Bonus INPS 150 euro a novembre: a chi spetta e quando arriva

0
451

Il decreto Aiuti ter del 23 settembre 2022 ha varato il cosiddetto Bonus 150 euro per determinate categorie di lavoratori.

In particolare, viene riconosciuto in via automatica, tramite i datori di lavoro, nella busta paga del mese di novembre 2022, una somma a titolo di indennità una tantum di 150 euro ai lavoratori dipendenti.
L’INPS ha pubblicato una circolare in cui precisa i requisiti retributivi del lavoratore e le esposizioni per i datori di lavoro che anticipano il Bonus nella apposita sezione del flusso UniEmens dei dati relativi al conguaglio dell’indennità (UniEmens è la denuncia obbligatoria che il datore di lavoro, che svolge la funzione di sostituto d’imposta, invia mensilmente all’INPS).
Il Bonus 150 euro spetta ai lavoratori dipendenti, con esclusione di quelli con rapporto di lavoro domestico, che abbiano una retribuzione nel mese di novembre 2022 inferiore a 1.538 euro. Per retribuzione mensile si intende quella imponibile ai fini previdenziali e nella valutazione del tetto massimo vanno considerate anche le somme eventualmente escluse da imposizione contributiva in ragione del superamento del massimale annuo o che beneficiano della riduzione contributiva.
Hanno diritto a ricevere il Bonus tutti i lavoratori, anche somministrati, dipendenti di datori di lavoro, pubblici e privati, a prescindere dalla circostanza che assumano o meno la natura di imprenditore. Il Bonus spetta anche nel caso di lavoratore con contratto a tempo parziale.
L’indennità è riconosciuta tramite i datori di lavoro, nella busta paga di novembre, in via automatica. L’indennità è riconosciuta in via automatica, in misura fissa, ma solo se prima il lavoratore ha reso al datore di lavoro una dichiarazione con la quale dichiari di non essere titolare delle prestazioni per le quali è l’INPS a erogare direttamente l’indennità una tantum di 150 euro.
A fronte del rapporto di lavoro, a tempo determinato o indeterminato, il Bonus va erogato nel mese di novembre 2022 (anche con la retribuzione di competenza del mese di novembre 2022 anche se erogata a dicembre 2022), con la denuncia UniEmens entro il 31 dicembre 2022.
Per i lavoratori dipendenti, fatta eccezione per quelli con rapporto di lavoro domestico, è riconosciuta dai datori di lavoro nella busta paga che riguarda tale mese (per alcuni arriverà alla fine di novembre, per altri a inizio o metà dicembre).
Arriverà anche ai lavoratori dipendenti con rapporto di lavoro domestico che hanno già ricevuto il precedente bonus da 200 euro. Per loro sarà corrisposta automaticamente dall’Inps nel mese di novembre.Il bonus da 150 euro spetta una tantum. Non è cedibile, né sequestrabile o pignorabile, non costituisce reddito ai fini fiscali né ai fini della corresponsione di prestazioni previdenziali e assistenziali.
Su richiesta l’Inps eroga l’indennità anche ai titolari di rapporti di collaborazione coordinata e continuativa (Co.Co.Co.) e agli assegnasti di ricerca con contratti attivi alla data dell’entrata in vigore del decreto legge 17 maggio 2022 n. 50 iscritti alla gestione separata. L’indennità è corrisposta esclusivamente ai soggetti che hanno reddito derivante dai suddetti rapporti di lavoro non superiore ai 20 mila euro per il 2021.
Rientrano nella misura dell’Inps, su richiesta, anche i lavoratori stagionali, a tempo determinato e intermittenti e ai lavoratori iscritti al Fondo pensione lavoratori dello spettacolo che nel 2021 hanno totalizzato almeno 50 giornate lavorative con reddito inferiore ai 20 mila euro.
Il bonus da 150 euro spetta anche ai pensionati titolari di uno o più trattamenti previdenziali o sociali, di invalidità, di accompagnamento alla pensione con decorrenza entro il 1° ottobre 2022 e di reddito personale assoggettabile a Irpef non superiore per l’anno 2021 a 20 mila euro. Viene erogato dall’Inps o dagli altri enti previdenziali nell’assegno del mese di novembre 2022. L’indennità spetta anche ai titolari di disoccupazione Naspi e disoccupazione Dis-Coll a novembre 2022, disoccupazione agricola di competenza del 2021.
Il bonus da 150 euro è erogato anche ai nuclei beneficiari del reddito di cittadinanza, in automatico, con la rata di novembre 2022.
L’indennità una tantum spetta ai lavoratori dipendenti una sola volta, anche nel caso in cui siano titolari di più rapporti di lavoro.
Nell’ipotesi in cui dovesse risultare, per lo stesso lavoratore, che più datori di lavoro abbiano compensato attraverso denuncia UniEmens l’indennità di 150 euro, l’INPS comunicherà a ciascun datore di lavoro interessato la quota parte dell’indebita compensazione, per la restituzione all’INPS e il recupero verso il dipendente. L’importo indebitamente riconosciuto al lavoratore per il recupero sarà suddiviso in parti uguali tra i diversi datori di lavoro.
L’indennità tramite i datori di lavoro è invece esclusa per gli operai agricoli a tempo determinato, considerato che la compensazione delle anticipazioni delle prestazioni temporanee non è previsto per questi lavoratori a tempo determinato.
Per loro infatti c’è la possibilità di compensare le prestazioni a carico dell’INPS, anticipate dai datori di lavoro agricolo, con i contributi previdenziali esclusivamente per i lavoratori a tempo indeterminato.
L’esclusione dell’INPS per questi rapporti di lavoro – precisa lo stesso Istituto – tiene conto dell’elevato ricorso alle prestazioni a tempo determinato e dell’elevata mobilità di questo tipo di lavoratori tra i diversi datori di lavoro agricoli.
Per quanto riguarda i lavoratori stagionali, a tempo determinato e intermittenti, a questi spetta il Bonus se hanno lavorato per almeno 50 giornate.
Ai lavoratori iscritti al Fondo pensione lavoratori dello spettacolo spetta se, nel 2021, hanno almeno 50 contributi giornalieri versati e hanno avuto un reddito derivante da questi rapporti non superiore a 20mila euro per l’anno 2021.
Pertanto, con la retribuzione di novembre 2022, i datori di lavoro dovranno, in automatico, pagare l’indennità anche ai lavoratori stagionali, a tempo determinato (esclusi gli operai agricoli), intermittenti e iscritti al FPLS, laddove in forza nel mese di novembre 2022, indipendentemente dalla verifica e dalla sussistenza dei requisiti previsti.
Il pagamento da parte dell’INPS, infatti, sarà residuale, a domanda, se questi lavoratori non abbiano già percepito l’indennità nel mese di novembre 2022, ove spettante.
(Fonte Italiaonline)