Partirà da Termini Imerese l’elettrodotto sottomarino di 3,7 miliardi che unirà la Sicilia a Sardegna e Campania. Terna incontrerà la cittadinanza

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Il Tyrrhenian Link è un’opera strategica per il sistema elettrico italiano per la quale Terna investirà nei prossimi anni circa 3,7 miliardi di euro coinvolgendo 250 imprese.

Accrescendo la capacità di scambio elettrico tra Sicilia, Sardegna e Campania, infatti, la nuova infrastruttura favorirà la piena integrazione tra le diverse zone di mercato con importanti benefici in termini di efficienza. Consentirà, inoltre, il miglior utilizzo dei flussi di energia da fonti rinnovabili in costante crescita e migliorerà l’affidabilità della rete e dell’intero sistema.
La nuova interconnessione è un progetto all’avanguardia che prevede la realizzazione di due linee elettriche sottomarine (una dalla Campania alla Sicilia e una dalla Sicilia alla Sardegna) per un totale di 950 km di collegamento di 1000 MW in corrente continua.
Con il ‘Terna Incontra’ dedicato alla cittadinanza di Termini Imerese il 2 febbraio prossimo prende il via la consultazione pubblica sulla nuova interconnessione Tyrrhenian Link, l’elettrodotto sottomarino.
Durante l’incontro, che si svolgerà in modalità digitale a partire dalle ore 17, i tecnici di Terna presenteranno il progetto fornendo tutte le informazioni sull’opera. In particolare, verranno illustrate le tre diverse alternative di localizzazione della stazione di conversione: due previste all’interno della zona industriale e una terza nell’area contigua all’esistente stazione elettrica di Caracoli.
Durante la fase di consultazione pubblica tutti i soggetti interessati potranno avere informazioni e presentare osservazioni sul progetto. L’esito della consultazione pubblica sarà poi inoltrato ai ministeri competenti ai fini dell’avvio dell’iter autorizzativo.
Tutte le indicazioni per partecipare ai web meeting e la documentazione del progetto sono disponibili sul sito: www.terna.it.
Terna collegherà la Sicilia con la Sardegna e la penisola italiana attraverso un doppio cavo sottomarino: un nuovo corridoio elettrico al centro del Mediterraneo, il Tyrrhenian Link. Con 950 chilometri di lunghezza e 1000 MW di potenza si tratta di un’opera infrastrutturale di importanza internazionale, un passo in avanti verso un futuro energetico più sostenibile. Il collegamento – sostiene il progetto – migliorerà la capacità di scambio elettrico, favorirà lo sviluppo delle fonti rinnovabili, l’affidabilità della rete e dell’intero sistema confermando il ruolo della Sicilia come hub energetico del Mediterraneo.
Il progetto complessivo prevede due tratte: la Est dalla Sicilia alla Campania e la Ovest dalla Sicilia alla Sardegna.
Il 2, 3 e 4 febbraio alle 17 sono in programma tre incontri online in cui sarà possibile dialogare direttamente con le persone di Terna, ricevere informazioni e dare suggerimenti. Il primo web meeting sarà dedicato al Comune di Termini Imerese, quello del giorno successivo al Comune di Battipaglia e quello del 4 febbraio al Comune di Eboli (entrambi in Campania).
La consultazione vuole garantire una comunicazione diffusa e partecipata. Il ruolo dei cittadini è molto importante, conoscono il proprio territorio e possono dare ai progettisti un contributo prezioso per trovare le soluzioni migliori.
Il collegamento Est (Sicilia – Campania).
Lunga 480 chilometri la tratta EST unisce l’approdo di Fiumetorto, nel comune di Termini Imerese in Sicilia, a Torre Tuscia Magazzeno, presso Battipaglia in Campania.
Da Fiumetorto i cavi interrati invisibili attraverseranno la zona industriale di Termini Imerese con brevi tracciati. L’inserimento nella Rete di trasmissione nazionale sarà reso possibile attraverso una stazione di conversione da corrente continua in alternata. Sono state considerate tre diverse possibilità per la localizzazione della stazione. La prima e la seconda sono all’interno della zona industriale, vicino al punto di approdo. La terza possibilità è in un’area contigua all’esistente stazione elettrica di Caracoli (nella foto).
Dall’approdo campano di Torre Tuscia Magazzeno fino a Battipaglia i cavi interrati invisibili percorreranno le strade già esistenti, lasciando inalterati ambiente e paesaggio, con tracciati di lunghezza compresa tra 17 e 21 chilometri. Per la localizzazione della stazione di conversione sono state considerate due distinte opzioni nel comune di Eboli, entrambe in aree agricole adiacenti alla linea aerea esistente.
L’approdo dei cavi marini sarà realizzato con la tecnica dell’“horizontal directional drilling” (HDD) che evita scavi a cielo aperto sulle spiagge.