Minacce al giornalista Giuseppe Spallino: condannati due fratelli

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La condanna del tribunale di Termini Imerese con rito abbreviato. Per la terza imputata processo in corso

Due fratelli, Nicola e Giuliano Ficile, sono stati condannati dal Tribunale di Termini Imerese per le minacce subite dal giornalista del Giornale di Sicilia Giuseppe Spallino a Castelbuono il 29 luglio 2017. Con loro a processo anche Veronica Arata che avendo scelto il rito ordinario verrà giudicata a parte.
Nicola Ficile è stato condannato a 6 mesi e 20 giorni con l’ipotesi di violenza privata, mentre all’altro imputato, il fratello Giuliano, sono stati inflitti 3 mesi e 10 giorni per minaccia grave.
Le minacce a causa di un articolo di Spallino su una inchiesta giudiziaria sullo spaccio di stupefacenti a Castelbuono che vedeva fra le sette persone coinvolte anche Nicola Ficile e Veronica Arata.
“Ancora una volta chi vuole mettere a tacere un cronista – afferma con una nota l’Ordine dei giornalisti di Sicilia – ricorrendo a minacce e a metodi violenti per intimorirlo e impedirgli di svolgere correttamente il proprio lavoro, ha trovato una forte e immediata risposta da parte delle istituzioni ma anche degli organi di categoria, a cominciare dall’Ordine, pronto a schierarsi al fianco dei colleghi, costituendosi parte civile, come ha fatto con Giuseppe Spallino, al quale fin dall’inizio non ha fatto mai mancare il proprio sostegno e l’incoraggiamento ad andare avanti, con determinazione, nel proprio lavoro”.
Nel processo Spallino si è costituito parte civile e il giudice, che ha deciso col rito abbreviato, gli ha assegnato una provvisionale di 14mila euro. Anche l’Ordine dei giornalisti di Sicilia, come parte civile, ha avuto riconosciuto un risarcimento di 6mila euro.