Gangi, la “Marcia della Morte di Chelm” all’Istituto Salerno per la “Giornata della Memoria”

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Evento denso di emozione e dal forte impatto culturale ed emotivo il 27 gennaio a Gangi, presso i locali dell’ITE del “G. Salerno”, organizzato dalla sezione di Gangi della FIDAPA BPW Italy in collaborazione con l’I.I.S. e il Comune. Si è inaugurata la mostra fotografica “Da anima ad Anima” di Arianna di Romano, fruibile negli orari scolastici fino al 15 febbraio, i cui scatti si sono fatti testimoni della prima commemorazione, avvenuta nel 2019, di un avvenimento agghiacciante passato alla storia come la “Marcia della Morte di Chelm”.
Nel dicembre 1939, duemila ebrei della città polacca di Chelm furono rastrellati dai nazisti e costretti a marciare nella neve per cinquanta chilometri verso la città di Hrubieszòw, molti morirono, pochissimi riuscirono a tornare e a raccontare quell’infamia. Le loro orme furono inghiottite dal tempo e, per certi versi, dall’oblio. Fu il primo omicidio di massa compiuto dai nazisti durante la guerra, un olocausto silenzioso, una sorta di terrificante prova generale dell’orrore che negli anni successivi devastò gli animi di tutti e annientò milioni di persone.
Le fotografie della Di Romano hanno avuto il merito di condurre dentro quei luoghi, teatro di devastazione e morte, il cui raccapriccio la numerosissima platea, silenziosa e attenta, ha potuto sentire sulla pelle ascoltando la sofferta narrazione di colei che ha fortemente voluto quella commemorazione, diretta discendente di alcuni dei testimoni di quel terribile evento e che ha coinvolto la fotografa nel progetto di divulgazione, l’avvocato israeliano Shlomit Beck, presidente della Chelmer Organization of Israel.
L’incontro è stato aperto dai saluti istituzionali portati dalla presidente della locale sezione FIDAPA, Alessia Ferraro, che ha tracciato i contorni della vicenda oggetto del convegno a cui hanno assistito, in presenza e da remoto, tutte le classi del “G. Salerno”, a seguire il dirigente dell’Istituto, Ignazio Sauro, si è soffermato sulla responsabilità che la scuola deve assumersi nel costruire sentieri di pace anche attraverso il valore della memoria da tramandare intatta alle nuove generazioni e poi il sindaco della cittadina madonita, Giuseppe Ferrarello, che ha sottolineato la valenza fondamentale della presenza delle Istituzioni a fianco della scuola nel favorire la crescita etica, sociale e culturale degli studenti. Arianna Di Romano, prima di cedere la parola a Shlomit Beck, ha raccontato come le sue foto abbiano rappresentato una sorta di sguardo sulla memoria, un viaggio nella storia di quelle duemila persone e compendio delle storie di milioni di altri esseri umani, vittime di una barbarie senza fine.
Ascoltare commossi la narrazione di quei tragici fatti dalla voce dell’avvocato Beck, che da più di trent’anni opera a Tel Aviv occupandosi di diritti umani e che da tempo porta avanti con determinazione il processo di conoscenza di un pezzo di Storia sovente ignorata, affinché trovi il suo posto nella memoria collettiva ad immortale ricordo di ciò che è stato, rende il significato intrinseco,  profondissimo e imprescindibile della “Giornata della Memoria” che deve continuare a insegnare al mondo, ora e per sempre, il valore intangibile della vita.
Maria Piera Franco