In particolare i finanzieri, partendo dall’analisi dei compensi pagati ai professionisti palermitani intervenuti per tutelare i propri clienti in occasione di incidenti stradali, hanno individuato un avvocato che aveva trattato un numero elevato di casi, da cui erano scaturiti rimborsi per importi elevati.
L’incrocio di questi dati con i redditi dichiarati ha fatto nascere il dubbio che il professionista non avesse inserito nella dichiarazione tutti i compensi incassati e questo è stato confermato dalle indagini bancarie eseguite dai finanzieri, che hanno portato a scoprire che circa un milione e duecentomila euro non sono stati versati nelle casse dello Stato.
E’ quindi scattata la denuncia alla Procura della Repubblica di Palermo e la proposta di recuperare la cifra applicando lo strumento del c.d. “sequestro per equivalente” e quindi sottraendo all’avvocato beni a lui riconducibili aventi lo stesso valore delle tasse non pagate. Il GIP del Tribunale del capoluogo ha ritenuto fondata la proposta avanzata dal Dipartimento Criminalità Economica della Procura della Repubblica di Palermo - coordinato dal Procuratore Aggiunto Salvatore DE LUCA - e le Fiamme Gialle hanno sequestrato, oltre all’aereo ed alla Ferrari, 7 fabbricati, 28 terreni e disponibilità.