Slot machine, una storia lunga più di un secolo. E oggi è in atto la seconda rivoluzione…

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Nei bar, nei centri scommesse, nei casinò. Le immagini girano e tu non fai altro che restare lì a guardarle sperando di mettere in fila qualche simbolo dello stesso tipo ancora, ancora e ancora.

Da più di un secolo le slot machine hanno preso il loro posto nel mondo del gioco d’azzardo con le loro immagini iconiche e il loro appeal. Una moneta tira l’altra, i gettoni vengono mangiati da queste macchine nella speranza che poi sputino fuori una somma esorbitante.
E se fino a ieri era indispensabile infilare la giacca e andare al bar più vicino per giocare, oggi le “macchinette” (così vengono chiamate in gergo) si possono trovare anche dentro le case, nella propria stanza o sul divano: basta accendere il pc, lo smartphone oppure il talbet e cercare una slot gratis per fare una puntata restando comodamente a casa. Un qualcosa di impensabile fino a molto tempo fa. Probabilmente neanche Charles Fey era arrivato a pensare tanto. Un momento, ma chi era questo Charles Fey?
Liberty Bell, primi modelli meccanici e… gomme da masticare
Il nome in questione è sconosciuto ai più, eppure l’invenzione delle slot machine si deve a lui, che nel lontano 1887 realizzò una macchina con 3 bobine e con diversi simboli (ferro di cavallo, diamante, picche, cuori). Quella nuova creazione venne ribattezzata “Liberty Bell” e fu la prima slot machine meccanica della storia. All’inizio, però, il premio non era in denaro: la macchina, in caso di vincita, dava gomme da masticare e caramelle alla frutta (questo perché all’epoca, negli Stati Uniti, erano in vigore leggi contro il gioco d’azzardo). Da qui l’idea di inserire anche altri simboli nel rullo, che vide così l’aggiunta dei famosi frutti (e la slot si trasformò in “Fruit Machine”).
La prima rivoluzione “elettrica”
L’appeal delle slot machine aumentò ulteriormente con il passaggio dal meccanico all’elettrico: negli anni ’60 venne inventata la Money Honey, primo modello elettromeccanico della storia. Col passare degli anni vennero anche aggiunti i jackpot progressivi e le “macchinette” fecero un ulteriore salto diventando completamente elettriche grazie ai microchip: la Fortune Coin, pensata da Walt Fraley, fu la prima video slot che venne messa in commercio. Inizialmente ebbe poco successo, anche a causa delle diffidenza dei giocatori verso questo nuovo strumento. Poi, grazie ad una sapiente operazione di marketing della IGT, la video slot conquistò il grande pubblico e questo tipo di macchina entrò stabilmente a far parte del mondo del gioco d’azzardo.
Rivoluzione online
Come accennato in precedenza, la svolta digitale degli ultimi anni (compresi ovviamente anche gli smartphone) non ha fatto altro che aumentare le alternative a disposizione dei vari giocatori, che oggi possono scegliere tra un ventaglio di opportunità impressionante. In circolazione si trovano moltissimi tipi diversi di giochi, ed è possibile accedervi semplicemente dal proprio telefono, in ogni momento della giornata e praticamente da ogni luogo. Ed è così che, dopo essere partita dal sistema meccanico e dalle caramelle, oggi l’ormai famosa “macchinetta” è arrivata a portata di click. E chissà dove potrà arrivare tra altri 100 anni…