“Le nostre aziende stanno morendo per colpa di daini e cinghiali tra l’indifferenza delle istituzioni”: drammatico appello di agricoltori e allevatori delle Madonie

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Drammatico appello di agricoltori e allevatori delle Madonie alle Istituzioni: “Le nostre aziende stanno morendo per colpa di daini e cinghiali tra l’indifferenza delle istituzioni,

la loro presenza nei Comuni è ormai fuori controllo e stanno martoriando le nostre imprese agricole che portiamo avanti con sacrificio, rinunce e enormi sforzi”.
Hanno anche creato un gruppo “Fatti e non parole”, composto da  allevatori e agricoltori di diversi centri montani, per cercare un rimedio a questa invasione di daini e cinghiali che distruggono le colture e li stano costringendo a chiudere le aziende. Inoltre hanno incontrato il Presidente del parco, l’Assessore all’Ambiente Cordaro, il Presidente della Sosvima e diversi sindaci, organizzato riunioni in diversi paesi delle Madonie e a Palermo. “Tutti sembravano interessati a risolvere il problema, ma ad oggi a distanza di 7 mesi – affermammo gli interessati – non si è fatto praticamente nulla e i pochi interventi proposti non risolveranno minimamente il problema: siamo invasi da animali di proprietà dello Stato, che se ne deve assumere la responsabilità immediatamente”.
I daini che tanto incantano i turisti sono invece molto dannosi per le colture e generano pericoli lungo le strade, la loro presenza incontrollata genera gravi danni alle coltivazioni, con gli ungulati che sradicano letteralmente le colture di cui si nutrono e col loro passaggio distruggono il terreno agricolo. Nel caso di questi ultimi sono anche inutili le recezioni perché li saltano tranquillamente.
“Non chiediamo assolutamente ne indennizzi e neanche risarcimenti, quello che noi vogliamo – sostengono gli agricoltori e allevatori – è di ritornare proprietari dei nostri terreni che ci permettono di far vivere noi e le nostre famiglie, altrimenti saremo costretti a chiudere”.