Strage di Portella della ginestra. Grasso chiede che siano pubblicati tutti gli atti

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1° maggio 1947-1° maggio 2017. Sono trascorsi settant’anni dalla strage di Portella della ginestra.

E ancora oggi “bruciano” quei 14 morti ed i tanti feriti, perché ancora oggi ci sono reticenze, segreti, misteri, mezze verità sull’uccisione di uomini, donne e bambini, “colpevoli” solo di festeggiare tutti insieme il Primo maggio. E su questi segreti è intervenuto il presidente del senato Piero Grasso, che chiede che vengano resi pubblici tutti i documenti sulle inchieste condotte su quella strage, “che fu politica”. Così la seconda carica dello Stato chiede oggi che venga squarciato il velo del segreto, del mistero, perché “dietro il massacro vi furono forze sociali politiche e mafiose che spingevano per la conservazione di un certo ordine socio-politico, che è quello dove la mafia affonda le sue origini”, quindi si è trattato di un atto eversivo a tutti gli effetti a favore della conservazione. Ricordiamo che il 1° maggio 1947 tantissimi cittadini si sono ritrovati a Portella della ginestra, nei pressi di Piana degli Albanesi, per celebrare tutti insieme la Festa del lavoro, ma anche la vittoria del Blocco del popolo, l’alleanza Pci-Psi che pochi giorni prima aveva sbaragliato le forze reazionarie all’Assemblea regionale, primo passo verso una rivoluzione nei rapporti sociali, politici, economici allora presenti in Sicilia, ma che fu stroncata dagli improvvisi colpi di arma da fuoco partiti dalla banda di Salvatore Giuliano, che lasciò sul campo 14 morti e tanti feriti tra uomini, donne e bambini, che pensavano invece di passare una giornata di festa tutti insieme. Da subito la strage fu coperta da depistaggi e segreti di stato, per cui fino ad oggi sono venute fuori mezze verità e cose dette e non dette. Giuliano & c. furono gli esecutori della mattanza, ma ci si è sempre chiesto chi fossero i veri mandati. Gli Usa? I servizi segreti? Gli agrari? La mafia? La Dc ed i partiti della reazione? Tutti costoro? Ed oggi il presidente del Senato chiede che questo segreto venga presto eliminato e tutto sia chiaro. Lo dobbiamo ai quei morti innocenti.