Lettera Acqua Geraci. La risposta del sindaco Bartolo Vienna

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In una nota il sindaco di Geraci Siculo, Bartolo Vienna replica alle accuse della società Terme di Geraci Siculo SPA:

La disciplina delle acque pubbliche in Italia è regolamentata dal Testo Unico n. 1775 del 1933, e da un insieme di norme successive che hanno portato nel tempo a definire che “Tutte le acque superficiali e sotterranee, anche se non estratte dal sottosuolo, sono pubbliche e costituiscono una risorsa da utilizzare secondo criteri di solidarietà”.

Nel nostro ordinamento regionale sono due i soggetti titolati a rilasciare concessioni per l’utilizzo di acque pubbliche: l’Ufficio del Genio Civile, e l’Assessorato Regionale all’Energia. Il Comune di Geraci, così come ogni altro Comune, pertanto, non ha alcuna competenza in materia e quindi non può rilasciare permessi di ricerca per la coltivazione di acque minerali a chicchessia.

In ogni caso, crediamo che le rivendicazioni addotte dalla Terme S.p.A non meritino alcun ragionevole commento se non quello di affermare che in un paese normalmente civile la temerarietà di un privato, nel difendere i propri interessi, non può mettere in discussione diritti e beni di tutti i cittadini, ciò in relazione alle pretese della Società Terme s.p.a che ha richiesto il rilascio della concessione di diverse sorgenti che da tempo immemorabili sono utilizzate dal Comune di Geraci per il soddisfacimento delle primarie esigenze idropotabili di tutti i cittadini geracesi.

Certi di difendere beni ed interessi comuni, abbiamo sempre considerato le innumerevoli denunzie che la Società ha sporto nei confronti degli Amministratori, che si sono succeduti in questi ultimi trenta anni, una opportunità per fare chiarezza su una questione che periodicamente viene sistematicamente e scientificamente presentata all’opinione pubblica in maniera scorretta e intrisa di mistificazioni.

A tal proposito è bene precisare che la nuova società di recente costituitasi ha richiesto due permessi di ricerca avendo ad oggetto aree di proprietà di privati e comunque diverse da quelle richieste dalla Società Terme s.p.a. e all’interno delle quali non ricade alcuna delle sorgenti utilizzate dal Comune di Geraci per i bisogni della popolazione.

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