Piano del ministro degli interni per integrare i migranti

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Un piano a più livelli integrato con regioni, comuni e volontariato, per integrare i migranti.

“L’integrazione dei migranti è alla base di una società più sicura. Anche sul fronte del terrorismo islamico”. E’ questa la motivazione del Piano nazionale di integrazione dei migranti appena approvato dal ministro degli interni Marco Minniti. Si tratta di un progetto che prevede diritti e doveri per chi ne beneficerà e coinvolgerà anche regioni, comuni e le organizzazioni di volontariato, da sempre attive sul fronte dell’accoglienza dei migranti. Esso riguarderà, oltre ai titolari dei permessi di soggiorno, anche le quasi 200mila persone presenti nel sistema di accoglienza nazionale, e i 18mila minori stranieri non
accompagnati. I finanziamenti arriveranno dai fondi europei 2014/2020, con l’aggiunta di risorse nazionali. Finora è stato stanziato complessivamente oltre mezzo miliardo di euro, mentre altri 100 milioni sono stati promessi dall’Unione europea. Ma su cosa si baserà il Piano? Chi è accolto si impegna ad imparare l’italiano, perché “la lingua è il primo imprescindibile strumento per uno scambio effettivo con le comunità di accoglienza”, ha detto Minniti alla presentazione del progetto. Uno degli assi principali è il dialogo interreligioso e interculturale, anche per prevenire e contrastare razzismo e islamofobia. E’ necessario poi il rispetto delle leggi da parte di chi viene accolto nel nostro paese.
“Vanno riconosciuti ai migranti diritti essenziali, cui devono corrispondere, così come per ogni cittadino italiano, altrettanti doveri e responsabilità per garantire una ordinata convivenza civile”. L’integrazione reale passa anche attraverso l’inserimento nel mondo del lavoro. Per tale ragione il Piano prevede l’inserimento socio-lavorativo del titolare di protezione internazionale. Saranno pure garantite cure mediche a tutti i rifugiati, perché – sottolinea il Viminale – l’accesso al sistema sanitario nazionale “è un diritto sancito dalla Costituzione italiana”, come anche il diritto alla casa. Insomma, lo Stato farà di più per queste persone, con l’aiuto di tutti.