Coronavirus: l’importante lavoro del Corpo Forestale della Regione Siciliana anche in questo periodo

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Proteggere i boschi, contrastare le frodi agroalimentari, lotta al crimine ambientale, servizio antincendio boschivo, sono alcuni dei principali compiti che svolge il Corpo Forestale della Regione Siciliana.

Sicuramente uno dei corpi più importanti che si trovano in Italia e che rappresentano davvero una parte importante del controllo territoriale in Sicilia. Aldilà delle chiacchiere da bar che sono state spese a volte per oltraggiare il corpo, quest’ultimo merita davvero grande rispetto perché offre alla popolazione un vero e proprio supporto sotto vari punti di vista. In questo periodo che sta vedendo coinvolto il mondo intero, le regioni italiane a ”statuto speciale”, hanno potuto contare sull’apporto dei propri corpi regionali. Dalla Valle D’Aosta, alla Provincia Autonoma di Trento e Bolzano, passando per la Sardegna fino ad arrivare in Sicilia, questi corpi regionali hanno mostrato di essere all’altezza del ruolo che gli compete. Il presidente della Regione Siciliana, l’on. Nello Musumeci ha infatti rafforzato l’impiego della Forestale in questo periodo emergenziale in collaborazione con l’assessore al Territorio e Ambiente, l’on. Toto Cordaro. Oltre alla campagna antincendio 2020 che ha visto l’impiego sia degli agenti che del servizio AIB, il corpo, già dal mese di marzo sta impiegando i suoi uomini ed i suoi mezzi nel contrasto alla diffusione del coronavirus, andando a finire così in prima linea nella salvaguardia della vita umana. Il governo Musumeci ha infatti deciso, già da mesi, che la sanificazione dei centri abitati fosse stata a cura del Corpo Forestale della Regione Siciliana con l’impiego di un’autobotte da ottomila litri e 4 autocarri pick-up dotati di moduli da cinquecento litri e 10 risorse umane tra gli agenti. Mezzi e uomini impiegati solitamente nella lotta contro gli incendi ma il segnale è stato ben forte e chiaro perché la Forestale anche in questa occasione si è mostrata pronta e operativa al richiamo del governo regionale. Questa infatti già in altre occasioni ha prestato servizio durante emergenze come terremoti, alluvioni e vari eventi che hanno visto la presenza di questi uomini ma non solo, infatti nel 2009 la Regione ha inviato agenti e lavoratori forestali in supporto alle squadre d’emergenza in occasione del triste terremoto dell’Aquila in Abruzzo ma anche in altre occasioni. Durante il lockdown, gli agenti sono inoltre stati impiegati allo Stretto di Messina per contingentare le entrate e le uscite delle persone che facevano tappa in Sicilia ma anche per il controllo dei prezzi nei mercati grazie ad un apposito reparto specializzato oppure per il pattugliamento delle strade e il controllo delle autocertificazioni agli automobilisti. Insomma, un corpo capace di prestare servizio in qualsiasi occasione, dal soccorso in montagna, al servizio antincendio, fino all’impiego per contrastare il cammino del covid e che merita rispetto al pari di tutti gli altri corpi nazionali e forse, finalmente, dopo anni la politica ha capito quanto importante sia la presenza di questi uomini in questo “triangolo di luce per il mondo”.
Giovanni Azzara