Si parla di ceramica e artigianato fenicio al Corso organizzato da SiciliAntica

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Nuova lezione al Corso di Archeologia Fenicio-Punica organizzato dall’Associazione SiciliAntica in collaborazione con il Parco Archeologico di Himera e il Museo Archeologico “A. Salinas” di Palermo. Relatrici saranno Gabriella Sciortino, Archeologa dell’Università Pompeu Fabra di Barcellona e Alice Bifarella, Archeologa, dell’Ecole pratique des hautes études di Parigi. 

Sabato 28 marzo alle ore 16,30, dopo la presentazione di Alfonso Lo Cascio, della Presidenza Regionale SiciliAntica, si terrà la quarta lezione dal titolo “I Fenici: ceramica e artigianato”. Il Corso prevede dieci lezioni che affrontano i diversi aspetti della presenza dei Fenici in Sicilia: dalla ceramica all’artigianato, dalla lingua alla scrittura e ancora le navi costruite e i porti realizzati fino alla monetazione punica. Inoltre previste visite guidate ai più famosi centri fenici della Sicilia: Mozia, Palermo e Solunto. Le lezioni si terranno presso l’auditorium del Liceo scientifico “N. Palmeri” a Termini Imerese. Alla fine del Corso verrà rilasciato un attestato di partecipazione. Per informazioni: SiciliAntica, Via Ospedale Civico, 32 – Termini Imerese Tel. 091 8112571 – 346 8241076 E-mail: [email protected].

La ceramica costituisce il testimone per eccellenza degli studi archeologici, nonché un fondamentale strumento di datazione. A differenza di altri ambiti disciplinari, lo studio della ceramica fenicia, come espressione materiale di ampio respiro, è rimasto a lungo ai margini del grande interesse scientifico destato invece da altri aspetti riguardanti l’antica civiltà orientale. Le ricerche ceramologiche sistematiche in ambito fenicio-punico hanno avuto inizio in tempi relativamente recenti e sono state prevalentemente finalizzate all’organizzazione dei materiali in maniera cronologica e tipologica. Attualmente, a questo tipo di approccio più tradizionale, si accompagna l’interesse nei confronti della ceramica come indicatore di fenomeni storico-culturali, ideologici e rituali. Attraverso un excursus introduttivo di tipo storiografico e geografico, saranno evidenziate le principali caratteristiche della ceramica fenicia – dal punto di vista morfologico, decorativo e funzionale – in Oriente e in Occidente, dedicando particolare attenzione alle specificità della ceramica fenicia di Sicilia e ai principali centri di produzione attestati nell’isola. Si parlerà inoltre delle principali categorie artigianali fenicie e puniche.

Gabriella Sciortino è Dottore di Ricerca in Archeologia e Storia Antica, titolo conseguito presso l’Universitat Pompeu Fabra di Barcellona nel giugno 2014 con la tesi “Fenici e Greci in Sicilia durante l’età arcaica. Il significato dei materiali di tradizione fenicia all’interno di contesti sicelioti per lo studio delle interazioni culturali”, diretta dalla professoressa María Eugenia Aubet. Dopo aver conseguito la Laurea in Lettere Classiche (V.O.) presso l’Università degli Studi di Palermo, ha completato la sua formazione post-universitaria all’estero, prevalentemente in Spagna, frequentando il Master in Archeologia e Storia del Vicino Oriente Antico (Universitat Pompeu Fabra – 2005) e il Master in Museologia e Gestione del Patrimonio (Universitat de Barcelona – 2007). Nel 2007 è stata vincitrice una borsa di studio dell’AGAUR (Generalitat di Catalunya) come “academic visitor” presso la School of Archaeology dell’Università di Oxford. Ha preso parte a numerose campagne di scavo, all’interno di progetti di ricerca internazionale, come presso la necropoli fenicia di Tiro Al – Bass (Libano), l’habitat del sito fenicio di Cerro del Villar (Málaga – Spagna), il sito indigeno dalle ascendenze fenicie di Castro Marim (Faro – Portogallo), il sito greco-romano di Ampurias (l’Escala – Spagna) e quello indigeno di Castells (Palamós – Spagna).

Alice Bifarella è dottoranda presso l’ Ecole Pratique des Hautes Etudes di Parigi: particolarmente interessata al tema dell’archeologia funeraria, si occupa di archeomalacologia e la sua ricerca è incentrata sulla presenza delle conchiglie nei corredi delle necropoli fenicio-puniche e greche di Sicilia. Ha ottenuto la laurea magistrale in lettere classiche all’Università degli studi di Bologna discutendo una tesi in archeologia fenicio-punica sulle “Forme vascolari miniaturistiche del tofet di Sant’Antioco”.  Ha poi proseguito i suoi studi in Francia, all’ Ecole Pratique des Hautes Etudes di Parigi, conseguendo nel 2009 il diploma di master di II livello in Histoire des Arts et Archéologie: la sua tesi “Les coquillages dans les necropoles pheniciennes et puniques de la Sicile et de la Sardaigne” ha vinto il  Premio di Studio “Antonella Spanò Giammellaro” anno 2010 conferito dal Centro Internazionale di Studi Fenici, Punici e Romani di Marsala. Ha partecipato a numerose campagne di scavo in Italia e all’estero (Sicilia, Sardegna, Spagna, Tunisia ed Egitto) e da diversi anni lavora nell’ambito della didattica museale.

Nella foto Statuetta di terracotta fenicia, simbolo di fertilità.