Il mistero della Disney a Termini Imerese

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La denuncia lanciata dal palco di Termini Imerese dal candidato sindaco per il Movimento 5 stelle Luigi Sunseri, sostenuta da una richiesta di accesso agli atti dei deputati Cinquestelle all’Ars

 

Nel 2013 una multinazionale chiamata Walt Disney si interessa alla Sicilia, e individua il territorio di Termini Imerese con l’intento di avviare attività collaborative in ambito “intrattenimento per famiglie”, tradotto il parole povere: costruire nell’Isola un parco divertimenti da fiaba. “Peccato che di questa opportunità nessuno sapesse nulla”. Questa la denuncia lanciata dal palco di Termini Imerese dal candidato sindaco per il Movimento 5 stelle Luigi Sunseri e sostenuta da una richiesta di accesso agli atti dei deputati Cinquestelle all’Ars.”Né la Regione né l’amministrazione termitana, quest’ultima guidata dal sindaco uscente Burrafato, hanno mai informato sindacati, parti sociali e cittadinanza”.

I fatti risalgono al mese di febbraio dell’anno scorso, quando il vice presidente di Disney Media+, Jay Visconti, con una missiva indirizzata al segretario regionale della Regione, la dottoressa Monterosso, conferma la disponibilità per un incontro conoscitivo. “Una vicenda coperta dal mistero; – continua Sunseri – non ci si spiega, infatti, perché nessuno sia stato informato dell’incontro avvenuto poi l’1 marzo alla regione, al quale lo stesso Burrafato partecipò”. In risposta ai dubbi sollevati dal candidato M5s, l’attuale sindaco dice di non aver voluto creare “allarmismo o false speranze nella cittadinanza”. “Una risposta che fa acqua da tutte le parti – è il commento di Sunseri – considerato quanto allarmismo è stato generato in questi anni dietro la questione degli ex stabilimenti Fiat; decine e decine di proclami di aziende pronte ad investire sul territorio: Toyota, Chery, Mitsubishi, Di Risio, Radio Marelli; ora macchine elettriche, poi ibride e ancora un’azienda che produce batterie; e, come se non bastasse, l’osannato arrivo del grande imprenditore Cimino, finito agli arresti in carcere poco dopo”.

“Dovrebbero smetterla questi politicanti di sognare ancora una pseudo reindustrializzazione che non esiste più”. Così dall’Ars, i parlamentari del Movimento cinque stelle. “Il territorio siciliano va rivisto alla luce delle sue impressionanti potenzialità paesaggistiche, storiche e naturalistiche; concentrando l’operato politico verso una riscoperta turistica a 360°”.