Madreterra caffè, il progetto visionario di alcuni giovani madoniti spegne la quinta candelina

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Madreterra caffè ha spento le 5 candeline e il nuovo anno inizia, seppur nella crisi nazionale economica-sociale,  con  il nuovo showroom  e un punto di ritiro sulle madonie, ad Alimena.

5 anni di attività,  4 anni di e-commerce e 35 punti di rivendita  in Italia. Madreterra caffè, con sede a Palermo, è stato sempre un progetto in crescita e tutto gestito da uno staff  Madonita.
Aurelio Bracco e Cristiana Girolimetto sono di Alimena, Letizia Raimondo di Gangi e Andrea Mogavero di Isnello. Uniti in un’unica passione  per il caffè e per il sociale.
I 4 amici, dopo un viaggio di Aurelio e Cristina , decidono  di mettere in piedi un progetto per aiutare dei piccoli produttori di caffè che vivono in alcuni remoti villaggi nel Laos. Pur nelle loto principali attività, si sono organizzati volontariamente per creare e gestire Madreterra caffè. Aurelio è un fotografo, Cristiana è un’interprete e si occupa anche di marketing, Letizia si occupa del supporto clienti e Andrea di amministrazione e delle consegne.
Madreterracaffè  importa il caffè verde e collabora con torrefazioni artigianali  per la lavorazione e  produrre miscele di caffè pregiati in cialde in carta e capsule compatibili con tutti i principali sistemi e standard (Nespresso, Dolce Gusto, Uno, Caffitaly, Lavazza, per citarne alcuni tra i più importanti).
Negli anni,  i quattro giovani madoniti, hanno voluta fare di più, e oltre al progetto equo hanno puntato sul settore green, in particolare  su prodotti ad impatto zero sull’ambiente, nelle capsule compostabili  e biodegradabili, accessori in mater-bi come ibicchierini, le palettine in legno, le consegne in bicicletta  ecc.
Investire nella  produzione  delle  capsule compostabili e biodegradabili è stata  una scelta rischiosa, ma alla fine quella giusta ed ha portato ad un incremento delle vendite, negli ultimi 2 anni  del 400%.
Ha inoltre incrementato una propria gamma di caffè macinato e in grani vending per piccole attività, piccoli ristorantini e bar. A completare l’offerta sono stati aggiunti  tè e tisane del commercio equosolidale e prodotti bio.
«Ad un tratto ci siamo resi conto che avevamo bisogno di far crescere l’attività” dice Aurelio, ” l’obiettivo era provare a trasformarla da semplice passione ad attività di impresa. Abbiamo conosciuto il Gruppo Banca Etica ad una Fiera sulla Sostenibilità e subito si è instaurato un rapporto di collaborazione e stima reciproca.” Con un finanziamento Etico è iniziata la trasformazione produttiva e  proprio nel periodo 2020-2021  la sua concretizzazione. Il primo importante cambiamento coinvolge l’utilizzo delle “capsule compostabili” oltre che per il sistema Nespresso vengono prodotte anche per le compatibili Lavazza  A modo Mio e Espresso Point, è stato necessario creare un nuovo magazzino, individuato  proprio sulle loro Madonie, ad Alimena,  che verrà utilizzato anche come punto di ritiro per la zona.
Madreterracaffe crede che l’evoluzione della vendita on-line,  del green e del solidale  sarà un’evoluzione di tutti,  di consumo per gli utenti, capaci di digitalizzarsi, per piacere o necessità, e comprendere come salvaguardare il nostro pianeta e dare rispetto ai lavoratori è urgente e necessario.  Parallelamente all’innovazione tecnologica delle capsule Madreterra ha sostenuto  un’innovazione ancora più travolgente, quella della digitalizzazione  di tutto il processo commerciale,  e per questa si è aperta a diversificati scenari. In primis l’investimento nell’e-commerce, poi alle rivendite dei portali green, on-line su tutta Italia, ed infine alle botteghe fisiche con punti in Italia e anche all’estero.  Le consegne sono  direttamente a domicilio e pressochè green con bicicletta elettrica.  Il 2020-21 con la pandemia è stata una dimostrazione al quanto sia evidente  che le scelte sono state quelle giuste.

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