del poeta, che ha restituito al pubblico il ritratto più umano di Giuseppe, ricordandolo con emozione e tenerezza, come fratello e come uomo, oltre che artista. A seguire, l’intervento dell’amico fraterno Vincenzo Ognibene, da sempre custode della sua memoria, ha saputo accendere riflessioni profonde sull’opera poetica di Battaglia. Con passione e rigore, ha analizzato alcuni componimenti, restituendone con chiarezza le tematiche, la forza espressiva e la potenza etica.
A guidare con maestria l’intera cerimonia è stata la prof.ssa Provvidenza Pedone, elogiata da tutti per la sapienza, l’eleganza e la sensibilità con cui ha saputo coordinare ogni momento della presentazione.
Particolarmente significativi anche gli interventi istituzionali. Il Sindaco di Aliminusa, nel suo discorso, ha ribadito il valore dell’identità culturale e il ruolo fondamentale della poesia come strumento di coesione sociale e memoria collettiva. L’Assessore alla Cultura del Comune di Montemaggiore Belsito, prof. Riccardo Siragusa, ha rimarcato l’importanza di investire nella cultura come ponte tra generazioni e territori.
La serata è stata impreziosita dalla voce suggestiva di Romano Bosich e Nina Di Gregorio, che hanno dato vita ai testi dei poeti vincitori, e dalla musica dal vivo del maestro Lorenzo Catalano, componente del direttivo di Fables.
La giuria e i vincitori del Concorso
La giuria, composta da nomi autorevoli, ha valutato con competenza e serietà le numerose opere pervenute. Ne facevano parte: Antonio Barracato, Rosa Rampulla, Francesca Luzzio, Patrizia Giordano, Rosa Cicero, Daniela Forcos, Francesca Caronna, Elvio Angeletti, Riccardo Siragusa e Francesco Militello.
Tra i presenti alla cerimonia di premiazione il dott. Antonio Barracato, presidente della giuria, il prof. Riccardo Siragusa e il generale Francesco Militello, che hanno portato il loro contributo alla serata.
A dominare la scena, naturalmente, i poeti e gli scrittori premiati nelle varie sezioni:
Sezione A – Poesia in vernacolo
- Domenico Tonziello – Nun me chiammate diverso
- Bernardo Carollo – Tempu
- Marcello Lo Iacono – Ciuri antichi
- Enrico Del Gaudio – ‘O vecchio lampione d’a villa comunale (ex aequo)
Sezione B – Poesia in lingua italiana
- Pietro Vizzini – Le rose di Kiev
- Rosario Riccobono – Figlio della terra
- Giovanni Stagno – Come un volo di farfalle
Sezione C – Poesia a tema religioso
- Silvio Di Fabio – Ceneri di vita
- Luisa Di Francesco – Un uomo di vento
- Luigi Specchio – Dimmi com’è lassù
Sezione D – Racconto breve
- Gabriele Andreani – Soltanto un lupo
- Luigi Specchio – Il silenzio che canta
- Silvio Di Fabio – Tocco di paradiso
Sezione E – Monologo teatrale
- Ilaria De Gaspari – Vorrei calasse il sipario
- Paolo Avanzi – Il consigliere
- Vania Cuppari – Senza scarpe
Premi speciali “Giuseppe Giovanni Battaglia”
Assegnati a: Luigi Lorenzo Vaira (Anima), Giuseppe Riccobono (Nta chiazza), Cetti Perrone (U tiempu chi passa), Castrenze Di Gaetano (Curaggiu e Denunziari), Nunzia Cala (A Marco Montano).
Premi della critica: Gian Luigi Caron, Giuseppina Crispi, Giovanni Barone, Vincenzo Mangiapane
Premi speciali della giuria: Vera Torrisi, Francesco Mormino, Rita Scelfo, Enza Spagnolo
Menzioni d’onore: Elvira Muscatella, Salvatore Gazzarra, Anna Pilato, Rosa Maria Muscarella, Salvatore Cappalonga, Rosanna Vicari.
Particolarmente toccante la sezione a tema religioso, che ha incarnato al meglio il significato stesso dell’evento. “La morte, come la vita, fu un tema costante nella poesia di Battaglia,” ha ricordato con forza l’organizzazione, dedicando un pensiero a tutte le persone care che hanno lasciato un segno profondo nelle nostre vite.
A chiusura, la lettura intensa e sentita della poesia Mamma, eseguita da Cruciano Runfola, ha simbolicamente abbracciato il pubblico in un momento di raccoglimento e condivisione, suggellando un evento che, già alla sua prima edizione, ha lasciato un segno autentico nella scena culturale siciliana e non solo.
La poesia non solo redime, consola, salva. La poesia resiste. E nel resistere, custodisce ciò che di umano ancora ci tiene svegli di fronte al mistero della vita. Ad Aliminusa, per una sera, i versi sono tornati a essere respiro antico e necessità presente, eco di chi non c’è più e voce di chi, attraverso l’arte, continua a generare bellezza. Il Concorso “Giuseppe Giovanni Battaglia” è stato questo… un gesto d’amore consapevole, un esempio di cultura che non teme il tempo, ma lo abita con grazia e memoria.
Salvina Cimino
Le foto sono di Salvina Mirenna.